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Il 25 Aprile e la demagogia

Il 25 Aprile del 1945, è il giorno dell'inizio dell'insurrezione a Milano, è stata assunta quale giornata simbolica della liberazione d'Italia dal regime nazifascista e, denominata “Festa della Liberazione, viene da allora commemorata in tutta la nazione.

Il 25 Aprile del 2012, il Presidente della Repubblica, commemora ”la festa della liberazione” parlando di “demagogia”.

E’ incredibile come l’uomo riesca sempre e comunque a perdere l’occasione per tacere. Il 25 Aprile è una data che scatena incessantemente stupide polemiche tra gli esponenti politici delle diverse fazioni e, a volte, anche tra membri dello stesso partito.

Oggi la nostra nazione vive una fase di decadenza che fa venire i brividi al solo pensiero. Le famiglie non hanno i soldi per arrivare alla fine del mese, i giovani non hanno un posto di lavoro e, quelli che ce l’hanno,sono precari perché il posto fisso è "monotono", c’è chi non resiste alla pressione e decide di farla finita e c’è chi, preso dall’ossessione per i numeri, afferma che la situazione non è poi così grave poiché il tasso di suicidi in Grecia è palesemente più elevato di quello Italiano, come se noi esseri umani fossimo paragonabili ai numeri nel sacchetto della tombola natalizia.

Bene, mio caro presidente, noi italiani ci sentiamo tristi, soli, spaesati e quel tricolore che dovremmo portare, almeno nel nostro cuore, orgogliosi, si è sbiadito. L’orgoglio nazionale, che ci ha sempre contraddistinto, va scemando e lei cosa fa? Lei in un giorno così importante per la nostra storia e per il nostro orgoglio ci viene a lanciare il monito contro la demagogia. Lei ci dice che nulla può sostituire i partiti e che non è giusto il calderone indistinto in cui tutti sono uguali, e ci esorta a fare attenzione a non farsi tentare dall’antipolitica.

Credo che il 25 Aprile debba essere una data scritta in modo indelebile nella testa e, soprattutto, nel cuore di ogni italiano che si rispetti e che in questa giornata si debbano lasciare da parte tutti i rancori e tutte le differenze che, necessariamente, esistono tra le forze politiche italiane. La festa della Liberazione va commemorata senza se e senza ma e soprattutto senza macchiarla con futili e inutili polemiche. Per una volta in cui si era arrivati alla fatidica data con polemiche, fortunatamente, minime c’era proprio bisogno di quel monito sulla demagogia per macchiare il nostro, già ferito, orgoglio nazionale? Io credo proprio di no.

Nel monito, ovviamente, non sono stati fatti nomi e cognomi ma è ovvio, infatti la replica non si è fatta attendere, che il nostro presidente ce l’avesse con il demagogo Grillo.

Vorrei premettere che non sono un accanito sostenitore del Grillo nazionale ma gradirei comunque esprimere un paio di concetti nei quali, sicuramente, alcuni si riconosceranno e altri no.

Non credo che Grillo e il suo movimento, di cui ho letto personalmente il programma elettorale, sia in grado di governare la nostra nazione. Al tempo stesso credo, fermamente, che l’Italia abbia bisogno di loro per dare un segnale forte a tutti i ”veri” partiti politici e per esprimere, in modo civile, quanto noi cittadini siamo stufi delle loro malefatte al punto che gli preferiamo un “comico”.

Grillo con il suo movimento di cittadini, incensurati, rappresenta la ribellione, la rivoluzione civile, priva di armi ma al tempo stesso armata dalla voglia di rinascita.

Vede, mio caro presidente, io ho festeggiato il 25 Aprile Lei si tenga stretti tutti i suoi ”veri” partiti di cui proprio non può fare a meno e veda un po’ se in questo, suo, comportamento non ci vede una vena di demagogia, certamente, inappropriata per la ricorrenza.

A noi giovani, ancora per poco visto che ho già trentadue anni (ndr.), i ”veri partiti” hanno già spezzato le ali adesso, mio caro presidente, non ci si metta anche lei, con la sua demagogia, a tentare di rubarci il sogno di una nazione migliore e di un nuovo orgoglio nazionale.

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.23) 30 aprile 2012 07:33

    Bellissimo articolo... sono pienamente d’accordo.
    Il 25 Aprile è la festa della liberazione dal regime Nazista (in quanto i fascisti erano da tempo contro il reich). E poi dobbiamo ringraziare gli Americani... contro i quali si scagliano sempre i partiti di sinistra, senza di loro ora saremmo una colonia tedesca... anche se, grazie ai partiti, lo siamo comunque.

  • Di (---.---.---.21) 2 maggio 2012 20:27

    Il 25 aprile è sempre l’occasione per polemiche inutili, alimentate spesso da politici che con le ideologie che hanno animato quegli eventi hanno poco o nulla da spartire. <?_xml:namespace prefix o ns 
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  • Di (---.---.---.21) 2 maggio 2012 20:30

    Il 25 aprile è sempre l’occasione per polemiche inutili, alimentate spesso da politici che con le ideologie che hanno animato quegli eventi hanno poco o nulla da spartire. La Liberazione dal regime nazifascista non ha nulla a che vedere col “pericolo” Grillo. Quello del presidente della Repubblica è stato un intervento fuori luogo, che stride tantissimo con i suoi silenzi nei momenti (neanche troppo lontani) in cui tutti lo supplicavamo di dire qualcosa.

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