Ha vinto la lobby delle armi

Mentre a Verona inneggiano alla vita umana, approvano una legge sulla legittima difesa che la subordina alla proprietà. Sono convinti, questi ignoranti da quattro soldi, che questa legge scoraggi il ladro a rubare, i rapinatori a rapinare e non capiscono che il delinquente non rinuncia a rubare, ma va in casa del prossimo armato.

Pensano che questa legge, salvi la vita alle loro vittime e non si accorgono che non sono i ladri, più esperti nell'uso delle armi, a rischiare la vita, ma i cittadini onesti. E ora che la legittima difesa e stata cancellata e approvata "la legittima offesa", festeggiano i fascisti.

Festeggiano la vittoria della lobby delle armi, che ha finanziato forze politiche speso soldi, ma ha portato a casa una la legge che favorisce l'acquisto di armi e prepara il conflitto armato. I fascisti lo negano, ma ma come si fa a negare il collegamento tra la modifica a questo istituto e la diffusione delle armi? Come si fa a negare il nesso tra la libera diffusione delle armi, e il clima di odio tra immigrati ed indigeni?

Se il Governo ammette la sua incapacità a garantire la sicurezza, invita la gente a comprare armi. Se rende meno rischiosa la legittima difesa incoraggia l'uso delle armi. Se velocizza, come da proposta leghista, l’iter dell’acquisto di un’arma per la difesa personale e aumenta-da 7,5 a 15 joule-la potenza di fuoco dell’arma a libera vendita, favorisce la diffusione delle armi. Se questa legge interviene in una società, dove monta un clima di odio contro i migranti, diventa una bomba sociale.

Una bomba che rischia di scoppiare in un clima di contrapposizione diventa reazione singola, collettiva, conflitto.