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Il diario di Parigi

1^ GIORNATA

Dopo cent'anni esatti le Olimpiadi tornano a Parigi. In un certo qual modo possiamo asserire che esse tornano a casa, visto che fu proprio in Francia, a fine Ottocento, in piena Belle Epoque, culla del progresso, che fu concepita la loro rinascita, per volontà del barone Pierre de Coubertin, che volle riesumare la solenne gloria dei Giochi dell'Antica Grecia. 

Col tempo le Olimpiadi sarebbero diventati una sorta di evento sacro-laico irrinunciabile, un magnifico inno allo sport, all'agonismo e... almeno in teoria, alla fratellanza tra i popoli. Di certo sono l'unica manifestazione al Mondo in cui tutte le Nazioni si possono confrontare con eguali regole e medesimi diritti.

Dopo Londra, la capitale francese è la seconda città ad ospitare i Giochi per la terza volta. Lo aveva già fatto, infatti, nel 1900 e... appunto, cent'anni fa, nel 1924.

 

L'Italia affronta questa manifestazione con grandi aspettative. In effetti abbiamo notevoli potenzialità. Siamo competitivi come non mai in ogni sport, dall'Atletica al Nuoto, dalla Scherma alla Vela, e coltiviamo speranze ambiziose persino in discipline “emergenti” come l'Arrampicata. Un po' tutti gli esperti ci collocano nella top 10 del medagliere, anche se poi fra la teoria e la pratica s'interpongono le gare, con tutte le variabili del caso. Gare che andranno affrontate e vinte sul campo, senza sconti, senza scorciatoie. Sicuramente nulla avverrà in base ad algoritmi o a formule matematiche, ma tutto si dovrà guadagnare facendo leva esclusivamente su sé stessi, sfidando il prossimo ed eventuali avversità. Noi, strizzando l'occhio all'ottimismo, e certi di essere smentiti, prevediamo 12 Ori, 9 Argenti e 18 Bronzi. Quanto al medagliere finale, ecco la nostra ipotetica classifica immaginaria: USA 36 Cina 34 Gran Bretagna 20 Giappone 17 Australia 16 Francia 15 Olanda 13 Italia 12 Germania 11 Corea del Sud 10 Ungheria 9.

 

Il primo giorno di gare non ci ha visti salire sul gradino più alto del podio, ma le soddisfazioni, seppur di proporzioni non accentuate, non sono mancate. Nel Ciclismo su strada Filippo Ganna ha conquistato l'Argento nella prova a cronometro (che in passato lo ha visto due volte iridato), terminando alle spalle del favorito, il fortissimo belga Remco Evenepoel (Campione del Mondo in carica). Nella Scherma il 37enne Luigi Samele ha vinto un insperato Bronzo nella Sciabola Individuale (prova vinta da un coreano), e la stessa medaglia, nel Nuoto, è stata conquistata nella staffetta 4x100 s.l. (T. Ceccon, A. Miressi, M. Frigo, P. Conte Bonin), prova che ha visto trionfare ancora una volta gli USA. Per quanto concerne gli sport di squadra segnaliamo l'ottimo esordio degli azzurri Campioni del Mondo in carica del Volley allenati da Fefè De Giorgi, che hanno schiantato all'esordio la bestia nera del Brasile per 3-1.

  • Fra le medaglie d'Oro assegnate in questa prima giornata citiamo quella del celebre nuotatore Caeleb Dressel. Tornato in vasca dopo un paio di anni sabbatici, il fenomeno americano si è subito rimesso a vincere, conquistando in staffetta l'ottavo Titolo olimpico in carriera, che gli permette di eguagliare Matt Biondi al 3° posto (dopo Phelps e Spitz) fra i plurivittoriosi all time. Sempre nel Nuoto segnaliamo il successo del tedesco Lukas Martens nei 400 s.l., che riporta l'Europa a primeggiare in tale distanza dopo 32 anni dall'impresa del russo Evgenij Sadovyj. Intanto arriva il primo Oro per il Paese ospitante, e viene ottenuto nel Rugby a 7.

 

2^ GIORNATA

Dopo una giornata in chiaro-scuro le Olimpiadi parigine ci regalano il primo Oro, e reca la firma di Nicolò Martinenghi (Varese, 1999). Il nuotatore lombardo, dopo aver conquistato l'Europa ed il Mondo, s'è preso anche il trono di Olimpia, riportando in Italia un Titolo che nella Rana ci mancava da Sydney 2000 (vi ricordate Domenico Fioravanti?). Il successo è arrivato al termine di una gara molto appassionante ed equilibrata, risolta soltanto nel finale per appena 2 centesimi (59''03 contro 59''05 del 2° classificato): tanti sono bastati per interrompere il regno del britannico A. Peaty (Oro sia a Rio 2016 che a Tokyo 2020). Un Oro che ci ripaga delle tante frustrazioni che nel corso della giornata erano fioccate. A partire dal Fioretto donne, da cui ci attendevamo davvero tanto: l'uscita precoce della portabandiera donne Arianna Errigo, eliminata già ai Quarti per 15-14, fallendo per l'ennesima volta l'appuntamento con la gloria olimpica; la “caduta” in Semifinale della Campionessa del Mondo Alice Volpi (che terminerà solo 4^), anche lei sempre fallimentare negli appuntamenti a cinque cerchi; per tacere dello scivolone, ai Quarti, del talento in erba Martina Favaretto... Ma a tradire le attese era stata anche la veterana judoka Odette Giuffrida, che ha soltanto sfiorato un Bronzo che probabilmente, senza un arbitraggio controverso, avrebbe meritato. Ed un pizzico di delusione è arrivata pure dal Tiro a segno (Pistola 10 m. a.c.), con F. Maldini che ha letteralmente lambito il Titolo, per poi accontentarsi di un Argento un po' amaro. Nella stessa gara abbiamo conquistato un Bronzo con P. Monna. Segnaliamo, per quanto concerne gli sport di squadra, l'esordio vincente (ma non convincente) dell'Italia della Pallavolo femminile di Julio Velasco, 3-1 alla Rep. Dominicana, con le azzurre chiamate finalmente a superare un vero e proprio complesso olimpico che da troppo tempo le nega una medaglia. Partenza lanciata anche del Settebello di Pallanuoto guidato da Sandro Campagna, 12-8 agli Stati Uniti...

  • Il nuotatore francese Leon Marchand, fra le stelle annunciate di queste Olimpiadi, inaugura il suo torneo con il primo trionfo, nei 400 misti, riportando in Europa un Titolo che in questa gara mancava da 32 anni. Segnaliamo infine, nella Scherma, il primo trionfo di sempre per un giapponese nella Spada Uomini, con Koki Kano.

 

3^ GIORNATA

Era fra i campioni più attesi, era il favorito della sua gara, era il vincitore annunciato, e non ha tradito le grandi aspettative che vi si riponevano. Thomas Ceccon (Thiene, 2001) ha conquistato l'Oro nei 100 Dorso (primo Titolo italiano all time in questa specialità), e lo ha fatto al termine di una gara superlativa, in cui ha sbaragliato la concorrenza, che pure era parecchio agguerrita, a partire dal cinese Xu Jiayu. Dopo esser salito sul Tetto del Mondo e d'Europa, il nuotatore veneto s'è preso dunque anche l'Olimpo, e la sua splendida condizione potrebbe continuare a regalarci ulteriori soddisfazioni nel prosieguo della kermesse (penso ad esempio alla staffetta 4x100 misti). Una giornata azzurra in cui però non sono mancate le delusioni, in primis nella Scherma, che stranamente in questi Giochi fatica ancora a carburare... e a farsi riconoscere. Il fiorettista T. Marini, il nostro atleta di punta dell'intero movimento, non è andato oltre gli Ottavi di finale (eliminato da un padrone di casa al termine di un match al cardiopalma che l'azzurro ha gettato alle ortiche), e gli altri suoi compagni non sono riusciti a spingersi al di là dei Quarti. L'unica eccezione positiva è stata rappresentata dall'outsider F. Macchi, ma in Finale, fra lo sconcerto generale, è stato scippato da un arbitraggio assolutamente inadeguato che ha regalato il secondo Titolo olimpico di seguito all'hongkonghese Cheung Ka Long, ed il nostro atleta si è dovuto accontentare dell'Argento. Uno sport che per oltre un secolo ha rappresentato un serbatoio inesauribile di allori, ma dalla scorpacciata di Londra 2012 la nostra delegazione, con la complicità di arbitraggi controversi, sembra aver smarrito la bussola che la conduceva regolarmente sul viale della gloria. Le altre delusioni sono giunte dalla Pallanuoto donne, col Setterosa di Carlo Silipo clamorosamente sconfitto dalla Francia (9-8), e dal Tennis, con le precoci eliminazioni al 2° turno di M. Arnaldi ed A. Vavassori, anche se da quest'ultimo, chiamato in extremis a rimpiazzare lo sfortunato numero 1 del ranking ATP J. Sinner (su cui erano riposte tante speranze di podio), non ci si poteva attendere più di tanto. Eliminazioni che si aggiungono a quella di L. Darderi, uscito già al 1° turno. Ed un pizzico di delusione ce l'ha riservata, tornando al Nuoto, anche Benedetta Pilato, che ha solo sfiorato il podio nei 100 Rana.

  • Nell'Equitazione il tedesco Michael Jung ha conquistato nel Concorso completo individuale il terzo Oro olimpico in carriera (4 comprese le prove a squadre), che gli permette di entrare nel club dei plurivittoriosi di sempre. Nel Nuoto il rumeno D. Popovici s'è aggiudicato gli attesissimi 200 s.l.

 

 

4^ GIORNATA

Da quando era stata introdotta ai Giochi, ad Atlanta '96, l'Italia non era mai riuscita ad aggiudicarsi la medaglia d'Oro nella Spada femminile a squadre. A sfatare il tabù ci hanno pensato Giulia Rizzi (Udine, 35 anni), Alberta Santuccio (Catania, 29 anni), Rossella Fiamingo (Catania, 33 anni) e Mara Navarria (Udine, 39 anni), quest'ultima entrata da riserva in Finale (al posto della Fiamingo) e poi, proprio lei, come nei sogni più belli, autrice della stoccata decisiva al minuto supplementare che ci ha permesso di sconfiggere di misura la Francia padrona di casa. Quella delle incantevoli ragazze azzurre è stata una vittoria fantastica, giunta al termine di un match ultra equilibrato, tiratissimo ed emozionante. Un trionfo dall'altissimo indice di difficoltà, e non solo per il valore elevato dell'avversario, ma anche perché si è dovuto combattere contro il tifo avverso (dei sostenitori francesi), che in certi casi, se non hai abbastanza personalità ed i nervi ben saldi, rischia di fare la differenza (ne saprà qualcosa T. Marini...). Per fortuna le nostre eroine non si sono fatte intimorire ed anzi ne avranno trovato, c'è da scommetterci, persino giovamento, traendone uno stimolo in più, la carica decisiva per uscire vittoriose dal duro confronto con le avversarie. La Scherma azzurra non vinceva un Titolo a squadre da Londra 2012, e la speranza è che nei prossimi giorni sempre dai team possano arrivare ulteriori soddisfazioni. A rendere la quarta giornata olimpica colma di gioia ha contribuito anche la Ginnastica Artistica, con le nostre ragazze d'Argento nel Concorso a squadre, tornato a medaglia dopo 96 anni d'attesa. A. Andreoli, A. D'Amato, M. Esposito, E. Iorio e G. Villa si sono inchinate soltanto alle fortissime statunitensi di Simone Biles (al quinto Oro in carriera). Un'altra medaglia, di Bronzo, è giunta ancora dal Nuoto, con l'eterno Greg Paltrinieri, negli 800 s.l. (vinti dall'irlandese D. Wiffen), con il carpigiano che diventa il primo nuotatore italiano a salire sul podio in 3 Olimpiadi. Il 6 volte Campione del Mondo potrà ulteriormente impinguare nei prossimi giorni il proprio forziere: è atteso, infatti, nei 1500 s.l., e soprattutto nella 10 km di fondo, sempre se si disputerà, vista la situazione assurda che si sta venendo a creare in merito alla “location” scelta per la gara, ovvero il fiume Senna, che a quanto pare è troppo inquinato per consentire agli atleti di nuotarvi. Un caso paradossale non certo degno di una Olimpiade, e che rappresenta un po' l'istantanea di un'organizzazione tutt'altro che impeccabile e non in linea coi tempi moderni, alla pari di quanto sta avvenendo negli incontri di Judo e Boxe, con verdetti poco limpidi che stanno nuocendo parecchio alla credibilità di certe discipline, con buona pace dello spirito olimpico, oltraggiato a più riprese... L'ultimo scandalo in proposito ci riguarda ancora da vicino e coinvolge una delle stelle più attese della manifestazione, la pugile Irma Testa, fatta subito fuori al 1° turno dall'ennesima valutazione a dir poco discutibile... Le note dolenti, e stavolta esclusivamente per nostri demeriti, sono arrivate anche dal Tennis, con la nostra leonessa Jasmine Paolini appiedata già agli Ottavi di finale da un'avversaria non irresistibile: e pensare che confidavamo fortemente in lei per rompere un incantesimo che ormai dura addirittura da 100 anni; tanti, infatti, ne sono trascorsi dalla prima ed ultima medaglia olimpica italiana conquistata (da Uberto de Morpurgo, Bronzo grazie al successo sul padrone di casa Jean Borotra, fresco campione di Wimbledon) nella racchetta... Evidentemente è giunta un po' troppo stanca a questa kermesse... Ad ogni modo ci possiamo consolare col netto 3-0 rifilato all'Egitto dalla squadra di Volley maschile e soprattutto col convincente successo (14-11) riportato sulla temibile Croazia dal Settebello di Pallanuoto

  • Intanto iniziamo a dare un'occhiata al medagliere generale. A sorpresa svetta il Giappone con 7 Ori. Poi troviamo Cina e Australia 6, Francia e Corea Sud 5 USA e Gran Bret. 4 Italia 3

 

5^ GIORNATA

In questa giornata non sono arrivate medaglie d'Oro, ma possiamo pur sempre confortarci con due prestigiose medaglie d'Argento che arricchiscono ulteriormente il nostro medagliere. La prima decorazione è giunta dal Canottaggio, col Quattro di Coppia (composto da L. Chiumento, L. Rambaldi, G. Gentili ed A. Panizza) autore di una gara sontuosa, inferiore solamente allo strapotere dell'equipaggio olandese (l'Olanda è la potenza emergente del remo). Il secondo alloro reca la firma di Silvana Stanco nel Tiro al Volo, Fossa Olimpica, con la trentunenne nata a Zurigo che si è arresa soltanto ad una irresistibile avversaria del Guatemala. Un'altra importante nota positiva è giunta dal Tennis, con Lorenzo Musetti capace di superare 2-0 lo statunitense Taylor Fritz, accedendo ai Quarti di finale, dove se la vedrà col campione olimpico A. Zverev. A proposito di gioie azzurre, non si è ancora placato l'entusiasmo per il trionfo delle spadiste azzurre di ieri sera. In particolare merita un plauso scrosciante Mara Navarria, capace di regalarsi il sogno più bello, come nelle favole, proprio al calar del sole, ovvero a quasi 40 anni. Aveva cominciato da riserva il suo torneo, poi l'ingresso in luogo della Fiamingo, quindi la sconfitta per 4-2 nel suo primo assalto, che portava la Francia sul 19-15. Un allungo che rischiava di porre fine agli aneliti di gloria della Nazionale azzurra. Poi per fortuna la Rizzi riusciva ad accorciare sul 20-21. Poi nel suo secondo ed ultimo assalto, vinto 4-2, proprio Mara rimetteva le nostre ragazze col muso davanti alle rivali, 24-23. Nel nono ed ultimo assalto la Santuccio perdeva con Mallo Breton 4-5 (29-29). Poi la stoccata decisiva della stessa Santuccio nel minuto supplementare (e non come erroneamente avevo scritto ieri, della Navarria... scusatemi) e il tripudio della Spada italiana in gonnella. Una vittoria indimenticabile, su cui valeva la pena tornare a “parlare”... Chiudiamo con una nota dolente, arrivata dalla Pallanuoto femminile, col Setterosa maltrattato severamente dagli USA per 10-3: una sconfitta che probabilmente chiude il sipario sulle ambizioni nostrane...

  • Tornando al successo del Guatemala nel Tiro al Volo, è stato un Oro storico, poiché ai Giochi Olimpici si tratta del primo di sempre del Paese centramericano. Un Oro sicuramente non prevedibile, visto che la 29enne Adriana Ruano Oliva non aveva praticamente mai vinto nulla di importante a livello internazionale. Nella Sciabola Uomini di Scherma la Corea ha prevalso in Finale sull'Ungheria: l'Asia in questi Giochi la sta facendo da padrone pure nella Scherma! Nel Nuoto segnaliamo la doppietta fra 200 m. Farfalla e 200 Rana del francese Leon Marchand, giunto in questo torneo già a quota 3 Ori. Nei 1500 s.l. Donne (in cui ha toppato la nostra Quadarella), come da copione l'americana Katie Ledecky ha stravinto la sua gara, issandosi a quota 8 Ori Olimpici in carriera: davanti a lei non c'è più nessuna nuotatrice! E la leggenda potrebbe continuare nei prossimi giorni...

 

6^ GIORNATA

Quella conclusasi ieri sera è stata una giornata pirotecnica, che in certo qual modo fotografa alla perfezione il felice periodo storico che sta vivendo da circa un lustro lo sport italiano. Una di quelle giornate che ti fanno amare anche le discipline che al di fuori dei Giochi non seguiresti mai, ma che, magicamente, proprio in occasione delle Olimpiadi, attirano improvvisamente l'attenzione di molti appassionati. Una di quelle giornate tagliate su misura per tutti coloro che vivono per provare certe emozioni che probabilmente solo lo sport è in grado di dispensare. Ad inaugurare un giorno che certamente passerà alla storia è stato Giovanni De Gennaro (Brescia, 1992) nella Canoa, autore di una gara perfetta nello Slalom K1, una specialità non molto popolare e poco praticata in Italia, ma che in questo caso ci ha regalato un meraviglioso Oro (fra l'altro precedendo l'idolo di casa Titouan Castryck), su cui pochi avrebbero scommesso. Per l'Italia in questa disciplina si tratta del terzo Oro all time dopo quelli di P. Ferrazzi (vinto a Barcellona 1992) e D. Molmenti (Londra 2012). A distanza di pochi minuti è arrivato il quinto Oro di questa nostra spedizione, ed è stato conquistato nello Judo (cat. -78kg) dalla bresciana classe 1998 Alice Bellandi, che in Finale, contro una outsider israeliana, è stata semplicemente superlativa. Un successo strameritato che ci ripaga di alcune delusioni di troppo rimediate proprio in questa disciplina (basti pensare ad Odette Giuffrida) e che racconta fedelmente il nuovo corso dorato inaugurato recentemente dallo Judo italiano, ormai stabilmente fra le potenze dell'arte orientale. A completare il quadro idilliaco di giornata ci hanno pensato Lorenzo Musetti, Jasmine Paolini, Sara Errani e le squadre di Pallanuoto Uomini e Volley Donne. Ma andiamo per ordine. Il tennista 22enne di Carrara sta vivendo da qualche settimana a questa parte una trasformazione radicale e repentina tale da farci stropicciare gli occhi. Sino a poco tempo fa faticava anche con avversari modesti, oggi è in grado di giocarsela con chiunque. Adesso, facendosi beffe di ogni previsione, è arrivato addirittura in Semifinale del torneo a cinque cerchi, eliminando nel giro di poche ore due rivali quotatissimi, l'americano T. Fritz prima e... udite udite... il tedesco campione olimpico uscente A. Zverev (tramortito con un doppio 7-5) poi, per un' impresa destinata a rimanere negli annali della racchetta azzurra. Ed il sogno continua... Così come continua l'avventura del Doppio composto da Sara Errani e Jasmine Paolini (quest'ultima è chiamata a riscattare la figuraccia del Singolare), anche loro, andando in linea con le attese di esperti e tifosi, giunte in zona medaglie, accarezzando un'aspirazione che affonda le radici agli albori del secolo scorso e che sino a pochi anni fa era ai limiti dell'utopia. Per quanto concerne gli sport di squadra, dopo aver avuto ragione ai rigori dell'ostico Montenegro, stacca il pass per i Quarti di finale il Settebello di Pallanuoto, che capitalizza al meglio i precedenti successi ottenuti a scapito di USA e Croazia. Passaggio del turno garantito pure per la compagine di Pallavolo femminile, che ha schiantato 3-0 l'Olanda. Le note poco liete giungono dall'Atletica, con gli eroi di Tokyo 2020, i marciatori Antonella Palmisano e Massimo Stano incapaci di ripetersi ad alti livelli: la prima non è riuscita a completare la sua gara, il secondo non è andato oltre il 4° posto... Delusione pure per l'ex Dream Tram di Fioretto donne (A. Volpi, A. Errigo, M. Favaretto, F. Palumbo), “solo” Argento dietro agli USA.

  • Nella Ginnastica artistica la statunitense Simone Biles si è aggiudicata l'Oro nel Concorso individuale, entrando nella leggenda dei Giochi. Con questo Titolo (il secondo in questa kermesse), infatti, la formidabile ginnasta americana ha toccato quota 6 Ori in carriera, lasciandosi alle spalle, per quanto concerne la sua disciplina, la mitica Nadia Comaneci (5 Titoli tra Montreal '76 e Mosca '80), issandosi ad una sola lunghezza dalla superlativa Vera Caslavska (7 Ori in tre edizioni olimpiche negli Anni '60) ed a 3 dalla impareggiabile Larisa Latynina (9 Ori da Melbourne '56 a Tokyo '64). Sempre a proposito di leggende, nel Nuoto la statunitense Katie Ledecky fallisce (per ora) nella staffetta 4x200 sl. (vinta dall'Australia) l'appuntamento col 9° Oro olimpico che le permetterebbe di eguagliare, fra gli altri mostri sacri, un certo nuotatore divino come Mark Spitz. Ma probabilmente l'incontro con la storia è solo rimandato....

 

7^ GIORNATA

Quella di ieri è stata per noi una giornata decisamente in tono minore, che ha smosso poco il nostro medagliere. Tuttavia non sono mancate le soddisfazioni. Inizierei con l'impresa storica compiuta da Sara Errani e Jasmine Paolini, che dopo 100 anni, grazie al perentorio successo sulla coppia ceca Muchova-Noskova, riportano il Tennis italiano sul podio olimpico. Il loro exploit nel Doppio ha garantito alla nostra delegazione almeno un Argento, che testimonia la crescita vertiginosa avuta dal nostro movimento tennistico nell'ultimo triennio post Tokyo 2020 (2021). Nel Canottaggio è arrivato un prezioso Argento dal Doppio p.l., grazie a S. Oppo e G. Soares, arresisi soltanto al fortissimo equipaggio irlandese campione olimpico in carica. Il Canottaggio azzurro continua sempre a farsi valere, ma di certo i tempi in cui dettavamo legge sui bacini di tutto il Mondo appaiono ormai lontani ed irripetibili. Nella Pallanuoto femminile, dopo due k.o. consecutivi che rischiavano di porre fine precocemente alle nostre aspirazioni, le azzurre di Silipo, un po' a sorpresa, sono riuscite a riemergere sconfiggendo nettamente la Grecia, staccando il pass per i Quarti di finale. Le note stonate, invece, sono arrivate ancora dalla Scherma, coi campioni iridati in carica degli spadisti capaci di arrestare il proprio cammino al 1° turno, stoppati dalla modesta Rep. Ceca: eravamo arrivati a questi Giochi con grandi aspettative, forti dei 4 Ori ottenuti agli ultimi Campionati del Mondo di Milano 2023 (A. Volpi, T. Marini, Fioretto a squadre donne e appunto Spada a squadre uomini), ma stranamente tutti i possibili protagonisti hanno fallito miseramente proprio sul più bello... Nel Tennis si è chiusa in Semifinale la splendida avventura di Lorenzo Musetti, col sogno di una Finale che s'infrange dinnanzi allo scoglio insormontabile di Novak Djokovic (Serbia), che così andrà alla caccia del primo Oro olimpico contro lo spagnolo C. Alcaraz. Musetti potrà comunque consolarsi con un possibile Bronzo, che alla vigilia dei Giochi sarebbe stato assolutamente impronosticabile.

  • Intanto è iniziato il programma in pista di Atletica Leggera, da sempre la regina per antonomasia delle Olimpiadi. Nei 10.000 metri si è imposto il primatista del Mondo Joshua Cheptegei (Uganda), tornato ad altissimi livelli dopo un periodo di leggero appannamento. Tornando al Canottaggio ed al successo irlandese nel già citato Doppio p.l., per Fintan McCarthy e Paul O'Donovan si tratta del secondo Oro olimpico consecutivo, entrambi conquistati nella stessa specialità. Nel Due senza i fratelli croati Martin e Valent Sinkovic hanno conquistato addirittura il terzo Titolo, entrando nella leggenda del remo. Nel Nuoto, a proposito di leggende, potrebbe presto farvi parte il francese Leon (nomen omen) Marchand, che col successo di ieri nei 200 misti ha calato il poker di Ori individuali (le altre vittorie le aveva ottenute nei 400 misti, nei 200 farfalla e nei 200 rana), eguagliando nel suo sport il nuotatore M. Spitz (4 Titoli individuali nel '72), sfiorando il record assoluto di un certo “squalo” chiamato M. Phelps (che a Pechino arrivò a 5 Titoli individuali). Marchand è diventato, fra l'altro, il primo di sempre a centrare l'accoppiata – ritenuta da molti impossibile - fra Rana e Farfalla... Nei 50 s.l. si registra il successo dell'australiano Cameron McEvoy, gara in cui ha deluso fortemente il campionissimo statunitense Caeleb Dressel, che paga il lungo periodo di stop dovuto allo stress. Chiudiamo dando un'occhiata al Medagliere. Al momento in cui scriviamo comanda la Cina con 13 Ori, seguono Francia e Australia 11, USA e Gran Bretagna 9, Giappone 8, Corea del Sud 7, Italia 5.

 

8^ GIORNATA

Per la nostra delegazione è arrivato il sesto Oro di questa spedizione, e porta la firma della 28enne cagliaritana Marta Maggetti, che ha riportato in Sardegna un Titolo Olimpico che mancava da ben 60 anni (dal successo nel Pugilato di F. Atzori ai Giochi di Tokyo '64). È stato ottenuto nella Vela, Windsurf (l'ultimo trionfo in questa classe era targato Alessandra Sensini, Sydney 2000), al termine di una regata resa molto complicata dal forte vento. Ma è stato proprio il vento a fare la differenza, con la nostra portacolori abilissima a sfruttarne a proprio favore forza e orientamento, seguendo una rotta diversa dalle rivali, riuscendo in tal modo a sopravanzarle, recuperando il leggero gap che aveva accumulato nella prima parte di gara. Alla fine trionferà con pochi secondi di margine sull'israeliana Sharon Kantor. Un'altra bellissima, incredibile nonché storica medaglia è arrivata dal Tennis, con Lorenzo Musetti capace di vincere un Bronzo che nel Singolare mancava da 100 anni esatti (ma questo lungo digiuno è dovuto anche alla lunghisima assenza del Tennis dal programma olimpico). Il carrarese ha superato in tre set (6-4, 1-6, 6-3) l'ostico canadese F. Aliassime (n.18 del ranking ATP), coronando un sogno che alla vigilia di questi Giochi non pareva possibile contemplare. Così l'assenza di Sinner non si è fatta sentire più di tanto... Ottime notizie giungono anche dal Volley maschile, con i ragazzi di F. De Giorgi capaci di surclassare 3-1 (25-15, 25-18, 24-26, 25-20) la fortissima Polonia Campione d'Europa, in una sorta di Finale anticipata. In virtù di questo successo gli azzurri approdano ai Quarti di finale da primi nel Girone, evitando prematuri incroci pericolosi. Le note stonate però non sono mancate nemmeno ieri. Citiamone una sola al volo, giusto per non dilungarci troppo. La più rilevante fregatura riguarda Leo Fabbri. Il pesista azzurro era arrivato a Parigi tra i favoriti per l'Oro, ma si è dovuto accontentare di un misero 5° posto che non rende giustizia alle sue potenzialità. Chissà perché i nostri campioni di Atletica, perlomeno la stragrande maggioranza, in occasione degli appuntamenti di gala non riescono quasi mai ad esprimersi ad alti livelli... A proposito di prestazioni deludenti, ho sentito alcuni atleti nostrani rilasciare dichiarazioni, che io trovo allucinanti, del tipo: “Ho sottovalutato la gara”, “Ero troppo nervoso”, “Non ero concentrato”... Ma io mi chiedo, ci troviamo alle prese con atleti professionisti o con dilettanti allo sbaraglio? Essi avranno dietro di loro chi li segue, chi li consiglia, o vengono lasciati al loro destino? Mah...

  • Quella di ieri è stata una giornata che lascerà il segno nella storia dei Giochi, con tanti atleti sugli scudi della leggenda. Per non fare torto a nessuno (e per non far confusione) iniziamo in ordine alfabetico relativo alle discipline.

    A come Atletica. Nei 100 metri donne Julien Alfred si è imposta in 10''72 sull'americana Sha'Carri Richardson, regalando alla sua Nazione, Santa Lucia (uno Stato insulare dell'America centrale, tra il Mar dei Caraibi orientale e l'Oceano Atlantico, ovvero nelle Piccole Antille; a lungo protettorato del Regno Unito, ottenne da questo l'indipendenza il 22 febbraio 1979), la prima medaglia olimpica all time. Scusate se è poco.

    Nel Getto del peso, il fenomeno statunitense Ryan Crouser ha conquistato il terzo Oro olimpico consecutivo, un'impresa che in questa specialità prima d'ora non era mai riuscita a nessuno. Nel Salto Triplo donne Thea Lafond ha svettato su tutte, conquistando la prima medaglia di sempre per la Dominica (un minuscolo Stato insulare del Mar dei Caraibi), a conferma di come l'Atletica, a differenza di altri, sia uno sport globale, in cui si confronta il Mondo intero: ecco perché è difficilissimo competere e vincere....

    C come Ciclismo. Il belga Remco Evenepoel, dopo aver vinto la prova a cronometro, è riuscito a ripetersi nella prova in linea, centrando una doppietta unica e forse irripetibile da qui ad altri 50 anni. Nessuno vi era riuscito nell'arco di un'intera carriera, lui ha concesso il bis addirittura nella stessa Olimpiade...

    E come Equitazione. Nel Dressage a squadre l'immarcescibile tedesca Isabell Werth (55 anni e non sentirli...) ha conquistato, pensate, la medaglia d'Oro numero 8 in carriera (di cui 7 a squadre), salendo sul gradino più alto del podio per la 7^ Olimpiade (iniziò a mietere vittorie a Barcellona '92, “saltando” l'appuntamento col Titolo solamente ad Atene 2004 e Londra 2012), un primato sensazionale che non ha eguali nella storia a cinque cerchi.

    G come Ginnastica. Nel Volteggio donne la formidabile e rediviva Simone Biles (a Tokyo 2020 le erano ceduti i nervi...) ha conquistato il terzo Oro in questi Giochi, il settimo nel suo ricchissimo palmares, continuando a scalare la graduatoria dei miti della Ginnastica, avvicinandosi ulteriormente alla primatista sovietica L. Latynina (9).

    N come Nuoto. L'americana Katie Ledecky ha conquistato per la quarta volta consecutiva gli 800 sl., diventando la prima donna a calare il poker nella stessa specialità individuale, impresa riuscita fra gli uomini soltanto al discobolo Al Oerter, al lunghista Carl Lewis ed al nuotatore Michael Phelps nei 200 misti. Con questo Titolo, fra l'altro, la Ledecky è giunta a quota 9 Ori olimpici, diventando, assieme alla ginnasta Latynina, la plurititolata di sempre al femminile. Nella 4x100 misti mista, pur presente soltanto in batteria, anche Caeleb Dressel (USA) si è aggiudicato il 9° Oro in carriera, eguagliando al 2° posto fra i plurititolati di tutti i tempi, oltre alla già citata Latynina, ed ovviamente alla stessa Ledecky, assi del calibro di Paavo Nurmi (Finlandia, Atletica), Mark Spitz (USA, Nuoto) e Carl Lewis (USA, Atletica): davanti a loro ormai c'è solo Phelps, irraggiungibile alla proibitiva quota 23.

    T come Tiro al volo. Vincent Hancock (rimaniamo sempre negli Stati Uniti) ha vinto nello Skeet il quarto Oro in altrettante edizioni olimpiche, eguagliando i 4 fuoriclasse poco prima citati (Oerter, Lewis, Phelps, Ledecky), gli unici, sinora, ad aver conquistato l'Oro in una stessa specialità individuale per ben 4 volte. Spero di non essermi perduto nulla per strada...

    Intanto si è concluso il programma del Canottaggio, ed ha visto prevalere nel relativo medagliere la nuova potenza dl remo, l'Olanda con 4 Ori, davanti a Gran Bretagna 3, Romania 2. Si è chiuso il sipario anche sullo Judo, ed ha visto primeggiare come di consueto il Giappone con 3 Ori, poi Francia ed Azerbaijan 2.

 

9^ GIORNATA

Per la nostra delegazione è arrivata la 7^ medaglia d'Oro di questa spedizione, ed è giunta dal Tennis, la prima di sempre in questo sport (sì, avete letto bene!), ed è stata ottenuta nel Doppio donne grazie alla coppia dei sogni composta da Sara Errani (Bologna, 37 anni) e Jasmine Paolini (Castelnuovo di Garfagnana, 28 anni). Diciamolo pure, un po' tutti noi, zitti zitti, confidavamo nella medaglia più preziosa, sapevamo di essere i favoriti per il successo finale, ma si sa, un conto è aspettarsi di vincere, un altro conto ben distinto è riuscirci. Da un lato ci credevamo, ma dall'altro lato temevamo che sarebbe stato un po' troppo attendersi addirittura il Titolo olimpico in uno sport in cui non avevamo mai avuto una grande tradizione, faticando persino a superare i primi turni. Invece la splendida e favolosa coppia azzurra ha sovvertito il passato ed ha trasformato in realtà un bellissimo sogno, facendo entrare la racchetta in una nuova dimensione, regalandoci una delle medaglie più attese, e per questo fra le più apprezzate, di tutta la storia italiana. Per la cronaca in Finale le nostre “spice girls” hanno superato le russe senza bandiera (in rappresentanza degli Atleti Individuali Neutrali) Andreeva-Snaider 2-6, 6-1, [10-7] al termine di un match molto combattuto, risolto soltanto nelle ultime battute, per un confronto vietato ai deboli di cuore, ma consigliato a chi ha a... cuore le sorti del nostro sport, a chi vive di certe emozioni, di certe soddisfazioni, di certe vittorie... Le buone notizie in questa giornata hanno riguardato anche il Nuoto, con uno strepitoso Gregorio Paltrineri che nei “suoi” 1500 sl. si è arreso soltanto al campione in carica R. Finke (USA), che con il nuovo record del Mondo fissato in 14'30"67 ha “costretto “ il nostro atleta ad accontentarsi di un Argento molto pesante. Per Greg si tratta del quinto alloro olimpico, uno in più, a livello individuale, di Grant Hackett (che però ha un Oro in più), con cui l'azzurro condivide la palma di miglior mezzofondista di ogni epoca. Argento, ma di ben altro “sapore”, anche per il team di Fioretto maschile (A. Foconi, F. Macchi, G. Bianchi, T. Marini), da cui ci aspettavamo qualcosa in più. Un 2° posto che chiude un torneo di Scherma tutto sommato deludente, ben al di sotto delle nostre aspettative, che sinceramente erano davvero tante...(il medagliere ha visto prevalere a sorpresa il Giappone, che ha preceduto tutte le vecchie scuole della lama). Intanto nel Volley donne si registra la splendida vittoria sulle campioni d'Europa della Turchia, asfaltate con un impietoso ed eloquente 3-0 (parziali vinti a 14, 16 e 21) che lascia ben sperare per l'immediato futuro. L'unica vera amarezza del giorno, sebbene fosse nell'aria, è giunta dall'Atletica, esattamente dai 100 metri, che hanno visto l'attesissimo campione in carica Marcell Jacobs non andare oltre il 5° posto – nonostante un buon 9''85 - in quella che è stata la Finale più veloce della storia, vinta in 9''79 dal favorito statunitense Noah Lyles (per 5 millesimi sul giamaicano K. Thompson), che promette faville anche nella doppia distanza e in staffetta.

  • La notizia sensazionale del giorno arriva dal Nuoto, esattamente dalla staffetta 4x100 misti, con gli USA che per la prima volta nella storia (proprio così) non sono riusciti a conquistare l'Oro in questa gara, arrendendosi a stento alla squadra cinese composta dai fortissimi Xu Jiayu (dorsista), Qin Haiyang (ranista), Sun Jiajun (farfallista, il meno forte dei quattro assi orientali) e Pan Zhanle (stileliberista neo Campione olimpico dei 100). Gran rammarico per Caeleb Dressel, che ha solo sfiorato il possibile 10° Oro olimpico che lo avrebbe issato al 2° posto in solitario nella classifica dei pluridecorati a cinque cerchi di ogni epoca. In Atletica, Salto in alto, fra le donne si registra, come da copione, il trionfo della simpaticissima Jaroslava Mahučich (fresca primatista mondiale), simbolo dell'Ucraina che cerca riscatto nello sport. Intanto si è chiuso il programma di Tiro con l'Arco, con la Corea del Sud che ancora una volta ha manifestato tutta la propria stratosferica superiorità, vincendo tutti gli Ori disponibili. Infine segnaliamo il trionfo di super Novak Djokovic (Serbia) nel Singolare di Tennis (doppio 7-6 a C. Alcaraz, Spagna), vincendo così il primo Oro olimpico in carriera, colmando a 37 anni l'unico neo di un palmares sontuoso ed inimitabile, diventando il secondo, dopo l'americano Andre Agassi, ad aver vinto sia i tornei del Grande Slam, sia le ATP Finals, sia l'Oro Olimpico individuale, un'impresa non riuscita nemmeno ai due mostri sacri della sua epoca Rafa Nadal e Roger Federer.

 

10^ GIORNATA

Ci sono medaglie inattese, ci sono medaglie non messe in preventivo, ci sono medaglie che non ti sogneresti nemmeno di vincere. E poi ci sono medaglie che non viaggerebbero neanche sui binari più remoti ed abbandonati dei nostri desideri. Sono medaglie nascoste fra i meandri più oscuri della nostra fantasia, di cui non sai nemmeno l'esistenza. In pratica non sono mai state concepite dalla nostra mente, di fatto non esistono. Una di queste l'ha conquistata ieri pomeriggio nella Ginnastica Artistica donne, esattamente nella Trave, Alice D'Amato (Genova, 21 anni). Incredibile, stupefacente, superlativa! Da quando esistono i Giochi in ambito femminile non avevamo mai vinto un Oro in questa disciplina, generalmente ostica per noi, ed a dire il vero non c'eravamo quasi mai andati nemmeno vicino. La nostra portacolori ha finalmente infranto il tabù, e lo ha fatto violando ogni previsione. Doveva essere la gara dell'8° Oro olimpico della divina Simone Biles, ma l'americana si è fermata al 5° posto ed alla comunque ragguardevole quota 7 Titoli (che potrà pur sempre ampliare a Los Angeles 2028, a casa sua). Così per la nostra “Alice delle meraviglie” è arrivata l'apoteosi totale. Nella disciplina più elegante, più difficile, più spietata, in cui non vi sono margini di errore, in cui se sbagli un esercizio non puoi più rifarti. In cui non c'è possibilità di appello. Ed Alice non ha sbagliato. È stata perfetta, unica, magnifica, inimitabile. Non è un sogno, è tutto vero: Oro! Oro! Oro! Tripudio assoluto! Magia totale! Nella stessa gara Manila Esposito ha conquistato il Bronzo, giusto per completare l'opera trionfale dell'Italia. Un'Italia che, non dimentichiamolo, a squadre aveva già vinto un eccellente Argento, a conferma di come questo Titolo Olimpico non sia arrivato per caso, ma che anzi è l'idoneo riconoscimento ad un movimento in netta ascesa, in grado di competere con i giganti storici della Ginnastica.

Ad impinguare il nostro bottino di Ori, che adesso tocca quota 9, ieri vi hanno pensato, nel Tiro al Volo, Skeet misto a squadre, i Campioni olimpici di Rio de Janeiro 2016, Diana Bacosi (Città della Pieve, 1983) e Gabriele Rossetti (Firenze, 1995), che in Finale, contro la fortissima coppia statunitense composta da Austen Smith e dal “cecchino di Dio” Vincent Hancock (fresco vincitore, nell'Individuale, del quarto Oro olimpico in altrettante Olimpiadi) i nostri azzurri hanno rasentato la perfezione. Al termine di una gara di livello galattico, Diana e Gabriele hanno prevalso per appena un punto, 45-44, sbagliando quasi nulla. D'altronde era l'unico modo per battere i superlativi rivali americani. Era l'unico modo per toccare il cielo con un dito...

A completare la giornata dorata italiana vi hanno pensato i nostri pallavolisti, autori, ai Quarti di finale contro il Giappone, di una rimonta epica, per un 3-2 conclusivo che, per come è maturato, ha del miracoloso. I nostri ragazzi, infatti, avevano perso i primi due set (a 20 e 23), dando l'impressione di capitolare. Poi nel terzo set, dopo aver annullato ai nipponici ben 3 palle match di seguito che rischiavano di spedirci all'inferno, i Campioni iridati in carica sono letteralmente risorti, iniziando una straordinaria risalita dagli abissi che li avrebbe portati a vincere tre set consecutivi, 27-25, 26-24 e 17-15, recuperando una partita sostanzialmente già persa, tornando inaspettatamente nel paradiso delle proprie speranze. Volando in Semifinale... Pericolo scampato, ma che paura! E adesso sotto con la Francia...Per proseguire la marcia verso i meritati lidi sibaritici...

Infine segnaliamo l'ottimo 4° posto di Nadia Battocletti nei 5.000 donne, un piazzamento che sa tanto di medaglia... e per qualche ora, dopo una squalifica di chi l'aveva preceduta, la medaglia c'era persino stata; poi corsi e ricorsi, Nadia sarebbe tornata al quarto posto...

  • Tornando al Tiro, il programma si è concluso proprio ieri, ed ha visto la solita Cina aggiudicarsi il medagliere con 5 Ori. A seguire troviamo Corea Sud 3 e USA 1, che ci hanno preceduto per una medaglia d'Argento in più. In Atletica, nel Salto con l'Asta, come da copione l'extraterrestre svedese A. Duplantis si è confermato Campione Olimpico, migliorando ulteriormente il record del Mondo, ora fissato a 625 cm. Con questo bis, fra l'altro, Duplantis diventa il secondo astista dopo l'americano Bon Richards (Oro nel 1952 e nel 1956) a bissare un Oro a cinque cerchi in questa specialità.

 

11^ GIORNATA

L'11^ Giornata di questa rassegna olimpica è stata un po' moscia per i nostri colori, anche perché latitavano le gare in cui schieravamo atleti da medaglia. L'unica eccezione è stata rappresentata dal Salto in lungo (che ha visto confermarsi l'Oro di Tokyo, Miltiadis Tentoglou, Grecia), col diciannovenne Mattia Furlani che è riuscito a vincere un meraviglioso Bronzo (con la misura di 8,34), prenotandosi un avvenire coi fiocchi. Una bella soddisfazione è arrivata anche dal Volley donne, con Paola Egonu & compagnia capaci di surclassare le forti serbe (3-0), centrando così le Semifinali per la prima volta nella storia. Va male invece al Setterosa di Pallanuoto, che dopo l'11-8 subito dall'Olanda lascia di già la kermesse, chiudendo ai Quarti di finale un torneo iniziato male (col k.o. imprevisto con la Francia) e finito peggio, rimediando 3 sconfitte (contro Francia, appunto, USA e Spagna) ed una sola vittoria (contro la Grecia). Oggi proverà a rifarsi il Settebello, impegnato contro l'Ungheria.

  • Nei 1500 m. di Atletica Leggera (in cui l'azzurro Pietro Arese è arrivato 8°, non male...) ha vinto a sorpresa lo statunitense Cole Hocker, mentre il norvegese Jakob Ingebrigtsen, campione uscente che tutti davamo per favorito, non è riuscito nemmeno a salire sul podio. Nella Lotta Greco-Romana (categoria 130 kg) ha del pazzesco quello che è riuscito a fare il cubano Mijaín López, che a quasi 42 anni è diventato l'unico atleta della storia ad aver vinto per ben 5 (ripeto: cinque) volte un Oro Olimpico nella stessa disciplina individuale. Il primo Titolo era arrivato a Pechino 2008 nella categoria 120 kg. Poi si era ripetuto a Londra 2012, quindi aveva proseguito a Rio 2016 (passando però ai 130 kg) ed a Tokyo 2020. Ieri è arrivata la quinta stella d'appuntare sul petto. Ed un posto nella mitologia. Intanto si è concluso il programma di Equitazione, con la Germania che anche stavolta ha recitato la parte del leone, vincendo 4 Ori (2 per la Gran Bretagna) dei 6 disponibili. Chiudiamo per oggi dando uno sguardo al Medagliere, che inizia a prendere quella che sarà la “forma” definitiva. Comandano gli USA con 24 Ori, poi troviamo Cina 22, Australia 14, Francia 13, Gran Bret. 12, Sud Corea e Giappone 11 Italia e Olanda 9.

 

12^ GIORNATA

La 12^ giornata dei Giochi ci ha riservato tante amarezze, alcune delle quali davvero difficili da digerire. La più eclatante è arrivata dalla Pallavolo Uomini, che per l'ennesima volta ha visto spegnersi l'illusione di aggiudicarsi quella famigerata medaglia d'Oro mai ottenuta da quando il Volley è stato ammesso alle Olimpiadi, ovvero dal 1964. Stavolta il sogno del primo Titolo Olimpico si è infranto bruscamente in Semifinale dinnanzi allo scoglio francese, perdendo malamente 3-0 un match a senso unico che ha messo a nudo tutti i nostri limiti, molti dei quali, ad onor del vero, palesatisi già ai Quarti di finale contro il Giappone, in cui è vero che siamo stati autori di una grande rimonta, ma è altrettanto vero che un grande team non ha bisogno di esibirsi in grandi ribaltoni, per il semplice motivo che di solito non va sotto 2 set a 0 contro il Giappone, non certo una corazzata, con tutto il rispetto per la compagine nipponica... E pensare che le iniziali vittorie nel girone contro Brasile e Polonia ci avevano persuaso che potesse essere la volta buona per rompere un vero e proprio incantesimo che si trascina ormai da sessant'anni. Evidentemente è destino che la Pallavolo debba riservarci sempre cocenti delusioni. Un po' come accade, da 20 anni a questa parte, con tutti gli sport di squadra, su cui stenderei un velo pietoso. L'ultimo Titolo Olimpico risale ad Atene 2004, col trionfo del Setterosa sulle padrone di casa. Poi il nulla. In questi Giochi non ci siamo qualificati nel Calcio e nel Basket. Siamo già fuori, appunto nel Volley Uomini, su cui erano riposte tantissime speranze. Che peccato... Ed a completare il quadro desolante ci ha pensato pure il Settebello di Pallanuoto, fuori ai Quarti, seppur ai rigori, ad opera dell'Ungheria. Ci rimane la Pallavolo donne, oggi impegnata contro la Turchia, ma non sono molto fiducioso perché ogni qual volta che ai Giochi partiamo con ottime credenziali ci ritroviamo puntualmente con un pugno di mosche, fallendo miseramente gli appuntamenti che contano. Come accadde a Tokyo... Sta alle ragazze di Julio Velasco smentire i cattivi pensieri... Altre delusioni sono giunte dal Taekwondo, col campione uscente Vito Dell'Aquila appiedato da un infortunio; dai 110 hs di Atletica, con uno dei favoriti, Lorenzo Simonelli nemmeno capace di arrivare in Finale, alla pari di Filippo Tortu nei 200 m, anche se il velocista delle Fiamme Gialle non aveva ambizioni da podio... E' andata male anche nella Marcia a squadre... Così ci sembra di rivedere gli spettri del passato, antecedenti al boom di Tokyo 2020, quando l'Atletica italiana sembrava precipitata negli abissi... Ci rifaremo prima della conclusione dei Giochi? Sinceramente non ci credo... L'unica medaglia di giornata è arrivata dal Ciclismo su pista, coi campioni olimpici in carica dell'Inseguimento a squadre (F. Lamon, S. Consonni, J. Milan e F. Ganna) che si sono confermati sul podio, conquistando un importante Bronzo. Intanto cresce l'attesa per la coppia Ruggero Tita e Caterina Banti, che nella Vela (Nacra 17), essendo saldamente in testa alla vigilia della medal race, hanno la possibilità di bissare il Titolo di 3 anni fa... Incrociamo le dita...

  • Nell'Atletica Leggera, Quincy Hall (USA) si è imposto nei 400 m. con il tempone di 43''40, diventando il sesto quattrocentista più veloce di tutti i tempi. Nel Lancio del Disco è arrivato il primo Oro di sempre per la Giamaica, con Rojé Stona. Nell'Asta donne segnaliamo il successo dell'avvenente australiana Nina Kennedy, nota per il suo fisico da top model.

 

13^ GIORNATA

Erano i super favoriti e non hanno tradito. Da ieri, Ruggero Tita (Rovereto, 1992) e Caterina Banti (Roma, 1987) sono ufficialmente la coppia uomo-donna più “bella” di tutti i tempi. Almeno per quanto concerne lo sport italiano. Il loro dominio nella Vela, Nacra17, da diversi anni a questa parte è diventato totale, e in queste Olimpiadi hanno dimostrato ancora una volta di essere di gran lunga i più forti. Avevano già conquistato uno splendido Oro a Tokyo 2020. Riconfermarsi è sempre difficilissimo, ai limiti del proibitivo. E loro vi sono riusciti in surplace. Semplicemente divini! Dopo i fratelli Abbagnale del Canottaggio la possiamo considerare la coppia più vincente nella storia dello sport italiano. Nella giornata di ieri sono arrivate anche il Bronzo di Ginevra Taddeucci nella 10 km di Nuoto in acque libere e l'Argento del duo G. Casadei e C. Tacchini nel C2-500 di Canoa. Ma soprattutto è d'obbligo citare la prima Finale all time agguantata dal Volley femminile, con Egonu e compagne capaci di surclassare per la seconda volta nel giro di pochissimi giorni la Turchia, 3-0 (25-22, 25-19, 25-22), garantendo alla nostra Pallavolo in “rosa” il primo alloro olimpico della storia. In Finale Julio Velasco cercherà di saldare i conti col suo passato: vi ricordate la disdetta degli uomini ad Atlanta '96? In Atletica si segnala il confortante 4° posto di Larissa Iapichino (6,87 m.) nel Salto in lungo, per un'atleta che dimostra di avere un grande avvenire davanti a sé (salvo imprevisti).

  • Diamo come sempre uno sguardo al di fuori di casa Italia, iniziando dall'Atletica. Nei 110 hs, dopo tre Titoli Mondiali, è arrivato il primo Oro Olimpico per lo statunitense Grant Holloway (tempo di 12''99). Negli attesissimi 200 metri ha deluso, causa Covid, l'americano Noah Lyles, “solo” 3°, col successo che è andato al rappresentante del Botswana, Letsile Tebogo (19''46). Nel Lancio del Giavellotto si è registrato lo storico successo del pakistano Arshad Nadeem, il primo atleta del suo Paese a vincere una medaglia d'Oro olimpica in una gara individuale. Nella Canoa segnaliamo il 6° Oro Olimpico in carriera della neozelandese Lisa Carrington, grazie al successo ottenuto nel K4-500.

 

14^ GIORNATA

Quella di ieri è stata fra le giornate più luminose di queste Olimpiadi. Innanzitutto il merito è stato della splendida coppia Chiara Consonni (sorella dell'olimpionico Simone, nativa di Ponte San Pietro nel 1999) & Vittoria Guazzini (Pontedera, 2000), che nel Ciclismo su pista (Americana) ci ha regalato un'inattesa medaglia d'Oro, l'11^ di questa nostra felice rassegna parigina (era da Sydney 2000 che non sfondavamo il muro dei 10 Ori). Un trionfo che dimostra come l'Italia, dopo decenni di oblio, sia finalmente tornata stabilmente fra le big dei velodromi, in grado di sgomitare con giganti del calibro di Gran Bretagna, Olanda, Australia e Francia. In questa Finale, per la precisione, le nostre ragazze hanno preceduto le britanniche Elinor Barker e Neah Evans di 6 punti. Ma la giornata n.14 è stata impreziosita ulteriormente da un ulteriore gruzzolo di medaglie. Citiamo in primis l'incantevole e storico Argento di Nadia Battocletti nei 10.000 m. femminili, una gara da decenni appannaggio del continente africano, ma in cui l'altoatesina è riuscita a farsi valere, volando oltre ogni rosea aspettativa, sfiorando persino un miracoloso 1° posto (andato alla keniana Beatrice Chebet, già Oro nei 5.000) che avrebbe proiettato la nostra atleta nella mitologia dello sport continentale. A ben pensarci l'Argento conquistato dalla Battocletti ha un peso specifico eccezionale, e vale persino più di una medaglia d'Oro... Nel Sollevamento pesi si è confermato sul podio Olimpico Nino Pizzolato (cat. 89 kg), Bronzo come a Tokyo 2020. Stessa medaglia anche per Sofia Raffaeli nella Ginnastica Ritmica (primo alloro all time nel Concorso ind.), per Simone Alessio nel Taekwondo (80 kg) e per Andy Diaz nel Salto Triplo di Atletica. Segnaliamo infine il 4° posto della staffetta 4x100 (che era chiamata a difendere il Titolo Olimpico di 3 anni fa) ed il medesimo piazzamento del Volley maschile, sconfitto 3-0 dagli USA.

  • In Atletica Leggera evidenziamo il Titolo dello statunitense Rai Benjamin (sconfitto il favorito Karsten Warholm) nei 400 hs ed il successo del Canada (davanti al Sudafrica ed alla GBR) nella staffetta veloce maschile, in cui hanno clamorosamente toppato gli USA (Oro nella gara omologa donne). Il torneo di Calcio è andato alla Spagna (2^ Francia, 3° Marocco). Chiudiamo dando uno sguardo al Medagliere. Al momento in cui scriviamo USA e Cina stanno dando luogo ad un incredibile testa a testa, primi ex aequo a quota 33 Ori, anche se al momento gli americani prevarrebbero per un bel po' di Argenti in più. Poi segue saldamente al 3° posto l'Australia con 18 Titoli. A seguire troviamo Giappone 16, Gran Bretagna e Francia 14, Corea del Sud e Olanda 13, Germania 12, Italia 11.

 

15^GIORNATA

Ieri a tenere banco, purtroppo, facendo passare in secondo piano tutto il resto, è stata la disavventura capitata all'olimpionico G. Tamberi, che, pur essendo presente alla Finale di Salto in alto, in realtà non ha potuto difendere seriamente il Titolo di Tokyo a causa di gravi problemi di salute che ne hanno fortemente condizionato la prestazione. Una iella che lo aveva già bersagliato alla vigilia dei Giochi di Rio 2016, impedendogli di competere in una gara in cui era il grande favorito. Un campione del genere, portabandiera di queste Olimpiadi, non merita di chiudere in questo modo la sua carriera. Speriamo che possa avere la possibilità di rifarsi, magari sin dai prossimi Mondiali...

Nel frattempo l'Italia ha provato a tirarsi su con altre 3 medaglie. Elia Viviani e Simone Consonni hanno vinto un bellissimo Argento nel Ciclismo su pista (Americana), arrivando dietro il Portogallo; la squadra di Ginnastica Ritmica (A. Maurelli, M. Centofanti, A. Duranti, D. Mogurean, L. Paris) ha conquistato il Bronzo nel Concorso femminile (piazzandosi dietro Cina ed Israele) e la stessa medaglia l'ha portata a casa, un po' a sorpresa, Giorgio Malan nel Pentathlon moderno, per degli allori che al momento ci permettono di toccare quota 40 medaglie, lo stesso bottino record di Tokyo 2020.

  • In Atletica, negli 800 metri si è imposto il keniano Emmanuel Wanyonyi, mentre nei 1500 m. femminili la connazionale Faith Kipyegon è diventata la prima donna di sempre a trionfare nella stessa gara di corsa in 3 Olimpiadi differenti, per un'impresa, fra gli uomini della pista, riuscita in passato soltanto ad un certo Usain Bolt (sia nei 100, sia nei 200 metri). Nei 5000 metri il norvegese J. Ingebrigtsen si è rifatto della scoppola subita nei 1500, conquistando l'Oro davanti al keniota Ronald Kwemoi, confermandosi uno dei più grandi mezzofondisti bianchi d'ogni epoca. Nel Salto in alto si è imposto il neozelandese Hamish Kerr con la misura di 2,36 m. (che, ahimè, sarebbe stata alla portata di Tamberi...). Le due staffette 4x400 hanno visto il successo dei soliti Stati Uniti, che si confermano più che mai i dominatori della velocità.

    La formidabile canoista neozelandese Lisa Carrington (35 anni), grazie ai trionfi nel k2-500 e nel k1-500, è nel frattempo giunta addirittura a ben 8 Ori Olimpici in carriera, eguagliando il record, nella Canoa, della tedesca Birgit Fischer, garantendosi un posto nella leggenda di questa disciplina e dei Giochi.

    Per quanto concerne gli sport di squadra, gli USA, manco a dirlo, hanno trionfato ancora una volta nel Basket (superando 98-87 la Francia in un match spettacolare e di altissimo livello), mentre la Spagna si è imposta per la prima volta nella storia nella Pallanuoto donne (precedendo Australia ed Olanda). Nel Volley maschile si è confermata sul tetto dell'Olimpo la Francia, guidata dall'italiano Andrea Giani (2° posto Polonia, 3° posto USA).

    Vi dovevamo i medaglieri conclusivi di Vela e Nuoto. Nel primo caso si è imposta l'Olanda con 2 Ori e 4 medaglie totali, seguita da Austria e Italia (stessi Ori ma meno allori complessivi). Nel secondo caso si sono imposti, manco a dirlo, gli USA con 8 Ori, davanti all'Australia (7) ed alla Francia (4). E' calato il sipario pure su altre discipline. Iniziamo dalla Canoa, che ha visto la Nuova Zelanda precedere con 4 Ori Australia (3) e Germania (2). Nella Boxe trionfa l'Uzbekistan con 5 Ori, davanti alla Cina con 3. Nella Ginnastica troviamo appaiate a quota 3 Titoli, Cina, USA e Giappone. Nel Taekwondo ha conquistato la leadership la Corea del Sud con 2 Titoli. Nei Tuffi la Cina si è presa tutto quello che si poteva prendere, 8 Ori su 8 gare, lasciando alle altre Nazioni gli avanzi.

    Intanto a poche ore dal termine si fa più appassionante che mai la corsa al vertice del Medagliere, con la Cina che ha sopravanzato gli USA 39-38, per un finale che si annuncia all'ultimo colpo. Australia e Giappone, invece, si contenderanno il terzo gradino del podio (al momento hanno vinto entrambi 18 Ori), anche se la Francia è molto minacciosa con i suoi 16 Ori. E l'Italia? Noi siamo ancorati saldamente al 10° posto, ad un Oro di distacco dalla Germania e con 2 di margine sul Canada e sulla Nuova Zelanda.

 

16^ GIORNATA

 

Parigi 2024 per i colori azzurri s'è chiusa col botto, con lo splendido Oro della Pallavolo donne. Le ragazze di Julio Velasco (c.t. che s'è rifatto con gli interessi della disdetta rimediata coi maschietti ad Atlanta '96, saldando un conto lungo 28 anni) sono state autrici di un torneo magistrale, a tratti superlativo, in cui hanno raso al suolo la concorrenza. Hanno vinto agevolmente tutti gli incontri, palesando una superiorità debordante raramente riscontrata nella storia dei Giochi, lasciando per strada a mala pena un set (nel match d'esordio contro le dominicane). Hanno surclassato avversarie del calibro di Turchia, Serbia, e persino i fortissimi USA in Finale hanno dovuto subire i “maltrattamenti” delle nostre ragazze da sogno, uscendone ridimensionati. Paola Egonu è stata la trascinatrice, ma un plauso scrosciante tutt'altro che di circostanza va rivolto a tutta la comitiva, davvero impeccabile, magnifica, insuperabile, divina. Così è arrivato il primo Titolo Olimpico di sempre in una disciplina che, specie al femminile, non era mai stata prodiga di soddisfazioni. Un tabù che cade, un incantesimo che si spezza. Una gioia immensa che illumina come non mai la storia italiana del Volley. Un successo che ci induce ad urlare a squarcia gola, con smisurato entusiasmo e debordante orgoglio: viva l'Italia!!! Ieri, oggi, domani. Sempre...

 

TABELLINO: ITALIA - STATI UNITI 3-0 (25-18, 25-20, 25-17) 

Italia: Sylla 10, Danesi 6, Egonu 22, Bosetti 9, Fahr 7, Orro 3, De Gennaro (L). Cambi, Antropova 6, Giovannini. N.e: Lubian, Omoruyi. All. Velasco
Stati Uniti: Plummer 2, Washington 4, Poulter 2, Skinner 7, Ogbogu 4, Drews 6, Wong-Orantes (L). Cook, Thompson 8, Carlini, Larson 5. N.e: Rettke. All. Kiraly
Arbitri: Collados (FRA) e Maroszek (POL). 

 

  • Nella Pallanuoto Uomini si è imposta la Serbia, 2^ Croazia, 3^ piazza per gli USA. Il Medagliere di Atletica ha visto svettare gli USA con 14 Ori, davanti allo staccatissimo Kenya con 4 ed al Canada con 3. Nel Ciclismo si è imposta la Francia con 3 Titoli, davanti ad Olanda e Australia (stessi Ori ma meno Argenti). Nel Sollevamento pesi ha sbriciolato la concorrenza la Cina con 5 Ori. La contesa del Medagliere assoluto per la prima volta si è risolta, non per il numero di Ori, ma per il totale degli Argenti, ed ha visto imporsi i soliti USA, 40 Titoli come la Cina, ma con 44 Argenti contro i 27 degli orientali. 3° posto per il Giappone, che si sta avvalendo ancora dell'onda lunga di Tokyo 2020. Si conferma in auge l'Australia con 18 Ori. Per i padroni di casa della Francia sono arrivati 16 Titoli. Strepitosa Olimpiade per l'Olanda, 15 Ori (un record per i Paesi Bassi). A ruota troviamo Gran Bretagna 14, Sud Corea 13 (eguagliato il primato di Pechino 2008 e Londra 2012), Italia 12, Germania 12, Nuova Zelanda 10 (record per la Nazione degli All Blacks), Canada 9, il sorprendente Uzbekistan 8 e l'Ungheria con 6.

 

 

 

  • Il bilancio

Per l'Italia, com'era nelle previsioni (anche del sottoscritto, che aveva ipotizzato 12 Ori e 39 medaglie totali: non ci sono andato poi così lontano...), è stata un'Olimpiade coi fiocchi, fra le migliori di sempre. 12 Ori, 13 Argenti e 15 Bronzi, 40 medaglie complessive e 9° posto nella graduatoria per Nazioni, precedendo dopo 64 anni una super potenza come la Germania. Anche stavolta ci siamo confermati fra le big dello sport planetario, dimostrando la grandissima versatilità che da tempo ci contraddistingue nel palcoscenico internazionale, mostrandoci competitivi in quasi ogni disciplina, dal Nuoto alla Vela, dalla Canoa allo Judo, passando per Ciclismo su pista, Tennis (in cui abbiamo raccolto il primo Oro di sempre), Ginnastica e Tiro. E dopo 20 anni è arrivato persino un Oro dagli sport di squadra, il primo di sempre per quanto concerne il Volley, grazie alle donne. E sono state legate proprio alle donne le gioie più eclatanti di questi Giochi (a parte l'apoteosi della Pallavolo, in ambito individuale ricordiamo una su tutte Alice D'Amato, autrice di uno storico Titolo nella Ginn. Artistica), che per la prima volta da quando esistono le Olimpiadi hanno sopravanzato i maschietti nel computo degli Ori. Le delusioni, ovviamente, non sono mancate (mica poteva filare tutto liscio...), ed hanno riguardato soprattutto l'Atletica, che ad ogni modo ci ha regalato ugualmente qualche soddisfazione (penso ad esempio a Nadia Battocletti, che ha conquistato un Argento clamoroso nei 10.000 m.), e la Scherma, da cui ci saremmo aspettati più di un Oro.

Per il resto, guardando al di fuori dei nostri confini, è stata un'Olimpiade... da record. Sono stati eguagliati o infranti, infatti, una quantità mai vista di primati. Penso ad esempio alla fenomenale nuotatrice americana Katie Ledecky, giunta (grazie al bis fra 800 e 1500 s.l.) all'autorevole quota di 9 Ori Olimpici in carriera. O alla connazionale Simone Biles, che ha toccato quota 7 Titoli nella Ginnastica. E poi Caeleb Dressel, Faith Kipyegon, Mijaín López, Vincent Hancock, Leon Marchand (l'idolo di casa, il più vincente di questi Giochi), Lisa Carrington, Remco Evenepoel, Isabelle Werth e tante altre stelle (difficile sceglierne una su tutte) che hanno illuminato la kermesse a cinque cerchi. Sono arrivati anche i primi Ori all time per alcune Nazioni (come Botswana e Guatemala), ed alcuni successi inediti, a conferma di come i Giochi stiano diventando di edizione in edizione sempre più globali ed inclusivi.

Olimpiadi di Parigi 2024

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