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Hamza Piccardo: “Le parole di mio figlio sono state fraintese”

Il caso, proprio per la rilevanza delle persone coinvolte, aveva assunto una dimensione nazionale ma oggi Gabriele Piccardo ha rinnovato la propria fiducia a Strescino.

Nella polemica sorta ad Imperia tra centro-destra e centro-sinistra a seguito dell’esclusione del candidato Gabriele Piccardo, figlio dell’esponente dell’Ucoii Hamza Piccardo, da una lista civica (nel capoluogo dell’estremo ponente ligure il prossimo 6 e 7 Giugno si vota per il rinnovo del Consiglio Comunale e l’elezione del nuovo Sindaco), che sostiene l’attuale candidato Sindaco del Popolo delle Libertà Paolo Strescino a causa della sua fede religiosa islamica, dopo il Ministro Claudio Scajola, stamattina ritorna lo stesso Piccardo il quale precisa alcune cose da noi scritte nei giorni scorsi.

Il giovane Gabriele Piccardo lascia al padre Hamza il compito della precisazione: “Non corrisponde a realtà che mio figlio abbia definito il suo amico Strescino un ipocrita ma anzi, tengo a ribadire, mio figlio Gabriele continua a nutrire una profonda stima per Strescino di cui continua a ritenersi un amico”, ribadisce con veemenza il leader islamico che poi aggiunge come, per lui, "Strescino debba essere considerato, alla fin fine, solamente una vittima di questa situazione”.


Già ieri avevamo riportato la notizia di come l’imperiese ministro per lo sviluppo produttivo, Claudio Scajola avesse voluto, durante la sua visita nella città natia lo scorso week-end, marcare la propria vicinanza al giovane escluso al fine di cercare di mettere a tacere le voci che provenivano dallo schieramento avverso di centro-sinistra nel timore che intendessero voler sfruttare sino in fondo l’esclusione per motivi religiosi del giovane Piccardo.

Scajola si era infatti presentato alla scuola di formazione imperiese dei quadri del Popolo delle Libertà con il mancato candidato sotto braccio. Ora Gabriele Piccardo, preoccupato del rilievo nazionale che ha avuto la notizia dell’ostracismo della Lega Nord nei suoi confronti, desidera solamente che sulla vicenda scenda una cortina di silenzio e che eventuali fraintendimenti circa le sue dichiarazioni espresse a caldo vengano chiariti.

“Non ho mai pensato che una persona per bene come Paolo Strescino abbia mai neanche pensato di umiliare me e la mia famiglia dinanzi a tutta Imperia” tiene a correggere, facendocelo comunicare dal padre. Ne prendiamo atto, cosiccome prendiamo pure atto della buona fede del candidato Strescino nel gestire una situazione politica francamente difficile. Sicuramente però l’esclusione di Piccardo dal tenzone elettorale solamente a causa del suo credo religioso previo diktat da parte della Lega Nord, è un fatto incontrovertibile che nel suo complesso non fa fare bella figura al cittadino di centro-destra.

L’opposizione di sinistra, che sostiene invece Paolo Verda, cercherà di approfittarne, come è suo diritto, per cercare insperabilmente di affondare la “corazzata” del Popolo delle Libertà che in questa estrema provincia occidentale d’Italia sembra inaffondabile.

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