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Il pranzo è servito, ma la dieta mediterranea non piace più

Sarà forse colpa della dieta Dukan, ma gli italiani sembrano non amare più la dieta mediterranea. A dirlo è l’Inran, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione, che ha pubblicato l’ultima indagine sui consumi e sulle abitudini alimentari degli italiani. Guardando agli ultimi 150 anni, l’allontanamento dal modello alimentare mediterraneo comincia verso la fine degli anni ’60, con una diminuzione del consumo di proteine vegetali e carboidrati a favore di proteine animali e grassi di origine animale.

Oggi le cinque porzioni di frutta e verdura, tanto care alle mamme, sono quasi un miraggio. In media ne consumiamo 418 grammi al giorno, appena sopra il minimo raccomandato dalla Fao (400 g). In compenso mangiamo molta carne rossa, circa 700 grammi a testa alla settimana contro i 400-450 grammi raccomandati.

Tra le bevande, oltre all’acqua rigorosamente in bottiglia (452 g al giorno contro i196 g di rubinetto), preferiamo il vino rosso (50 g), la birra (25 g) e il vino bianco (14 g). Tra tè e caffè vince nettamente il secondo.

Passando agli alimenti, tra i cereali, il pane è sovrano con 94 grammi al giorno, seguito a distanza dalla pasta (50 g). Tra le carni preferiamo quelle rosse, in particolare di bovino (43 g), a seguire il pollame e quella di suino.

Per quanto riguarda i latticini vince la mozzarella vaccina (23 g), mentre il parmigiano è battuto dallo yoghurt. Infine, tra frutta e verdura, le regine indiscusse sono la mela (59 g) e l’insalata (17 g).

Laura Pulici

Crediti immagine: Laura Pulici

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