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Il jazz sbarca a Pomigliano

Il grande jazz torna a Napoli, puntuale come ogni estate. A Pomigliano per la precisione.
 
Miles Davis, Pier Paolo Pasolini e Miriam Makeba, tre nomi che caratterizzeranno la XIV edizione del Pomigliano Jazz Festival che si terrà dal 9 al 12 luglio nel Parco Pubblico della città campana, a partire dalle 21 fino alle 2 di notte. Tutto a ingresso gratuito.
 
Anche quest’anno ci saranno esclusive e grandi nomi, Un nome su tutti, Antony Braxton, uno dei maggiori jazzisti viventi, compositore e sassofonista, padre del free jazz, che ha collaborato con artisti del calibro di Chick Corea, Max Roach, Pat Metheny, e che conta tra le sue influenze Stockhausen e Cage tra gli altri. Assieme ad Anthony Braxton e i Diamond Curtain Wall Trio (Taylor Ho Bynum - Mary Halverson), sabato 11 luglio suoneranno il Chamber Trio (con Eri Yamamoto e Leena Conquest) di William Parker e chiuderà l’ Orquestra Imperial, uno dei fenomeni brasiliani più seguiti e importanti degli ultimi anni.
Ovviamente Samba, ma anche soul, bolero, ritmi sudamericani, il classico kaleidoscopio di suoni, ritmi e colori brasiliani, impreziosito da importanti musicisti, tra i quali Moreno Veloso, figlio di Caetano, Wilson Das Neves, Rodrigo Amarante, collaboratore di Devendra Banhart e leader della band indie-rock Los Hermanos e Nina Beker...
 
Ma andiamo con ordine. Giovedì 9 all’insegna del jazz italiano. Un napoletano, per la precisione, aprirà il festival: Marco Zurzolo con “I Migranti”, poi la tromba più famosa d’Italia, Enrico Rava, “Cavaliere delle Arti e delle Lettere” dal ministero della Cultura francese, accompagnato da Gianluca Petrella, per chiudere con la musica onnivora di Eivind Aarset e il Sonic Codex quartet, dove c’è il jazz ma non solo: trip hop, ambient, drum’n’bass ma anche pop e rock.

 
Venerdì10 toccherà al pianista Stefano Battaglia, uno dei musicisti italiani da esportazione, che assieme al contrabbassista Salvatore Maiori e al batterista Roberto Dani, presenta il progetto “Re: Pasolini”, omaggio a uno dei massimi intellettuali italiani di sempre, capace di sincretizzare i più svariati linguaggi. Nella stessa serata ci sarà il progetto di martux_m, al secolo Maurizio Martusciello, compositore, produttore, percussionista, sperimentatore dell’elettronica il trombettista Fabrizio Bosso (High Five, Sergio Cammariere, Nicola Conte), il sassofonista italo-francese Francesco Bearzatti, ideatore del progetto Sax Pistols, il contrabbassista Aldo Vigorito, tra i più richiesti musicisti italiani, e il chitarrista norvegese Eivind Aarset, tra i maggiori protagonisti del nu-jazz di matrice nordeuropea.che omaggeranno a 40 anni dall’uscita “In a silent way” di Miles Davis. Chiuderà la Mario Raja Big Bang.
 
Domenica 12 grande chiusura con il batterista Giuseppe La Pusata e con la ONJ Orchestra Napoletana di Jazz, diretta da Mario Raja che avrà per ospiti Joe Lovano, Raiz, Famoudou Don Moye, Capone e Ada Montellanico. Anche quest’anno torna l’Orchestra Napoletana di Jazz, che raduna alcuni tra i migliori musicisti della scena jazzistica campana e che chiuderà la rassegna.
 
Da segnalare l’attenzione che il festival vuole dare sui problemi che sta attraversando la Fiat di Pomigliano, con “Pomigliano: la fabbrica, la musica popolare, il jazz”, il tema portante della mostra fotografica - allestita al Museo della Memoria - che include gli scatti realizzati da Roberto Masotti, Luciano Ferrara, Pino Miraglia e Silvano Caiazzo.

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