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I peccati del Governo Berlusconi

Lussuria, accidia, avarizia e gola... un "governo peccatore" ma dagli ottimi rapporti con la Chiesa.

Qualche giorno fa l’allegra combriccola del Giornale pubblicava un lungo articolo dove si si chiedeva stupita come si potesse anche solo pensare che tra il mondo cattolico e il governo Berlusconi si fosse creata una spaccatura insanabile in seguito al caso Boffo-Avvenire: "quando si parla di cose seria la Chiesa sa con chi stare. La Repubblica se ne faccia una ragione" [...] perchè se c’è una cosa certa è che mai nessun governo ha avuto rapporti così forti con il Vaticano"; tali accuse, mosse da quella parte della sinistra che non aspetta altro che simili occasioni per raccogliere nuovi voti, suscitavanoo le ire dell’imparziale giornale (inaspettatamente di proprietà della famiglia Berlusconi) il quale offriva una sottile esaltazione degli uomini che si sono fatti "costruttori" di questo solido rapporto tra universo politico e religioso.

Ma chi può vantarsi di essere il fulcro di tali relazioni? Quale grande personalità può essere stata "accolta dalla famiglia pontificia"?

Forse che l’uomo del destino sia proprio quel Gianni Letta che di recente Ratzinger ha voluto al suo fianco durante un viaggio? Il "gentiluomo di Sua Santità" nonchè sottosegretario di stato? Quel Letta, nel 1993 vicepresidente di Fininvest Comunicazioni, che interrogato dal magistrato Di Pietro ammise di aver versato al PSDI una settantina di milioni?

Ma forse il Giornale si riferiva direttamente al premier Silvio Berlusconi, il quale a detta loro "ci ha messo più volte del suo per dimostrare che la Chiesa può sentirsi al sicuro sotto l’ombrello della Casa della libertà" ovviamente come può la Chiesa non sentirsi sicura di allacciare rapporti con un personaggio che incarna i valori di cui essa si fa portatrice?

Che agisce nella legalità più assoluta tanto da esaltare il lavoro della magistratura con parole incoraggianti <<Per fare quel lavoro devi essere mentalmente disturbato, devi avere delle turbe psichiche. Se fanno quel lavoro è perché sono antropologicamente diversi dal resto della razza umana».

Che si fa difensore della libertà di espressione etanto da definire Emilio Fede un "baluardo" per la democrazia e l’informazione e dallo scoraggiare i giovani a leggere i giornali.

Che è così fraterno coi suoi collaboratori tanto da aver detto « Io non mi siederò mai più ad un tavolo dove ci sia il signor Bossi. Non sosterrò mai più un governo che conti su Bossi come sostegno. E’ una persona totalmente inaffidabile. Mi meraviglio come anche i mezzi di comunicazione, senza nessun senso critico, diano ospitalità a tutte le sue esternazioni che non hanno né capo né coda» 

Ma non preoccupatevi, come dice il Giornale mai nulla fu più idillico delle relazioni tra Stato e Chiesa! E se la Chiesa sostiene il governo ciò dovrebbe implicare che vede specchiato nel suo massimo rappresentante la conferma dei valori su cui si basa la vita cristiana e la negazione dei loro opposti.

Lo stesso premier ci tranquillizza sovente circa le sue doti quasi "mistiche" «Hanno fatto una prova anche su di me, sulla mia funzionalità cerebrale e fisica e hanno deciso che sono un miracolo che cammina»,eppure alcuni preoccupanti avvenimenti sembrano testimoniare che anche il nostro presidente è fatto di carne e non si fa molti scrupoli ad infrangere qualche legge qui e là (fortunatamente la maggior parte delle volte ne crea qualcuna ad-personam), gli ultimi sviluppi del caso Berlusconi-d’Addario suggeriscono infatti che anche lussuria si è insinuata nel candido curriculum del nostro premier! Insomma l’Italia potrebbe essere un po più indulgente nei suoi confronti proprio come i catto-comunisti, una razza malvagia che detiene il 90% dei giornali (ci chiediamo in quale paese), dovrebbero imparare e smetterla con questa feroce campagna eversiva che punta alle dimissioni del governo e del nostro instancabile presidente, il quale, come ricordato dalla sua segretaria, <<nell’ultima settimana ogni giorno ha lavorato 17 ore, fatto 32 telefonate, avuto 23 incontri. La stampa dovrebbe avere più rispetto di uno che si sacrifica per l’interesse di tutti senza avere il minimo interesse personale» povero Silvio, che inizi ad accusare qualche sintomo di accidia?

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