Il senso dei rifiuti
Filosofia e Ambiente, il danno antropologico ed ecologico.
Un giovane “Amleto” si pone dubbi interrogando una lattina “post consumo” su cui si scorge il mare sconfinato che rende la Terra un Pianeta Blu.
Un giovane “Amleto” si pone dubbi interrogando una lattina “post consumo” su cui si scorge il mare sconfinato che rende la Terra un Pianeta Blu. Questa è la efficace immagine presentata nella locandina per la settimana dell’educazione allo sviluppo sostenibile promossa dalla Commissione Italiana Unesco per la riduzione ed il riciclo dei rifiuti.
Una campagna di sensibilizzazione che ha visto circa 600 iniziative su tutto territorio nazionale tra cui anche quelle del comune di Monte Porzio Catone (rm) dedicate alla storia più antica del mondo: quella del ciclo vitale della trasformazione della materia organica in cui gli elementi biologici vengono costantemente riciclati; anche il nostro corpo sottoposto allo stesso ciclo potrebbe "contenere" tracce di un antico gladiatore romano come di un mammuth estinto.
Parlare dei rifiuti però non può investire solo la sfera della cronaca che riporta notizie orrifiche sui rifiuti e che ci investono principalmente in virtù delle dimensioni: sono in gioco gli aspetti fondamentali dell’esistenza dei singoli e della comunità.
Perciò, la questione rifiuti va affrontata senz’altro a partire dal loro "senso" antropologico oltre che ecologico.
Articolato in una sessione filosofica e in una ambientalista, il Convegno intende mostrare in che modo i rifiuti ci interroghino in quanto "soggetti umani".
L’iniziativa ricade nella Settimana Europea della riduzione dei rifiuti coordinata da Acr+, a cura di Ecocity onlus in relazione alla continuità delle azioni culturali ed ambientali del comune di Monte Porzio Catone.
Lasciare un commento
Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina
Se non sei registrato puoi farlo qui
Sostieni la Fondazione AgoraVox