I grassatori di Trapani
Li abbiamo visti in televisione, nei loro uffici del Genio Civile di Trapani, strabaccati a dormicchiare.
Un comportamento perfettamente logico e congruente: che senso avrebbe avuto lavorare alle pratiche se le medesime dovevano “passare” oppure “non passare” a seconda che l’interessato avesse messo mano al portafoglio oppure no?
Si passa quindi ad affiliarsi in una banda; perché nell’ambiente ci si muove sempre uniti a gruppetti, in bande; e si partecipa a quella che ai tempi di Ghino di Tacco era chiamata “guerra per bande”.
Certo vi sono i direttori, ed anche i politici passano ogni tanto a salutare, magari in vista delle elezioni. Ma c’è da credere che della “guerra per bande” non ne sanno nulla?
Ancora nulla. Voglio proprio vedere cosa fanno!
Si alzano e se ne vanno; e le pratiche restano sul tavolo, attaccate al tavolo da una sorta di collante più forte dell’attack.
E se passa qualche magistrato? In quel caso sfortunato cercheremo di chiedere aiuto alla Ragion di Stato. Siamo o non siamo pubblici funzionari a tutti gli effetti di legge?
Se è così fallo conoscere anche a me perché non ne ho mai visto uno e vorrei togliermi la curiosità!
Sempre che ce ne siano dalle nostre parti, di mafiosi.
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