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 Home page > Attualità > Cronaca > I grassatori di Trapani

I grassatori di Trapani

Li abbiamo visti in televisione, nei loro uffici del Genio Civile di Trapani, strabaccati a dormicchiare.


Un comportamento perfettamente logico e congruente: che senso avrebbe avuto lavorare alle pratiche se le medesime dovevano “passare” oppure “non passare” a seconda che l’interessato avesse messo mano al portafoglio oppure no?
 
Al tempo di Ghino di Tacco per fare questo mestiere ci si appostava opportunamente armati in punti di passaggio obbligati; oggi si cerca una scrivania ed una sedia in un ufficio pubblico. Inizialmente serve un uomo politico, o meglio uno che esercita la politica spoliticata che scambia i problemi dei singoli con quelli della collettività. Ti fa assumere e, risolto questo problema, si può cominciare.

Si passa quindi ad affiliarsi in una banda; perché nell’ambiente ci si muove sempre uniti a gruppetti, in bande; e si partecipa a quella che ai tempi di Ghino di Tacco era chiamata “guerra per bande”.

Certo vi sono i direttori, ed anche i politici passano ogni tanto a salutare, magari in vista delle elezioni. Ma c’è da credere che della “guerra per bande” non ne sanno nulla?
 
Ed allora, ogni giorno che Iddio ci manda, si entra in ufficio fermamente motivati, si prende possesso di sedia e di scrivania e si comincia la quotidiana battaglia pro domo propria, altamente strafottendosene dell’Ufficio.
 
Ed il pubblico, ed i professionisti e le imprese, che cercano di guadagnarsi il pane lavorando? Nulla. Se cercano di farlo onestamente proprio nulla. Devono tutti, nessuno escluso, dare il proprio obolo a Ghino di Tacco. E se non sono d’accordo perché pensano che tutto questo li metta in una condizione lesiva della dignità della persona e proprio non gli piace?

Ancora nulla. Voglio proprio vedere cosa fanno!

Si alzano e se ne vanno; e le pratiche restano sul tavolo, attaccate al tavolo da una sorta di collante più forte dell’attack.

E se passa qualche magistrato? In quel caso sfortunato cercheremo di chiedere aiuto alla Ragion di Stato. Siamo o non siamo pubblici funzionari a tutti gli effetti di legge?
 
E poi i magistrati da qua passano molto raramente; perché il vero problema di questo Paese non siamo noi, sono i mafiosi.
 
A proposito, ne hai mai conosciuto uno, di mafioso?

Se è così fallo conoscere anche a me perché non ne ho mai visto uno e vorrei togliermi la curiosità!

Sempre che ce ne siano dalle nostre parti, di mafiosi.

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