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Il futuro dei giovani

 

Il futuro dei giovani è in sostanza il futuro del Paese, pertanto alla risoluzione di questo problema si dovrebbe dare la precedenza assoluta.

Si parla tanto di disoccupazione, di leggi sul lavoro, dell’articolo diciotto. Il senatore giuslavorista Pietro Ichino vive sotto scorta perché minacciato di morte dalle Brigate Rosse. In un passato non molto lontano, i giuslavoristi D’Antona e Biagi furono assassinati dagli uomini delle BR, uomini che si credevano furbi, credevano di avere capito tutto e invece non avevano capito nulla, non avevano capito che assassinavano persone non solamente innocenti ma che razionalmente si prodigavano per migliorare il mondo del lavoro, nell’interesse dei cittadini, non delle lobby o degli odiati padroni.

Attualmente, si parla di risparmio, dei costi della politica. Giustissimo, per tanti motivi, anche etici, ma non basta risparmiare, bisogna anche produrre; i posti di lavoro bisogna crearli. Il lavoro è un’entità astratta, ma i cittadini, i giovani, non sono entità astratte, sono persone in carne e ossa con tutte le necessità di soddisfacimento di bisogni di ogni essere umano. I problemi non si risolvono con la ripartizione dei pochi posti di lavoro esistenti ma gettando le basi per crearne di nuovi e per non perdere gli esistenti.

Il Presidente USA Barack Obama, ha ricevuto il capo del Governo Italiano Mario Monti. Argomenti principali del colloquio: crescita e sviluppo. In Europa, i Paesi che meglio hanno saputo affrontare i problemi del lavoro e che li hanno risolti sono, la solita Germania, l’Austria e l’Olanda. Ergo, copiare, copiare, copiare.

Da noi governo e sindacati si azzuffano vanamente per l’art.18. Dibattono sui sintomi anziché individuare e affrontare le cause delle patologie che affliggono il Paese. In Austria come in Germania, il problema di ogni giovane neolaureato è solo l’imbarazzo della scelta fra le tante offerte di lavoro tutte ben retribuite.

Le cause della disoccupazione giovanile, ma non solo giovanile, sono queste: al primo posto, la cronica inefficienza dell’apparato giudiziario. In un Paese nel quale la Giustizia non funziona o produce sentenze con un ritardo di molti lustri, non vi può essere sviluppo, non si crea lavoro e si finisce per soffocare ogni attività economica. Un Paese siffatto, non solo non attrae capitali e cervelli ma espelle i propri e favorisce il malefico propagarsi delle organizzazioni criminali che si comportano come una sorta di antibiotico perverso, anziché curare una malattia sono esse stesse malattia grave.

Altra conditio sine qua non, risiede nell’inadeguatezza delle infrastrutture: strade, parcheggi, metropolitane, trasporto pubblico, ferrovie, porti, aeroporti, vie informatiche, poi, la scuola.

Il valore legale dei titoli di studio, valore ampiamente svalutato, deve essere cancellato. Che cosa può pretendere di rappresentare sul mercato del lavoro una laurea conferita da un’istituzione universitaria come La Sapienza di Roma che si colloca al 430° posto nel mondo?

I ragazzi devono andare a suola per imparare, non per “il pezzo di carta”. Da noi la scuola è un parcheggio per giovani apatici, fatalisti, privi di stimoli, vittime di una situazione della quale sono colpevoli i loro padri e i loro nonni. La scuola dovrebbe individuare le figure professionali richieste dal mercato del lavoro e indirizzarvi con tempestività i giovani dopo averli dotati di strumenti culturali e formativi coerenti.

Ultimo ma non per importanza, è il gravissimo problema dell’energia. Ogni attività esistente nel nostro Paese che sia di produzione o di servizi, è gravata da un surplus del costo dell’energia elettrica che non ha paragoni in Europa e che pertanto mette fuori gioco ogni prodotto nazionale nella competizione di un’economia globalizzata. L’Italia è stata la prima nazione europea a compiere studi di fattibilità sulle centrali nucleari per la produzione di energia elettrica. Miracolosamente siamo riusciti, grazie al personale delle nostre aziende del settore, a creare figure professionali di grande valore, abbiamo costruito alcune centrali con il necessario dispendio di risorse economiche e umane, dopodiché senza nemmeno iniziare ad ammortizzarne i costi, le abbiamo abbandonate al degrado per colpa di uno sciagurato referendum sull’onda emotiva dell’incidente di Cernobyl. La nazione Ucraina dove si trova Cernobyl, oggi dispone di 15 centrali nucleari. “Il coraggio, chi non ce l’ha, non se lo può dare” dice il Manzoni nei Promessi Sposi. E’ evidente che coraggio e razionalità non rientrano fra le qualità delle genti italiche.

La popolazione italiana odierna, è composta per oltre il 70 per cento da semianalfabeti e comunque da persone disinformate, quindi soggette ad essere condizionate da paure di ogni genere. I promotori di qualsiasi referendum, in una tale situazione, dovrebbero essere incriminati per il reato di circonvenzione d’incapaci.

Gli eventi meteorologici di questi giorni hanno messo sotto gli occhi di tutti cosa succede quando manca l’energia elettrica: niente illuminazione, niente riscaldamento, niente acqua, gli ospedali non funzionano, i computer nemmeno, i telefoni cellulari non possono essere caricati ecc. Il nostro Paese è dipendente dalle forniture di gas da parte di Gazprom della Russia di Medvedev, dalla Francia, dalla Svizzera, dalla Libia. Questi paesi, in questi giorni di freddo intenso, con la scusante del maggior fabbisogno interno, ci hanno fornito i quantitativi di gas che abbiamo richiesto, a prezzi maggiorati, quindi siamo strategicamente dipendenti da paesi stranieri e a prezzi di strozzinaggio, la qual cosa incide assai pesantemente sulla competitività delle nostre aziende molte delle quali sono costrette a chiudere i battenti e a licenziare i lavoratori. Molti lettori obietteranno che possiamo affrancarci dalla dipendenza energetica dei paesi fornitori grazie alle fonti di energie alternative. A questi lettori dico: informatevi! L’Italia, con il sostegno degli incentivi che gravano sulle tasche di tutti noi contribuenti, è al primo posto nella graduatoria mondiale per potenza entrata in esercizio nel 2011. Sempre nel 2011, abbiamo installato il triplo della potenza realizzata nel territorio tedesco. Il panorama pugliese è ormai stravolto da migliaia di torri eoliche. I pannelli solari occupano superfici enormi dappertutto.

Negli ultimi decenni, l’Italia ha perso quasi cinque milioni di ettari coltivabili, una superficie pari a due volte la Lombardia. I prezzi dei terreni ormai sono i più alti in Europa, dunque, sia pure a fronte dei suddetti inconvenienti, abbiamo raggiunto l’indipendenza energetica? Neanche per sogno. E’ pura utopia che con le fonti rinnovabili si possa ottenere sia pure lontanamente questo risultato. Nessun paese al mondo è riuscito a tanto. Prova ne sia che per l’accaparramento dei pozzi di petrolio sono in corso guerre sanguinose.

Cari concittadini, il nucleare vi terrorizza? Bene, avete fatto la vostra scelta. Io scelsi diversamente ma avete vinto voi. Adesso, però non lamentatevi della miseria, della disoccupazione, del fatto che i giovani non hanno futuro. Non ne avete il diritto. Siete voi che avete voluto tutto questo. Casomai tocca a me puntare il dito per accusarvi delle vostre scelte sciagurate. 

Commenti all'articolo

  • Di onlyshady (---.---.---.5) 26 febbraio 2012 00:09
    onlyshady

    Almeno i giovani Brigatisti hanno tentato di far’ cambiare qualcosa... 

    Noi , giovani letargici , non facciamo niente... è meglio ? 
  • Di (---.---.---.122) 26 febbraio 2012 10:52

    I giovani brigatisti hanno portato l’Italia allo sfacelo, oggi per colpa loro siamo il peggiore Paese d’Europa,con la popolazione più ignorante, più corrotta,. Con l’obiettivo della trasgressione e della contestazione hanno sbeffegiato tutti gli ideali che rendono rispettabile un popolo, hanno combattuto la meritocrazia, il rispetto per la cultura, per le istituzioni, per la Patria, per le buone maniere, per l’educazione, per le gerarchie. Hanno stroncato il senso della responsabilità. Oggi succedono le peggiori cose a danno del popolo ma non si sa chi è il responsabile.
    Ci hanno tolto il futuro. Hanno condannato il popolo Italiano all’estinzione.
    Ricordo benissimo radio onda rossa che cosa blaterava: " chiaramente, al limite, compagni bisogna portare avanti un certo discorso, portare la lotta al centro dello Stato, cioé, cioé, chiaramente al limite" Finanziati e strumentalizzati dall’URSS di Stalin, per decenni si sono infiltrati in tutti i gangli vitali del Paese come le metastasi del cancro e ancora oggi remano contro. Oggi sono professori di scuola,giudici di tribunale, padri, nonni di una generazione a perdere. Se siete letargici è molto meglio. Se fate qualsiasi cosa danneggiate voi stessi e il prossimo.
    Cesare Zaccaria

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