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 Home page > Attualità > Scienza e Tecnologia > I tuoi desideri e i sistemi rappresentazionali

I tuoi desideri e i sistemi rappresentazionali

In questo post tratto di come i desideri abbiano un collegamento diretto con i sistemi rappresentazionali. Parlo quindi delle submodalità o metaprogrammi.

Quante volte hai provato a realizzare un desiderio? Di queste, quante questo tentativo è naufragato miserabilmente? E’ capitato a tutti, ma in pochi si chiedono il perché, o meglio tutti se lo chiedono, ma è difficile trovare una risposta. Per spiegarlo ti devo parlare dei:

  • Sistemi rappresentazionali o submodalità

che hanno il compito di dare un senso alla vita. Più nello specifico, servono per dare un significato logico alle immagini mentali. Sono il codice che usa il cervello, creato dalle esperienze che hai vissuto fino adesso. Per essere più chiaro: se stai guardando un oggetto, la submodalità ti permette di interpretarlo e di provare delle sensazioni a riguardo. Addirittura ti mette nella condizione di localizzare nel tempo quell’oggetto a livello submodale, cioè ti dà la possibilità di richiamare alla mente ricordi del passato o progetti per il futuro legati a quell’oggetto. Questi sistemi rappresentazionali, quindi, si estrapolano dalle immagini, le sensazioni e i suoni che elabora il cervello e possono essere e possono essere di tipo:

1) Visivo

a) Associato o dissociato (se vedi attraverso i tuoi occhi o dall’esterno)

b) Colore

c) Posizione (se vedi le tue immagini a destra, sinistra, in alto o in basso)

d) Distanza (quanto lontano le vedi)

e) Luminosità

f) Circoscritto o panoramico

g) Sfocato o a fuoco

h) Contrasto

i) In movimento o immobile

j) Velocità

k) Dimensioni

2) Auditivo

a) Forte o piano

b) Distanza dalla sorgente sonora

c) Parole o suoni

d) Posizione della sorgente sonora

e) Stereo o mono

f) Continuo o discontinuo

g) Velocità

h) Chiaro o indistinto

i) Morbido o duro

3) Cinestesico

a) Temperatura

b) Trama (ruvida o liscia)

c) Intensità

d) Pressione (forte o delicata)

e) Durata (quanto dura)

f) Peso (leggero o pesante)

g) Forma

Le submodalità comprendono il contenuto delle immagini, ma soprattutto ti mettono nella condizione di sentire delle sensazioni riguardanti l’esperienza e di conseguenza ti mettono in un determinato stato d’animo. Questo ha delle implicazioni per niente banali perché spiega il motivo per il quale tutti abbiamo determinati attaccamenti, sentimenti o percezioni irrazionali verso certe cose o persone e perché, a volte, può capitare di avere delle reazioni all’apparenza poco logiche di fronte a determinate situazioni. Quando si parla di metaprogrammi, devi sempre tenere a mente alcuni concetti che ti serviranno in seguito:

  • Ogni pensiero che ti passa per la mente consiste in una rappresentazione visiva, auditiva o cinestesica.
  • Ogni una di queste rappresentazioni ha una qualità ben definita.
  • Se provi esperienze diverse, ma sensazioni simili, sicuramente stai usando delle sub modalità simili.
  • Le submodalità che usi per dare un senso alla tua vita sono indipendenti dal tipo di esperienza che stai vivendo.
  • Le submodalità hanno la tendenza ad identificarsi in sensazioni positive tipo la felicità o negative quali il dolore.

Sapere queste cose ti mette nella condizione di poter fare una cosa molto importante:

  • Accedere in modo strutturato ai tuoi pensieri.

Che cosa significa? Che se è vero che non puoi cambiare il contenuto di un ricordo, puoi associarci un metaprogramma piuttosto che un altro. Per esempio se ti accorgi che un desiderio si è avverato perché tra le tante cose lo immaginavi di fronte a te ad altezza occhi, con te in prima persona e con colori sgargianti, potrebbe essere un buon punto di partenza per idealizzare quello che vorresti fare un futuro. Non è pazzia, è solo libertà di pensiero. Significa usare la tua mente come desideri, per avere una tua identità o esorcizzare un cattivo pensiero che ti passa per la mente. Hai un superiore? Se è un rompiscatole prova a immaginarlo mentre ti rimprovera. Ora fallo di nuovo, ma metti sulla sua testa due orecchie da topolino e fallo parlare con la voce di paperino. E’ quasi carino vero? Adesso allontana l’immagine da te, sfocala un po’ e rendila in bianco e nero. Che sensazione provi? Le submodalità funzionano così. Devi trattare la tua mente come un tesoro da valorizzare e non solo come una massa di materia utile per giustificare la presenza di un cranio, dove sono appesi due orecchie e un naso, sopra le spalle. Devi imparare a usare le submodalità in modo positivo per creare un tuo ambiente interiore positivo e sereno. Per usare al meglio questa tecnica devi cominciare a:

  • Rilassarti.
  • Far vagare la tua mente analizzando tutte le immagino che si presentano.

Questo permette di mettere in funzione la parte destra del tuo cervello senza l’interferenza del lato critico (quello sinistro). Farlo permette alla mente di creare delle nuove reti neurali che cambiano permanentemente la struttura fisica e chimica del cervello. Usando questa tecnica, con il tempo, acquisterai la capacità di:

  • accedere
  • cambiare
  • creare
  • influenzare

la tua realtà interiore.

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