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I giorni della Resistenza a Conselice nella Bassa Ravennate

La libertà di stampa ha la sua bandiera..a Conselice, un comune della bassa lughese in provincia di Ravenna. Il vessillo sventola sopra un monumento dedicato alla "pedalina", quella vecchia macchina tipografica,che nella zona servì a stampare clandestinamente durante la Resistenza importanti testate politiche quali: L’Unità, l’Avanti e la Voce repubblicana.


Ravenna - Molti non sanno che un vessillo è stato donato qualche anno fa dalla Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) agli alunni delle scuole di Conselice, paese della bassa lughese in provincia di Ravenna. Questo vessillo già svettante su quel famoso monumento che ricorda la tipografia clandestina, dove ben 11 persone diedero la loro vita per salvare "la pedalina" una macchina per la stampa, molto in uso a quei tempi in ogni tipografia, sta lì a dimostrare che se nel nostro Paese c’è Democrazia, il merito va ascritto anche a quegli 11 tipografi... "Questo drappo, rappresenta la copia conforme della bandiera della Legione Cispadana e dei Reggimenti Lagunari Italiani. Il tricolore venne istituito nel 1797 dal deputato Giuseppe Compagnoni e proprio questa data è stata ricamata con filo d’oro ai quattro angoli del drappo da due esperte ricamatrici di Ravenna, Roberta Melandri e Rosa Minguzzi", come ci spiega Roberta Emiliani, attuale portavoce del Sindaco di Ravenna Matteucci e nostra collega. Questa bandiera verrà rinnovata ad ogni anno, mentre quella vecchia viene donata al Comune; un’orgogliosa tradizione che va avanti da anni.


L’idea di questa bandiera è venuta dalla Federazione della Stampa, mentre quella di creare un monumento venne dai sindacati della zona, da tutti i sindaci della bassa Romagna e dall’ex sindaco di Ravenna sen. Vidmer Mercatali, allora presidente regionale dell’Anci, dall’Anpi provinciale e locale, che ne è anche "gelosa custode". Le tipografie clandestine che operarono a Conselice dal 1943 alla primavera del 1945, che erano installate in bunker sottoterra, erano diverse e dove si stampavano le tre più importanti testate della opposizione politica al regime: L’Unità, l’Avanti e la Voce repubblicana.

Rimane famosa la tiratura della edizione straordinaria dell’Unita in occasione dello sfondamento della linea gotica avvenuto nel riminese nel 1944, da parte delle truppe inglesi: le copie stampate superarono le 30mila. Parte proprio dai sindaci di questi comuni, in particolare da quello di Massa Lombarda Linda Errani e di Conselice, Filippucci l’appello a tutti i comuni italiani, affinchè ciascun comune alzi la bandiera alla libertà di stampa.

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