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Il riassunto di Gaber

Non bisogna occuparsi di chi fa il proprio dovere. Si corre il rischio di legittimare quello che il potere tenta ogni volta di spacciare per un grande risultato atteso, ciò che è un atto dovuto ai cittadini da un amministratore della cosa pubblica. Lavorare con impegno, nella trasparenza e nell'interesse della collettività.

In senso ampio, supponete di essere un idiota. E supponiamo che si stia con il governo. No, mi sono ripetuto (Mark Twain).

Attenzione, perché poi sono proprio i politici a prendere le grandi decisioni di guerra e di pace, prosperità e recessione. Uno statista di successo deve avere e comunicare un senso di intelligenza e integrità. Il denaro aiuta, ovviamente. E' auspicabile per chiunque di essere in possesso di una sicurezza finanziaria, ma non è certamente un elemento essenziale per il successo.

Le persone con risorse private, che hanno ottenuto un buon risultato in politica sono relativamente rare. Tranne per chi ha il nome e cognome che comincia per esse e finisce con oni. A chi state pensando?! Eh, ma finiamola una volta per tutte di sparare sulla croce rossa. Quello lì, che avete sempre in testa, non è affatto uno stupido, è solo sfortunato quando pensa. E ce n'è in giro di gente famosa per averla sparata grossa. Riguardatevi sotto le palpebre i flashback dell’episodio di Krusciov che percuote con la scarpa il banco alle Nazioni Unite. Un’icona del ventesimo secolo, l'ometto che faceva le corna in mezzo ai Capi di Stato come un Paolini qualsiasi davanti alla prima telecamera sbucata per la via, senza però Fraiese e il calcio nel sedere in diretta.

La Democrazia è la peggiore forma di governo, fatta eccezione per tutti gli altri sistemi che sono stati provati. L'ha detto Winston Churchill, prendetevela con lui. In ogni modo, è sicuramente molto impegnativo e richiede più adempimenti rispetto a qualsiasi altro sistema. Quindi, si debbono escludere per prima cosa tutti i puttanieri e i barzellettieri bestemmiatori. Buttare dalla finestra i leccaculo, i tirapiedi, ruffiani e precettori, mentori alla Rockefeller, che sputano miele, nascondendo il fiele, affannati nell'immolare se stessi alla disciplina, alle esigenze primarie di autogoverno salvifico a coprire l'onta del luridume sociale da loro accatastato lungamente per una vita vissuta all'insegna della tracotanza, degli eccessi di protervia, superbia, orgoglio nauseabondo, della prevaricazione sui deboli, dei denari dei poveri sempre in mostra come le palle dei cani.

La magia della politica è giocare un ruolo nel determinare la libertà dell'individuo. The magic of politics è la partecipazione a tutti i livelli della vita nazionale in modo affermativo; per dirlo con le parole di William Faulkner, la libertà non solo di resistere, ma anche di prevalere. (JFK)

Giorgio Gaber ha riassunto il concetto.

Libertà è partecipazione”.

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