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Il futuro delle trasmissioni dati? La luce

Da anni nelle nostre case e negli uffici utilizziamo il Wi-Fi, la tecnologia di trasmissione dati che ha eliminato i “vecchi” fili ed utilizzato le onde radio. Indubbiamente anche il concetto “aperto” di Internet ha accelerato questo mezzo di comunicazione oltre all’indiscussa comodità operativa. Wi-Fi è l’acronimo di Wireless (senza fili) - Fidelity (fedeltà/sicurezza).

Il futuro è Li-Fi dove Li e’ l’abbreviazione di Light (luce). Una sigla che individua il Wi-Fi ottico: le informazioni vengono trasmesse con la luce attraverso speciali LED che comunicano con l’attuale sistema numerico binario. Gli “0” e gli “1” binari sono trasmessi con semplici impulsi di luce.

I vantaggi del Li-Fi sono vari. Per noi umani l’eliminazione del surriscaldamento dei tessuti naturali (anche se per ora non dichiarato pericoloso). Per l’industria l’aumento di disponibilità di frequenze libere (lo spettro luce è dieci mila volte maggiore di quello radio) e minor problemi di interferenze in luoghi frequentati come aeroporti, stazioni e ospedali. Per tutti una sicurezza informatica maggiore perché il segnale luminoso è indirizzabile con estrema precisione. 

Inoltre si aggiunge, in ottica Green Economy, l’eliminazione del consumo energetico per il raffreddamento delle attuali stazioni di trasmissione dati.

L’aspetto negativo è ovviamente la non trasmissione attraverso pareti e muri oltre all’interruzione dei dati allo spegnersi dei led, ma l’obiettivo è cablare interi edifici con delle lampadine-router e fasci di luce artificiale. In sostanza eliminare totalmente i fili e soprattutto diminuire il fenomeno delle interferenze che ci stanno “bombardando”.

Il limite in questa fase sperimentale è la velocità di trasmissione: attualmente è 3,5 gigabit al secondo per una distanza di cinque cm, l’attuale velocità Wi-Fi è circa 100 gigabit al secondo. Ma lo scorso sei gennaio il mensile scientifico Nature Nanotechnology particolarmente focalizzato sulla nanotecnologia ha pubblicato uno studio: quattro ricercatori (Dylan Lu, Jimmy J. Kan, Eric E. Fullerton e Zhaowei Liu) sono riusciti ad aumentare la velocità di cinquanta volte modificando i led di trasmissione con l’utilizzo di materiali (strati di silice e argento di dimensione nanometrica).

Il termine Li-Fi è stato introdotto per la prima volta nel 2011 da Harald Haas (docente di Mobile Communications nell’Università di Edinburgo) in occasione di un intervento al TED Global

Alla fine dello stesso anno tre aziende americane ed una tedesca hanno fondato un’organizzazione no profit: Li-Fi Consortium la cui missione è passare dalla fase sperimentale a quella di prototipo, e quindi a quella industriale. 

Se pensiamo che sia un’utopia accendere delle lampadine e contemporaneamente trasmettere dei dati rammentiamoci quante utopie o sogni si sono nel passato realizzati e tanti ancora prima di porci dei dubbi! La ricerca, la tecnologia ed in particolare la nanotecnologia non aspettano i tempi delle risposte ai nostri umani dubbi!

 

Foto: Photo Light Lotus: Flickr – Author Nel & Izzy Photography

Photo LiFi Logo: Flickr – Author Atun Dev 

Photo Light Led: Flickr – Author Charles Goodel

 

 

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