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Grillo, la protesta che avanza

Dopo le elezioni politiche l'Italia è ingovernabile? 

Dopo le elezioni, la situazione politica italiana si presenta oltremodo complicata. In sintesi il PD, come era prevedibile dopo la delusione del governo Monti, è arrivato primo ma, non avendo raggiunto la maggioranza, non è in grado di governare. Sconfitto nella vittoria, dunque, soprattutto a causa della comparsa in Parlamento del Movimento 5 Stelle di Grillo e di Scelta Civica di Monti, che hanno sottratto voti sia al Centro destra che al Centro sinistra, scombinando così il bipolarismo.

Il risultato è l'ingovernabilità del Paese e la responsabilità è da attribuirsi all'incapacità e alla corruzione della classe politica (sia di destra che di sinistra) che in tutti questi anni ha governato molto male. Stante il perdurare della crisi economica mondiale, tale stato di cose è ovviamente motivo di grande preoccupazione non solo per i cittadini italiani ma anche per l'Unione Europea di cui l'Italia fa parte. A questo punto che cosa si può fare?

Il Segretario del PD Bersani (imbalsamato nelle sue idee, altro che riformatore!), considerato da Grillo un "morto che parla", chiede oggi aiuto allo stesso Grillo che però non vuole saperne di togliere le castagne dal fuoco ai vecchi politici responsabili del fallimento. Il Movimento 5 Stelle è risultato alla Camera il primo partito d'Italia e il moto del suo leader, riferito all'intera classe politica è: "Tutti a casa".

Con queste premesse sembra di capire che il M5S si limiterà, nella sua attività parlamentare, ad approvare, di volta in volta, unicamente le proposte di legge convergenti col suo programma, esattamente come sta procedendo nel governo regionale in Sicilia. Oppure, secondo la sfida di Grillo dell'ultima ora, il PD e il PDL dovrebbero impegnarsi ad appoggiare in Parlamento il programma del suo Movimento, con un primo governo M5S. Un ricatto? Può darsi, ma questo è un problema che nei prossimi giorni dovrà risolvere il Presidente della Repubblica quando conferirà l'incarico per la formazione del nuovo governo.

Alcune considerazioni sono comunque doverose. A parte le irriverenti e ingiuriose espressioni di Grillo che fa di ogni erba un fascio non risparmiando nessuno, a parte le forti e discutibili idee (rinnegate, pare, nell'ultima ora) di fuoriuscita dell'Italia dall'Euro e dall'Europa, e prescindendo inoltre dalla probabile inesperienza e incompetenza parlamentare e di governo dei grillini (salvo prova contraria...), bisogna riconoscere che il Movimento di Grillo ha saputo cavalcare tempestivamente la protesta popolare per un profondo rinnovamento della politica e della vita del nostro Paese. Le proposte di abolizione delle Provincie, di riduzione dei costi della politica, della cancellazione dei contributi pubblici ai partiti, e ancora le proposte di riduzione delle tasse e dei provvedimenti per il mondo del lavoro, etc., hanno tutte grande rilevanza nel programma di questo Movimento, che intende spingere per l'immediata realizzazione delle stesse.

Le suddette proposte sono state sbandierate per anni anche dal PDL e dal PD, ma non sono mai state attuate per resistenze interne di ogni genere e, in parte, per propria convenienza. È auspicabile, ora che anche l'attuale crisi economica lo esige, che le riforme di cui l'Italia ha urgente bisogno possano essere finalmente realizzate e che tutte, ma proprio tutte le forze politiche, con spirito di collaborazione, possano cogliere la preziosa opportunità che viene loro offerta da questa nuova ondata di rinnovamento, rivelatasi nelle ultime elezioni. I cittadini sono stanchi di assistere ai continui rinvii, alle prese in giro, alle ingiustizie e agli accordi sottobanco che si rivelano sempre ai loro danni. 

Commenti all'articolo

  • Di Geri Steve (---.---.---.8) 4 marzo 2013 20:00

    E’ bene pensare positivo, però....

    " È auspicabile, ora che anche l’attuale crisi economica lo esige, che le riforme di cui l’Italia ha urgente bisogno possano essere finalmente realizzate e che tutte, ma proprio tutte le forze politiche, con spirito di collaborazione"

    Sono cose che auspico anch’io, però le riforme non si fanno da sole, e il presupposto di qualsiasi riforma è che ci siano un parlamento e un governo funzionanti, e fin’ora la "collaborazione" su questi presupposti io non la vedo.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.59) 10 marzo 2013 01:01

    Prima riflessione:
    la credibilità della politica italiana ha raggiunto tali bassezze da rendere credibile l’equazione che una comica provocazione abbia più successo di una riforma del sistema?

    http://www.ilcittadinox.com/blog/it...

    Seconda riflessione:
    la politica italiana rappresenta un problema in più da risolvere piuttosto che una risorsa capace di risolvere i problemi?

    http://www.ilcittadinox.com/blog/la...

    Gustavo Gesualdo
    alias Il Cittadino X

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