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Il Pentagono fa pressione sui Media perché non pubblichino i Documenti di WikiLeaks

WikiLeaks deve restituire i documenti sottratti al Pentagono e interrompere la loro pubblicazione. Inoltre, i media dovrebbero non appoggiare l’uscita delle informazioni. E’ questa la posizione ufficiale del governo degli Stati Uniti, espressa dal colonnello David Lapan, portavoce del Pentagono.

“Gli organismi d’informazione dovrebbero essere avvertiti di non facilitare la fuoriuscita di documenti classificati a questa poco raccomandabile organizzazione nota come WikiLeaks”, ha detto Lapan.

“Invece di scusarsi per aver ingannato la stampa, il Pentagono cerca di costringerla a non informare” ha ribattuto WikiLeaks su Twitter.

WikiLeaks ha inoltre messo fine alle voci che ipotizzavano la pubblicazione negli scorsi giorni di nuovi documenti riservati riguardanti operazioni in Iraq, indicando il Blog di Wired come ripetuta fonte di inesattezze relativamente alle attività del Sito. Dal canto suo Wired, scrive di non odiare WikiLeaks. Va però ricordato che uno dei fondatori di Wired, Louis Rossetto, ha in passato difeso pubblicamente l’intervento statunitense in Iraq: “L’invasione dell’Iraq non è la guerra. E’ solo una battaglia di una lunga guerra contro il fascismo islamico” dichiarò.

In Italia, la scorsa settimana, il settimanale L’espresso ha pubblicato un ampio dossier sulla base di documentazione ricevuta da WikiLeaks e relativa alle operazioni dei militari italiani in Afghanistan, che di certo non ha riscosso il gradimento del Pentagono e nemmeno delle nostre forze armate.

“Eccoli i due volti della guerra in Afghanistan” ha scritto L’Espresso introducendo il dossier “Quello che ci viene raccontato da anni, con i nostri soldati che lavorano per aiutare la popolazione e proteggerla dagli estremisti islamici. E quello che è sempre stato nascosto, con i reparti italiani che combattono tutti i giorni e uccidono centinaia di guerriglieri. Una sterminata serie di scontri, con raid dal cielo e anche tra le case dei villaggi”.

Il Pentagono può definirla “fuoriuscita di documenti classificati”, ma ha anche un’altra definizione che può essere considerata altrettanto valida: giornalismo.

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