• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Il golfo di Trieste primato per traffico di merci e crociere, ma la tutela (...)

Il golfo di Trieste primato per traffico di merci e crociere, ma la tutela dell’ambiente deve essere una priorità

Il golfo di Trieste è una piccola meraviglia che unisce tre stati, Italia, Slovenia e Croazia, da Grado a punta Salvore.

 Una meraviglia che è letteralmente invasa dalle grandi navi, siano queste mercantili, siano queste soprattutto da crociera che ora oltre a Trieste iniziano ad interessare anche la vicina Monfalcone. Monfalcone, città dei cantieri, città dove nascono diversi giganti del mare, città che ora è anche terra d'approdo per queste mostruosità che non fanno rima sicuramente con salvaguardia della tutela ambientale del golfo. Certo, il golfo di Trieste non è la laguna di Venezia, si dirà, e non è un caso che gli "scarti" di Venezia e gli eccessi di Venezia li sta assorbendo la Venezia Giulia. L'economia di Trieste, soprattutto, si sta ridefinendo nuovamente grazie alla rinascita del suo porto dopo quasi un secolo di ritmi tutt'altro che esaltanti. Trieste ritorna ai fasti di un tempo, ma il traffico delle navi di oggi, non può essere paragonato a quello dell'Impero Asburgico ed il golfo di Trieste, dove esistono aree marine protette, dove l'Isonzo, il fiume con il colore più bello del mondo, sfocia nell'Adriatico, è in ogni caso un sito meritevole di tutela dove cercare il giusto equilibrio che in questo momento sembra essere sbilanciato verso la corsa alle grandi navi. Bisogna cercare il giusto equilibrio, saper dire no, quando va detto no alle grandi navi, saper decidere quale impatto di movimenti può essere garantito nel nostro golfo per non compromettere la sua tipicità e bellezza e non essere sovrastato dall'inquinamento, di qualsiasi natura questo sia. La dispersione degli inquinanti emessi in base agli studi effettuati avviene prevalentemente verso il mare, per effetto del regime anemologico dell’area. Sulla terraferma le ricadute maggiori si hanno nelle aree portuali prossime agli ormeggi. Nessuno auspica che nel golfo di Trieste si possa vivere una situazione di inquinamento come a Napoli, dove i livelli di PM10 (220μg/m³) sono stati riscontrati fino a oltre cinque volte il limite di legge (40 μg/m³), problema già constatato e misurato a Genova, Livorno, Venezia, Civitavecchia, La Spezia, Savona e Ancona. Bisogna ricordare che il documento Report Efficiency audit of managing interventions in case of sudden pollution in the Adriatic Sea del 2021 ha rilevato che il Governo italiano deve farsi avanti per sostenere la designazione del Mar Mediterraneo come Area a Controllo delle Emissioni di zolfo e azoto (SECA e NECA).In termini più generali deve rilevarsi come la Strategia per la Regione Adriatico- ionica, secondo gli indirizzi espressi dal Parlamento europeo, offra l’occasione per sviluppare progetti di cooperazione ed affrontare problemi comuni, quali la sicurezza del traffico marittimo e la salvaguardia dell’ambiente. In tale prospettiva e nelle more dell’adozione di un piano di pronto intervento comune per tutti gli Stati del bacino del Mare Adriatico, sarebbe opportuno concordare protocolli di intervento, su base bilaterale o multilaterale, per le aree che registrano un elevato traffico di navi petroliere e chimichiere in prossimità dei confini di più Stati. Tale, in particolare, è la situazione che si riscontra nel Golfo di Trieste - area marittima che ricomprende le acque territoriali di Italia, Slovenia e Croazia -, e nel Canale d’Otranto, breve tratto di mare ad alta densità di traffico che separa l’Italia dall’Albania. Certamente l'Autorità portuale locale non resta a guardare, è ben consapevole della situazione in essere ed ha avuto l'attuale gestione il merito di rilanciare l'economia portuale triestina facendola diventare la prima in Italia per il traffico di merci e la terza per quella delle crociere, ma tutto ciò ha un prezzo e l'ambiente va salvaguardato, deve essere questo un primato da conseguire come quello per il traffico merci.

mb

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità