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IL MIGLIORAMENTO DEI PAGAMENTI ONLINE

Compravendite virtuali: un settore in sviluppo

I pagamenti online rappresentano una importante conquista del mondo virtuale e, data la loro praticità nell’utilizzo, sono scelti ogni giorno da un numero sempre maggiore di utenti, per motivi legati al risparmio di tempo, per questioni di convenienza economica ma anche per l’assortimento di prodotti e servizi offerto dal commercio virtuale.

Basti pensare che lo Stato dell’ecommerce nel nostro paese è stato analizzato da una ricerca promossa dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, la quale evidenzia una crescita degli acquisti virtuali di 16 punti percentuali rispetto al 2017, tra prodotti e servizi.

Questa tendenza comporta necessariamente l’utilizzo di sistemi di pagamento online, non solo per l’acquisto di beni e servizi, ma anche, ad esempio, per effettuare versamenti nei confronti della pubblica amministrazione, così da avere un più completo e immediato accesso a tutti i servizi e ai documenti, in modo più rapido e agevole.

Ecco quali sono i sistemi più utilizzati:

  • Carta di credito

  • Paypal

  • Bancomat

  • Carte prepagate e/o ricaricabili

  • Bonifici bancari

  • Contrassegno

  • Moneta virtuale

Le preferenze tra l’uno o l’altro metodo variano a seconda dell’età di riferimento e della provenienza dell’utente: ad esempio, se le donne preferiscono il bancomat, gli uomini prediligono invece lo strumento della carta di credito.

Certo è che, dai siti che vendono prodotti fino a quelli che propongono servizi di ogni genere (dal turismo fino all’intrattenimento), i maggiori operatori sono in grado di offrire un’ampia gamma di scelta tra le varie forme di pagamento: basti pensare ai siti che vendono oggetti di tutti i tipi (citiamo, tra gli altri, Amazon), a quelli per le prenotazioni di viaggi, fino a quelli legati all’entertainment.

C’è da dire che la presenza di alcuni sistemi di pagamento nel sito è una componente importante per la scelta di acquisto dell’utente: a tal proposito, tra le modalità più versatili troviamo Paypal.

Poiché esso garantisce trasferimenti di denaro nel rispetto della privacy e dell’identità dell’utente, Paypal può essere utilizzato per le scommesse sportive, per altre attività ludiche e per numerosi altri tipi di servizi e compravendite virtuali.

In ogni caso la rilevanza del fenomeno degli acquisti online ha portato ad alcune innovazioni e miglioramenti, in termini di praticità e sicurezza.

Tutte le novità sui sistemi di pagamento via web

Le novità del settore hanno varie forme.

Innanzi tutto parliamo dei cambiamenti legati all’utilizzo del bancomat, anche a seguito della Psd2 (ovvero la Payment Service Directive 2), che ha imposto specifici limiti per le commissioni interbancarie. Così, dal primo gennaio del 2019 è entrata in vigore una disposizione che vieta alle banche di far pagare ai clienti le commissioni per somme di denaro inferiori ai 15 euro, dando così slancio a un sistema di pagamento da sempre apprezzato dagli utenti. Questa innovazione è stata pensata e implementata per facilitare le compravendite online e la fruizione di servizi della pubblica amministrazione (grazie al sistema PagoPA), nonché gli scambi di denaro tra utenti anche tramite tecnologia smartphone, dato che i possessori di una carta di debito in Italia sono ben 37 milioni. Il tutto prevederà dei sistemi di utilizzo di codici e password temporanei, nella piena tutela della privacy e della sicurezza dell’utente e dell’acquirente.

Tutto ciò anche in previsione di una stima di aumenti dei pagamenti online di almeno 9 punti percentuali nel prossimo 2020 e tenendo anche conto che in Italia il pagamento in contante è ancora radicato (parliamo del 20% in più rispetto alla media europea, che è del 60 per cento e anche di qualche punto inferiore). Pare infatti che le commissioni di transazione siano uno dei maggiori deterrenti percepiti dagli utenti rispetto all’acquisto online.

Altra novità recente, in termini di pagamenti virtuali, è la normativa entrata in vigore a inizio dell’anno con la legge di bilancio del 2018, la quale prevede sistemi di fatturazione elettronica, secondo una procedura standard, grazie all’utilizzo di particolari software che, oltre alla compilazione, ne supportano l’invio diretto all’Agenzia delle Entrate.

In questo senso, anche se alcuni soggetti sono esenti dall’invio di fattura elettronica (come nel caso dei detentori di partita IVA con regime forfettario o nel regime dei minimi e di vantaggio) , essi devono essere comunque in grado di ricevere le fatture stesse, indipendentemente dall’esonero di emissione.

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