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Il "Comitato via Crucis Alfonso Mitrano" si mobilita per i più deboli

L'associazione di Succivo (Ce) si distingue sempre restando il fiore all'occhiello del territorio Atellano.

Il "Comitato via Crucis Alfonso Mitrano" è ben conosciuto non solo a Succivo, che ci delizia con la sua tradizionale rivisitazione della Via Crucis con più di 300 figuranti da decenni, ma è anche molto apprezzato dalla cosiddetta denominazione Atellana, un vasto territorio che include tante cittadine della provincia di Napoli e Caserta, che fino al secolo scorso erano unite e formavano una sola città chiamata Atella di Napoli.

Purtroppo, questa associazione quest'anno non ha potuto fare la sua tradizionale manifestazione impedita del covid-19, ma di certo non si è fermata, ma si muove egregiamente nel sociale come da anni le contraddistingue nel territorio atellano. Infatti il presidente Antonio Mitrano, che da anni porta avanti questa tradizione tramandata dal padre Alfonso Mitrano, insieme a suoi soci e collaboratori cerca sempre di dare il meglio e di dare un mano a chi per vari motivi vive in condizioni di disagio. Già da novembre, il comitato ha organizzata una lotteria in cui TUTTO IL RICAVATO, andrà donato ai senza tetto, che ormai tutti chiamiamo "clochard". Da un loro comunicato possiamo notare il lavoro di questo comitato insieme a un altra associazione di volontariato di Maddaloni (Ce) "L'angelo degli'ultimi":

"Il Comitato Via Crucis Alfonso Mitrano informa che il ricavato della lotteria andrà all'associazione di volontariato "L'ANGELO DEGLI ULTIMI" il ricavato servirà a comprare indumenti, coperte e prime necessità.

N.B. se qualcuno ha indumenti e coperte da donare contatti il Comitato via Crucis Alfonso Mitrano, oppure può farlo direttamente all'associazione "L'angelo degli ultimi". Grazie di cuore".

Lodevole l'Iniziativa della Gruppo capitanato da Antonio Mitrano che non si smentisce mai e con il suo lavoro che svolge nel sociale insieme alla sua squadra, trovano sempre degli alleati che hanno nel cuore non solo le tradizioni locali, ma anche l'amore verso il prossimo, in questo caso più sfortunati di noi. Una collaborazione insieme all'associazione di volontariato L'angelo degli'ultimi che si speri continui indeterminatamente, perché le cose belle non diventano mai fuori moda.