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Il salto del Grillo

PD ma chi inviti? Così recitava un lenzuolo scritto dai grillini torinesi durante la contestazione fatta a Schifani in occasione dell’attuale congresso nazionale dei democratici di sinistra. Una quarantina di persone in tutto, appartenenti al cosiddetto Movimento 5 stelle ed al Popolo Viola ha infatti cercato di bloccare il dibattito dal titolo “Le istituzioni alla prova” tra Fassino ed il Presidente del Senato. “Questo è solo l’inizio” ha sottolineato successivamente il comico genovese Grillo, reputando l’intervento dei suoi adepti un “democratico dissenso”.

Si possono fare alcune considerazioni. Innanzitutto Grillo ha ribadito di essere un sobillatore di ragazzi altrettanto sprovveduti. Mentre questi ragazzotti erano lì a fare una memorabile figuraccia, lui se ne è stato dietro le quinte ad organizzare il tutto; dato che è il fondatore del Movimento, avrebbe dovuto essere lui la prima persona a dare l’esempio in un’eventuale contestazione, ma sembra che il concetto di leadership non gli appartenga, anzi deplora ed insulta la figura del leader, mentre esalta invece, a quanto sembra, quella del vigliacco.
 
Va poi detto che questa buffonata sottolinea il suo cuore caldo per la sinistra; in fondo, boutade o no, voleva far parte del PD avendo voluto, provocatoriamente, candidarsi come segretario. Mai avrebbe fatto organizzare questa sceneggiata al congresso del PDL o della Lega.
 
Il movimento di Grillo si distingue infatti per un odio viscerale e personale per Berlusconi, mentre in fondo, essendo il comico un comunista, vuol far la parte del contestatore “interno” pur rimanendo alla finestra. Ora ha indetto per la fine di settembre un’ammucchiata, intitolandola “Woodstock musica e futuro” per contare quanti sono, alla fine, i suoi prediletti, la carne da cannone. Comodo. Inoltre ha deciso di mandare allo sbaraglio i suoi scughizzi, proponendo il suo pseudo partito per le prossime elezioni e rimangiandosi la promessa che mai avrebbe effettuato questo passo. Pecunia non olet evidentemente anche se ha dimostrato di non aver preso un euro di finanziamento in occasione dell’ultima tornata elettorale.
 
In fondo a Grillo di soldi la Casaleggio gliene procura più che a sufficienza e tra gadget, DVD, libri e quant’altro penso che questo Movimento gli renda bene alla faccia del capitalismo che lui stesso tanto deplora e condanna. Forse, ma mi auguro di no, il suo partito prenderà probabilmente il posto vacante dell’ex PRC, la stoffa ce l’ha e gli ingredienti, un mix tra verde ecologista, viola, pugno alzato e bivacco per raccogliere giorno e notte firme ai lati della strada sono già collaudati. Che la politica di oggi sia la più marcia che si sia mai potuta vedere, penso che nessuno lo possa mettere in dubbio, che la sinistra italiana faccia in fondo il gioco del PDL, è indubbio, che Fini abbia dimostrato di essere un dalemiano era già palese da tempo, tuttavia pensare che il nuovo che avanza sia rappresentato da gente dei centri sociali dell’estrema sinistra figli di uno sbando ideologico ormai putrefatto penso porti ancora maggiormente al peggio per questo sbalestrato Paese.

Commenti all'articolo

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.84) 6 settembre 2010 17:51
    Martino Ferrari

    Gentile Ludovico Polastri,

    vorrei replicare al suo articolo colmo di inesattezze. Innanzitutto tra i ragazzi che hanno fischiato Schifani a Torino erano presenti alcuni componenti del movimento delle Agende Rosse, simbolo della lotta alla mafia. Questi ragazzi sono i più pacifici e tranquilli che esistano, non hanno mai insultato nè provocato nessuno. E non l’hanno fatto nemmeno in questo caso. Infatti, le Agende Rosse e i grillini desideravano parlare con Schifani, per chiedergli conto delle notizie che solo "il Fatto Quotidiano" e "l’Espresso" hanno riportato (e che nessun altro giornale nè TG ha ripreso, come pure il PD), riguardanti alcune sue frequentazioni e clientele, al tempo in cui era un avvocato, in odore di mafia. 
    I ragazzi volevano solo entrare e fare delle domande, ma, non si sa bene in base a quale legge, la polizia ed il servizio di sicurezza non li hanno fatti entrare. In quel momento è arrivato Schifani, che ovviamente non si è fermato ed è andato sul palco. La contestazione ed i fischi non erano quindi finalizzati a non farlo parlare (tra l’altro lui tutti i giorni parla come e quanto vuole in tv e sui giornali). Fischi ed urla erano dovuti al fatto che la seconda carica dello Stato non chiarisce ai suoi cittadini il suo passato. Il momento in cui il potente arriva in piazza è l’unico in cui il cittadino può farsi sentire, esprimere il dissenso e chiedere conto.
    Tutto qui. Questa enorme bufala di Schifani aggredito da urla e fischi, barbaramente zittito da degli incivili montata dai telegiornali e dai giornali è, appunto, una bufala. Ricordate cosa diceva Pertini, quando veniva fischiato? "Libero fischio in libero Stato". Prendersi fischi fa parte del gioco, tutto qui. Dopotutto Schifani stesso giustificava chi fischiava Prodi al Motorshow di Bologna, dicendo: "E’ troppo semplicistico affermare che chi ha contestato Prodi a Bologna è solo un gruppo di propagandisti. Il professore chiude gli occhi di fronte ad una realtà che non gli piace e che ha colpevolmente determinato, i fischi sono l’ennesimo segnale della protesta diffusa in tutto il Paese".
    Per quanto riguarda i "ragazzi sprovveduti" del Movimento 5 stelle, sappia che nelle regioni in cui hanno vinto, i grillini sono portatori di idee innovative, per esempio riguardo all’energia e all’ecologia. Inoltre, chi è stato eletto si è abbassato lo stipendio a 2500 euro circa, rifiutando un compenso più che doppio. Inoltre, il Movimento ha rifiutato i contributi pubblici. Quando si dice "prestarsi alla politica", si intende questo, Questi ragazzi stanno facendo riscoprire il vero senso della politica.
    Per chiudere, un’ultima cosa. Questi ragazzi, questi giovani del Movimento e delle Agende Rosse non erano sobillati da nessuno, mandati da nessuno. Erano giovani che, invece di andare in discoteca ad ubriacarsi, sono andati (organizzandosi autonomamente) dal Presidente del Senato per chiedergli conto dei suoi comportamenti. E sono gli stessi ragazzi che, il 25 e 26 settembre a Cesena, insieme a migliaia di altri coetanei e a famiglie, si ritroveranno al "Woodstock 5 Stelle - Musica e futuro" per ascoltare della musica e degli esperti italiani ed internazionali che parleranno di acqua, energia ed altro. Di vera politica.
    Grillo, che ha mantenuto la sua promessa non candidandosi ma sponsorizzando solamente le liste di questi ragazzi utilizzando il suo nome e che mai andrebbe nel PD (si è candidato solo per provocazione, come lei ha giustamente scritto), è ricco, guadagna bene e vende i suoi DVD e libri sul blog. E allora? C’è forse qualcosa di male? Chi li vuole comprare lo fa, gli altri no. Non sono soldi pubblici.
    Spero che la prossima volta controlli meglio le sue notizie, non scrivendo inesattezze plateali e faziose.

    Martino Ferrari
  • Di pv21 (---.---.---.131) 6 settembre 2010 19:46

    I Grillini, di ieri e di oggi, non hanno mai conquistato un solo voto nel campo avverso. Troppo facile è infiammare il dissenso con provocazioni teatrali di sapore un po’ goliardico e molto istrionico. Troppo facile è lanciare Riflessi e Riflessioni calibrate su soggetti sensibili all’imprinting mediatico di tv, internet, ecc....

  • Di Damiano Mazzotti (---.---.---.161) 7 settembre 2010 02:30
    Damiano Mazzotti


    Mica saranno tutti di estrema sinistra questi giovani grillini..

    E se i politici non vogliono rispondare alle domande che se ne stiano a casa loro...

    Schifani è andato bene che non gli hanno tirato uova e pomodori... e carciofi...

    Me sa che siamo molto vicini a questo punto...

    E lei Polastri mi sembra faccia parte della vecchia sinistra che è diventata una sinistra vecchia e prezzolata...

    • Di maurizio (---.---.---.21) 11 ottobre 2010 22:55

      e ha fatto male Polastri, il diritto al voto è stato conquistato con sudore e sangue, non credo che persone come lei meritino certi privilegi, dovrebbe vivere in una dittatura dove NON può anche se vuole dire la sua.


      Quanto al 5 stelle l’aver militato nel movimento non l’ha illuminata vista l’analisi superficiale che ne fa. Certo Grillo è criticabile ma concordo con l’altro commento: Grillo non vuole essere leader, lo ha sempre sostenuto, lui sta dando visibilità e aggregazione a questo movimento che si autorganizza e che guarda al futuro con un programma coerente e moderno a differenza della politica attuale, vende Cd? e chissenefrega! 

      Dunque il primo sostenitore di un movimento per il quale io e gli altri 60 milioni di italiani non abbiamo pagato rimborsi elettorali, i cui eletti si sono autoridotti lo stipendio a 2500 euro vende CD e ci guadagna?! beh... e allora? che c’è di male??


  • Di Martino Ferrari (---.---.---.133) 7 settembre 2010 10:37
    Martino Ferrari

    Non sono di estrema sinistra, nè di sinistra. Credono in quello che fanno e, una volta esaurita la spinta della pubblicità che fa loro Grillo, si muovono sulle loro gambe. La rete è il mezzo con cui discutono e ricevono i consigli e le critiche di chi li elegge e non.

    Detto questo, non bisogna accettare ciò che dicono e fanno acriticamente, così come non è necessario, ed è anzi sbagliato, prendere tutto ciò che dice e fa Grillo come oro colato. Personalmente, non sono d’accorso su alcune sue posizioni. 
    (Voglio scusarmi con Polastri per il tono forse un po’ eccessivamente duro di alcuni passaggi del mio primo commento; ero infervorato per la storia dei fischi)

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