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Il rifugio per animali di Melbourne. Se i canguri non sanno dove andare, li prendo io

In un corso di meditazione, a Melbourne, ho conosciuto una donna che ha un rifugio per animali selvatici a casa sua. Questa sua voglia d’aiuto l’ha portata a lasciare il suo lavoro per dedicarsi alle piccolo creature trovate per strada o portate da altre persone che conoscono questo angolo di paradiso.

La sua abitazione si trova a Ringwood, lontana dalla stazione, immersa letteralmente nella foresta. E’ una bellissima casa, circondata da piante indigene.

Adriana, la proprietaria, mi racconta che all’inizio non era cosi. Era pieno di piante da tipico “giardino inglese”.

Siccome voleva trasformare il suo passatempo benevolo in qualcosa di importante e utile, ha contattato l’ufficio ambientale del Victoria, Il quale le ha offerto la possibilità di fregiarsi del nome “Land for Wildlife” ( terra per animali selvatici), in modo da diventare un punto di riferimento per chi dovesse imbattersi in animali autoctoni feriti o disorientate, a causa della perdita dell’habitat naturale.

Tutto questo, a patto che lei stravolga il suo giardino, riportandolo a una sorta di naturalezza, con piante, appunto, native. Cosi che gli animali selvatici della zona, ci si recano ora di spontanea volontà. 

Con una crescente speculazione edilizia, a danno dell’ambiente, sempre più animali perdono casa, trovandosi a vagare, smarriti, per esempio, in autostrada. E’ il caso di uno wombat ospitato da Adriana. Camminava da giorni sull’asfalto, rovinandosi le zampe per il caldo e la durezza. E’ stato portato qui da un automobilista Ora è in riabilitazione, sperando possa riprendersi.

La maggiore parte degli animali in custodia sono piccoli di opossum. E quando dico piccolo, intendo minuscoli. Alcuni sono stati prelevati dal marsupio della loro madre, morta in incidenti stradali. “Se vedi un opossum morto, cerca se ci sia un cucciolo nel suo grembo. Molti non lo sanno e buttano via il corpo”, mi avverte Adriana.

 Nel cortile della sua casa, ha una stanza esterna, con aria condizionata: è l’asilo nido selvatico.Tutti I cuccioli sono qui, in piccolo gabbie, fornite di coperta elettrica, per ricreare il calore del ventre materno.

Questa donna, non dorme mai. Deve nutrire, ogni 3 ore, tutti gli ospiti con uno specifico biberon, a seconda della specie.

Al momento della mia visita, ci sono anche due canguri di circa 6 mesi. Uno dei due è già in grado di saltellare e riconoscere Adriana come sua madre. Infatti, la segue ovunque vada.

Una volta svezzati, gli animali passano in gabbia molto più grandi, con la speranza di riportarli in natura al più presto. Di solito, vengono rilasciati in coppia con la piccola casetta in cui sono abituati a dormire nella gabbia, in modo da reintegrarsi gradualmente.

Tutta la famiglia della proprietaria è vegana. Divertita, Adriana afferma: “Mi sembra logico. Come posso salvare alcuni animali e ucciderne altri?”. Una risposta semplice e chiara.

Se passate in quel di Melbourne, andate a trovarla. Questo luogo è un unicum.

 

 

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