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Il gioco sporco di Bersani e del PD

Ci risiamo, il giochetto è sempre lo stesso, coprire la propria inettitudine addossando le responsabilità che ne derivano agli altri.
L'anno scorso, quando andare a votare sarebbe stata la migliore delle soluzioni, in una situazione in cui sarebbe forse riuscito a vincerle, le elezioni, il PD scelse di infilare la testa sotto la sabbia e lasciò che Napolitano consegnasse il paese alle grinfie dei banchieri che hanno completato l'opera di devastazione politica, culturale e civile del paese iniziata dal nano di Arcore, con il loro convinto, incondizionato e "responsabile" sostegno.
 
Oggi la sceneggiata si ripete, e in un momento in cui si presenta l'occasione di darla sul serio, una sterzata alle politiche criminali che il clan Monti ci ha somministrato fino ad ora, tutto quello che Bersani e soci stan riuscendo a fare è balbettare generiche assunzioni di responsabilità, e senza lo straccio di un programma di governo che sia realmente alternativo a quello dei padroni del vapore, dare dell'irresponsabile a Grillo, che non sta facendo altro che portare avanti il proprio progetto, che piaccia o meno.
 
No TAV, riduzione del numero dei parlamentari e dei privilegi, conflitto di interessi, legge sulla corruzione, sono soltanto alcuni dei provvedimenti che potrebbero essere attuati nell'immediato, punti di programma che sono anche nel programma del movimento di Grillo.
 
E invece niente, Bersani e soci nicchiano, balbettano, temporeggiano cercando di capire come possono salvare capra e cavoli senza rischiare troppo, hai visto mai che poi i padroni del vapore si innervosiscono?, e invece di stanare a loro volta Grillo e non dargli più scuse per non far quello che invece dovrebbe fare, cioè assumersi la responsabilità che l'entrata in parlamento comporta, si limitano a dargli dell'irresponsabile quando lui, ripeto, sta portando avanti niente di più e niente di meno che il suo progetto secondo la propria visione delle cose.
 
È la storia trita e ritrita di un paese che ondeggia tra un capo popolo e l'altro senza soluzione di continuità e senza nessuna reale prospettiva di un futuro degno, senza nessuna visione del devastante presente che ci sta falcidiando e senza nessuna considerazione degli errori del passato, avvitato in una giostra infernale i cui unici sconfitti son quelli cha passano la vita a sperare nella venuta di un nuovo salvatore che gli conceda un giorno di sole che spezzi il buio di un cielo nero di tempesta.
 
A proposito, qualcuno sa che fine ha fatto Nichi Vendola?

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.135) 4 marzo 2013 11:21

    Sei fuori tempo caro, non ti sei accorto che Monti è fuori gioco? Tu e i tuoi schemini tardo-comunisti sui padroni del vapore ti impediscono di vedere che lo scontro in atto è altro e si gioca sul futuro della democrazia in Italia oltre che nel mantenimento e sviluppo dell’apparato produttivo. Apri gli occhi o ti ritroverai a seguire Grillo e Casaleggio nel loro folle disegno.

    Sulle responsabilità di Bersani e del gruppo dirigente del PD ma anche dei cacicchi locali che hanno gestito le primarie di conservazione, nulla da aggiungere al fatto che hanno subito una sconfitta pari a quella di Occhetto. O forse peggio, vale a dire pari a quella di Gramsci e compagni comunisti e socialisti nel ’22/’24.

  • Di Alfonso Mandia (---.---.---.85) 4 marzo 2013 13:46
    Alfonso Mandia

    Sul fatto che Monti sia fuori gioco, caro amico, permettimi di esprimere dubbi. Non è un caso che una delle possibilità è che rimanga al governo fino a Maggio, nel caso un Maggioranza non si riuscisse a formare. Per quanto riguarda la democrazia, se mai è esistita, in questo paese, ce la siamo definitivamente giocata da parecchio, e l’apparato produttivo è soltanto un bel ricordo, caduto sotto i colpi di un’opera di devastazione continua perpetrata a prescindere da colori e bandiere, e non solo nei confronti dell’industria, ma anche della cultura, della scuola, della sanità, dei diritti civili.
    Grillo e Casaleggio non sono la soluzione, sono soltanto il risultato della sordità e della cecità di una classe politica marcia fino al midollo, inzeppata di mafiosi, corrotti, dinosauri che badano soltanto alla conservazione di mazzette e privilegi.
    E questa classe politica, a sua volta, è il prodotto delle scelte di un popolo che piuttosto che lottare mettendo in gioco la propria pelle preferisce aspettare l’imbonitore di turno che gli racconti la bella favoletta di un cambiamento che soltanto dal basso potrà, se mai dovesse accadere, prendere vita.
    Forse i miei schemini tardo comunisti non serviranno a cambiare le cose, ma se il succo del tuo commento è che ci dovremmo rimettere nelle mani del nano di Arcore, allora preferisco dar fiducia alle ragazze e ai ragazzi del Movimento 5 stelle, che magari, giovani dai trenta ai quarantacinque anni che sanno cosa significa la vita da precari, potrebbero riuscire a farsi valere con il gran capo ed evitare a tutti noi di il definitivo decadimento di qualsiasi seppur pallida visione di un futuro degno di essere vissuto.

  • Di (---.---.---.136) 4 marzo 2013 18:15

    Hai capito male, il "nano di Arcore" come lo chiami è per me un vero 47 (il morto che parla, in senso politico). Io ce l’ho con tutti quegli ex comunisti che hanno preferito un burocrate di partito grigio e igobbito dal suo politichese e il suo alleato minore alla guida di una sinistra. Sinistra portata alla sua quarta sconfitta epocale. E ce l’ho con quelli come te che invece di fare ammenda degli errori fatti continuano in fumisterie prive di senso, sui padroni del vapore o sulla grande finanza e altre amenità del genere, come se una sconfitta storica della sinistra fosse il frutto di marchingegni di oscuri personaggi..

    Oggi la prima cosa che si dovrebbe fare è cacciare Bersani e Vendola, che con una faccia di corno continuano imperterriti a imperversare.

    • Di Alfonso Mandia (---.---.---.85) 5 marzo 2013 02:43
      Alfonso Mandia

      ...E parla italiano!!...scherzo, è una battuta...forse ci siamo capiti male, compagno...sono tuttora comunista, non sono mai stato bersaniano o piddino, anzi ti dirò che l’ultimo voto l’ho dato alla fu lista Arcobaleno ed erano dieci anni che non frequentavo più i seggi. Le fumisterie che tu ritieni prive di senso sono ragionamenti che se volessimo far rinascere una sinistra, attualmente e da anni, ormai, inesistente, dovremmo proprio, invece, fare un po’ d’autocritica di quella che fa male, quella che scava nella carne, per intenderci.
      La sconfitta della sinistra risiede anche ma non soltanto nella cecità di una classe politica che nel migliore dei casi, laddove sia onesta e non corrotta fino al midollo, ha assistito più o meno in attonito silenzio alle devastazioni degli ultimi vent’anni senza avere la più pallida idea di quello che intorno a loro succedeva, tutti presi a sguazzare negli stessi giochini di sopravvivenza che a parole dicevano di combattere.
      La lista Arcobaleno ieri e Rivoluzione Civile oggi sono armate Brancaleone accozzate per non dissolversi e scomparire come è stato giusto che fosse, dai palazzi del potere e dalla storia.
      Mentre tutto intorno il paese andava in malora la cosiddetta "Sinistra sinistra" abbaiava e guaiva contro le ingiustizie sociali sopravvivendo con gli stessi infami meccanismi di qualsiasi altro partito da quattro soldi, e prese la prima scoppola con il famoso Arcobaleno.
      Oggi, con la lista Ingroia quella stessa sinistra è riuscita, viste le condizioni, a far peggio, a partire dalla composizione delle liste in poi.
      In tutto questo, nel frattempo, centri sociali e movimenti di lotta, con i quali chi mi segue sa che sono in polemica da anni, son diventati sempre più caste che inalberano bandiera rossa, nelle cui assemblee si discute "democraticamente" di linee politiche che calano dall’alto del cerchio magico di riferimento, anche qui secondo le stesse becere, infami logiche di potere.
      Per non parlare del "Centro sinistra": ieri è stato Bertinotti a fare il portaborse di Prodi, oggi Nichi Vendola ha sudato sette camice per ricoprire quel ruolo con Bersani, e ancor prima di arrivare in parlamento.
      Quelle che tu chiami fumisterie senza senso per me sono cose che dovremo finalmente riuscire a dirci e sulle quali riflettere seriamente, una volta per tutte e senza starci a prender per il culo, perdonami il francesismo.
      Sono ancora comunista, caro compagno, talmente comunista da esser stufo marcio di proclami ad effetto e bei paroloni che poi si dissolvono come nebbia al sole davanti alla materialità di una pratica quotidiana che racconta tutt’altra cosa.
      Sono talmente comunista da vedere l’ingresso del Movimento 5 stelle come un opportunità di cambiamento, con le sue ragazze e i suoi ragazzi trenta-quarantenni, che già soltanto per questo ci eviteranno di veder soltanto i grugni di impresentabili dinosauri, mafiosi, corrotti e corruttori.
      Sono talmente comunista da augurarmi che queste ragazze e questi ragazzi riusciranno a non farsi fregare da chiunque, Beppe Grillo compreso, tenterà di strumentalizzarli come fossero pupazzi senza cervello.
      Sono talmente comunista da augurarmi che questo giovane Tzunami dia una botta di vita ad un popolo che ha smesso di lottare e sopravvive gettando il proprio tempo alla ricerca dell’ennesimo capetto che gli tolga le castagne dal fuoco e il peso che una vera lotta comporta, dal groppone.

  • Di Renzo Riva (---.---.---.112) 4 marzo 2013 22:05
    Renzo Riva

    Vedrete quanto sarà ancora più divertente quando andremo a comprare in negozi privi di merci con salari pagati con soldi inutili per il NON lavoro che ci hanno fatto fare per le otto ore canoniche contrattuali.
    .
    La sovietizzazione dell’italia.
    .

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