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H1N1: miliardi spesi per nulla e malattie senza speranza

H1N1: miliardi spesi per nulla e malattie senza speranza

Di H1N1 o “Suina” volgarmente detta, non si parla più da tempo. Altre notizie, altre urgenze, altri interessi hanno fatto calare il sipario su un’influenza che più di ogni altra ha generato scandali piuttosto che vittime. Per fortuna da un lato.

 

Per l’H1N1 si è mosso il mondo intero. L’OMS ha fornito spesso informazioni contraddittorie. Le industrie farmaceutiche hanno compiuto il “miracolo” di produrre un vaccino ad hoc nello stretto giro di tempo fra uno spot pubblicitario con tanto di Topo Gigio come testimonial ed un “bollettino di guerra” sui presunti casi di morte da H1N1.

Peccato che normalmente, prima di immettere sul mercato un nuovo farmaco, bisognerebbe attendere il tempo necessario per comprendere gli eventuali effetti collaterali e gli effettivi benefici.

Una cosa è certa: a fronte di circa 16.000 decessi a livello mondiale riconducibili al virus in questione, gli “sforzi” produttivi sono stati enormemente esagerati.

Si fossero utilizzate le stesse somme per lavorare a malattiie sicuramente più gravi dell’H1N1, oggi potremmo dire con soddisfazione che il Sistema economico e politico internazionale ha lavorato per il Bene comune.


Invece no: una volta di più, si è chiarito come del Bene Comune non freghi nulla a nessuno. In special modo a chi detiene un Potere che rientri fra l’Industria, l’Economia e la Politica.

Soldi buttati al vento. Campagne di propaganda televisiva pagate coi soldi dei contribuenti. Campagne terroristiche per cui ci si può chiedere se non si sia passato il limite della decenza e persino della legalità. Perché quando qualcuno aumenta il livello di pericolosità di un evento che coinvolge nazioni intere, si può iniziare a parlare di “Procurato allarme”.

Intanto, mentre per un intero anno il Mondo si è mosso solo a seguire una pandemia che doveva far meno paura di una sbucciatura procurata cadendo dalla bicicletta, i casi di morte per HIV nel mondo sono aumentati. I diabetici in Italia sono un esercito, ben affiancato dall’esercito degli obesi che rischiano la vita anche per complicanze cardiache legate allo stato di obesità. Gli psicofarmaci vengono prescritti come fossero caramelle e senza troppe distinzioni di età. I disabili si vedono tagliare fondi di anno in anno. I malati terminali terminano la loro esistenza in un mare di inefficenza. Malattie rare non trovano cura per “mancanza di fondi”. E malattie meno rare ma invalidanti, non danno diritto ad alcuna assistenza. Migliaia di bambini ogni giorno, muoiono di fame.

Ecco: riflettendo su tutte queste cose, è pazzesco dover pensare a cosa invece si è fatto realmente e con impiego di cifre mostruose, per un qualcosa di inesistente. Per un virus che uccide meno persone di una influenza stagionale.

Stiamo vivendo in un Sistema che predilige qualsiasi cosa che faccia un grande effetto, sia priva di contenuti, non costi nulla a chi crea il Fatto e faccia spendere tanti soldi alle vittime dell’evento di turmo: le Popolazioni.

Le cose da dire sono tante. Troppe per racchiuderle in un solo articolo. E troppi e complicati gli accadimenti che ruotano intorno ad ogni evento e fatto che tocchi il nostro quotidiano. Ma il mestiere di Giornalista è proprio quello di dare a tutti la possibilità di comprendere pezzo per pezzo il diisegno di un puzzle che altrimenti riimarrebbe una serie infinita di tasselli gettati alla rinfusa su un tavolo.

Al prossimo articolo, per riflettere ancora sulla Società in cui stiamo vivendo.

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