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I dipendenti pubblici scrivono a Brunetta

I dipendenti pubblici hanno scritto, attraverso l’RDB (rappresentanze sindacali di base), una lettera indirizzata al ministro Brunetta dove si avvisa che, nonostante l’invito a rimanere in casa in caso di sintomi riconducibili all’influenza suina, continueranno ad andare al lavoro con qualunque stato di salute. La motivazione è da ricondurre alla legge 133/2008 che introduce una penalizzazione economica in caso di assenza per malattia. Ecco la curiosa lettera apparsa su alcuni quotidiani rintracciabile anche sul sito www.rdbcub.it.
 
Lettera Aperta al Ministro Brunetta dai dipendenti pubblici
Ministro Brunetta,
il Suo collega di Governo, Ministro del Lavoro e della Salute, on. Sacconi, ha diramato una nota a tutte le Amministrazioni Pubbliche con l’indicazione rivolta ai dipendenti pubblici di rimanere a casa in caso di presenza di una sintomatologia riconducibile all’influenza H1N1, responsabile di una pandemia in corso.
Con la presente intendiamo informarLa che ci adegueremmo volentieri all’invito del Suo collega, ma purtroppo siamo impossibilitati. Infatti la Sua iniziativa di introdurre, attraverso la Legge 133/2008, una penalizzazione economica in caso di assenza per malattia, ci induce a recarci al lavoro quale che sia il nostro stato di salute. Non possiamo permetterci di ridurre ulteriormente i nostri salari, già decurtati dai tagli al salario accessorio, che a stento consentono ai lavoratori di arrivare alla fine del mese. Senza contare che il Suo Governo per il rinnovo dei contratti pubblici non ha stanziato che l’elemosina di 12 euro lordi mensili e che il DL di riforma della P.A. ci penalizzerà ulteriormente. Lei sicuramente capirà come, in questa situazione, non siamo nella condizione di aderire alla richiesta del Ministro Sacconi in quanto significherebbe togliere a noi e alle nostre famiglie ulteriori risorse economiche magari per un semplice raffreddore o un mal di gola, dal momento che si parla di sindromi simil-influenzali...
 
Cogliamo l’occasione per suggerirLe, qualora le Amministrazioni Pubbliche si rendessero disponibili ad ottemperare alla distribuzione di materiale finalizzato alla prevenzione del contagio, di approfittarne per fornire ai dipendenti pubblici anche quelle condizioni per lavorare dignitosamente che troppo spesso vengono a mancare.
 
È chiaro che, qualora decidesse di ritornare sui Suoi passi ed annullare la norma che penalizza la malattia, saremo lieti di accogliere l’indicazione del Ministro Sacconi e di rimanere a casa per curarci, evitando al contempo di trasformarci in untori della pandemia tra i nostri colleghi e tra gli utenti.
Saluti senza baci, per non infettarLa.
 
I Dipendenti Pubblici

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