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Grillo a Palermo: nefande offese al popolo siciliano e ai “suoi” morti per mafia

Nella vita sociale e civile e democratica di quest’Italia, tutto necessariamente deve avere un limite. Lo impone la decenza democratica. Lo impone il sangue e la memoria degli assassinati. Lo impone il rispetto per un popolo, quello siciliano, nella stragrande maggioranza onesto e voglioso di riscatto, che nel corso di tanti decenni è stato vilipeso e materialmente spolpato dalla piovra mafiosa e dai loro lacchè amici, artefici, nell’orrido connubio politico-affaristico-mafioso.

Non può uno “straniero”, Grillo, rappresentante supremo del “Movimento 5 stelle”, piombare nell’isola, e pur di alimentare il fango tour court contro tutto e contro tutti i partiti ( strumento essenziale nella gestione della democrazia come recita la Costituzione), affermare in pubblico comizio che “La mafia non ha mai strangolato i propri clienti, si limita a chiedere il pizzo. Qui siamo nella mafia che strangola la propria vittima". La seconda affermazione si riferisce ai partiti e ad altro considerato “laido”.

Ciò avviene proprio nella ricorrenza – 30° anniversario - dell’assassinio di Pio La Torre e del suo accompagnatore e compagno Rosario Di Salvo, per mani mafiose.

Ribolle il sangue e si innalza lo sdegno.

Come può un siffatto signore che “disconosce” l’enorme sequela di tragiche vicende che hanno caratterizzato la Sicilia (e l’Italia), venir qui e buttare dichiarazioni che sono proprio l’opposto della realtà? Giusto per fare ridere una platea convenuta in un luogo di spettacolo dove non si paga biglietto.

Scorrendo il calendario “siciliano”, quasi ogni dì ricorre un anniversario di omicidio, ferimento, strangolamento di fatto, o sparimento. Per i tantissimi che, in rappresentanza della società civile artefici della nuova Resistenza, e degli uomini (e donne) in divisa, impavidi, hanno cercato di opporsi allo strapotere mafioso, immolando al vita, i tanti incocenti ritrovatosi per caso nella traiettoria dei proiettili, e per i tanti altri ancora, molte volte miseri annebbiati dal soldo facile, “arruolati” e dissanguatosi nelle tante vere e proprie “guerre civili” che nel corso degli anni si sono consumate in tutte le provincie dell’isola.

Un enorme mare di sangue e di membra lacerate, schizzate alto - come i perenni sbuffi di lapilli lavici emessi dall’Etna – che hanno caratterizzato la storia di lotta e di rivolta del popolo siciliano contro la strapotere dei padroni dei feudi e della mafia; dal Movimento dei fasci siciliani all’occupazione delle terre incolte nel primo e secondo dopoguerra, dalla partecipazione alla Resistenza contro il nazifascismo alla lotta contro i padrini del bieco affarismo e del clientelismo di laida bottega.

La frase di Grillo suscita enorme stupore e indignazione.

“Urlano”, di dolore, nel fondo delle loro tombe, le ossa ormai infracidite, dei morti per piombo a Portella della Ginestra, di Placido Rizzotto e dei tanti sindacalisti e lavoratori trucidati dalle lupare mafiose, Di Pio La Torre e Rosario Di Salvo, di Pippo Fava e dei tanti altri giornalisti tacitati per i loro articoli di verità che ricercavano giustizia, di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino e dei tanti altri rappresentanti delle strutture di giustizia, di Carlo Alberto Dalla Chiesa e dei tanti altri uomini in divisa uccisi dalla mafia e dalle colluse bande criminali assise in posti di potere.

I commenti più votati

  • Di (---.---.---.29) 30 aprile 2012 21:23

    Ma di cosa stiamo parlando? E di tutti i morti ammazzati dallo stato chi ne parla? E di chi sceglie la morte come migliore soluzione ai problemi di esistenza in questo paese? E i morti ammazzati dalla malasanità, dal disagio sociale, dalla criminalità diffusa, dalle ingiustizie sociali chi cavolo ne parla? E della morte del nostro futuro e di quello dei nostri figli chi ne parla? Ci stanno togliendo la vita, a noi persone oneste, che abbiamo sempre pagato e votato. Hanno mandato il boia Monti, l’hanno travestito da rassicurante "medico-chirurgo" che ci salverà la vita, e invece ogni giorno siamo più morti del giorno prima. Ancora pochi mesi e tutto salterà in aria, in un modo o nell’altro. Forse dobbiamo aspettare la nostra lapide per essere degni della sua compassione, caro Sig. AGORA VOX o come cavolo ti chiami? Il suo è giornalismo politicante, qualunquistico e disonesto. Ma mi faccia il piacere lei e tutti i politicanti che si stanno squagliando. Siamo nel 2012, la storia è lì, pochi ne parlano gli altri la nascondono, come per l’Islanda. Rispetto e compassione per chi ha sofferto, per chi soffre per la mafia, d’accordo, ma è il nostro futuro che dobbiamo salvare adesso dalla mafia. Dalla vera mafia, da quella che è stata la sua rapida e naturale evoluzione globale. La vera mafia oggi ha una scala ben maggiore, è la mafia dei plutocrati globali, la cui malvagità supera ogni immaginazione, non è neppure paragonabile alla malvagità della mafia siciliana, della camorra napoletana, della ’ndrangheta calabrese. Loro uccidono gli Stati interi con tutti quelli ci stanno dentro e le sofferenze che sono in grado di provocare non possiamo neanche immaginarle, sono milioni di volte più gravi di tutte quelle di cui le parla, che sono già enormi.


    E’ questo il concetto che esprime Grillo, ed è chiaro a tutti, tranne che a quelli che manipolano e strumentalizzano la realtà a loro vantaggio, tutte gentaglia che ha la coscienza sporca.
    Fossi in lei, chiederei umilmente scusa ai lettori per la svista, oppure la vergogna è un optional, come dice Beppe, e l’imbarazzo è un privilegio che non appartiene ai disonesti, a qualsiasi livello. 

    Grillo, con il suo movimento di milioni di cittadini e non di politici, con i programmi che ha scritto, è realtà, è storia, rappresenta l’unica speranza per la società italiana - se non per quella europea - per evitare la morte di decine di milioni di persone. Del loro futuro. Del futuro dei loro figli e delle generazioni future. Certo non sarà come bere uno sciroppo, le ferite che abbiamo sono profonde e dolorose e stanno andando in cancrena, ma almeno Beppe insieme ad altri milioni di cittadini potrebbe innescare una cura VERA, tale che forse potremo un giorno grattarci le cicatrici anziché morire di cancrena entro 1 anno al massimo, la puzza arriva già sotto il naso, e si sente distintamente.

    Uno qualsiasi, veramente.






Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.29) 30 aprile 2012 21:23

    Ma di cosa stiamo parlando? E di tutti i morti ammazzati dallo stato chi ne parla? E di chi sceglie la morte come migliore soluzione ai problemi di esistenza in questo paese? E i morti ammazzati dalla malasanità, dal disagio sociale, dalla criminalità diffusa, dalle ingiustizie sociali chi cavolo ne parla? E della morte del nostro futuro e di quello dei nostri figli chi ne parla? Ci stanno togliendo la vita, a noi persone oneste, che abbiamo sempre pagato e votato. Hanno mandato il boia Monti, l’hanno travestito da rassicurante "medico-chirurgo" che ci salverà la vita, e invece ogni giorno siamo più morti del giorno prima. Ancora pochi mesi e tutto salterà in aria, in un modo o nell’altro. Forse dobbiamo aspettare la nostra lapide per essere degni della sua compassione, caro Sig. AGORA VOX o come cavolo ti chiami? Il suo è giornalismo politicante, qualunquistico e disonesto. Ma mi faccia il piacere lei e tutti i politicanti che si stanno squagliando. Siamo nel 2012, la storia è lì, pochi ne parlano gli altri la nascondono, come per l’Islanda. Rispetto e compassione per chi ha sofferto, per chi soffre per la mafia, d’accordo, ma è il nostro futuro che dobbiamo salvare adesso dalla mafia. Dalla vera mafia, da quella che è stata la sua rapida e naturale evoluzione globale. La vera mafia oggi ha una scala ben maggiore, è la mafia dei plutocrati globali, la cui malvagità supera ogni immaginazione, non è neppure paragonabile alla malvagità della mafia siciliana, della camorra napoletana, della ’ndrangheta calabrese. Loro uccidono gli Stati interi con tutti quelli ci stanno dentro e le sofferenze che sono in grado di provocare non possiamo neanche immaginarle, sono milioni di volte più gravi di tutte quelle di cui le parla, che sono già enormi.


    E’ questo il concetto che esprime Grillo, ed è chiaro a tutti, tranne che a quelli che manipolano e strumentalizzano la realtà a loro vantaggio, tutte gentaglia che ha la coscienza sporca.
    Fossi in lei, chiederei umilmente scusa ai lettori per la svista, oppure la vergogna è un optional, come dice Beppe, e l’imbarazzo è un privilegio che non appartiene ai disonesti, a qualsiasi livello. 

    Grillo, con il suo movimento di milioni di cittadini e non di politici, con i programmi che ha scritto, è realtà, è storia, rappresenta l’unica speranza per la società italiana - se non per quella europea - per evitare la morte di decine di milioni di persone. Del loro futuro. Del futuro dei loro figli e delle generazioni future. Certo non sarà come bere uno sciroppo, le ferite che abbiamo sono profonde e dolorose e stanno andando in cancrena, ma almeno Beppe insieme ad altri milioni di cittadini potrebbe innescare una cura VERA, tale che forse potremo un giorno grattarci le cicatrici anziché morire di cancrena entro 1 anno al massimo, la puzza arriva già sotto il naso, e si sente distintamente.

    Uno qualsiasi, veramente.






  • Di (---.---.---.36) 1 maggio 2012 00:30

    bellissima risposta.... e in quest’ ultimo articolo, noto come agora’ vox non sia assolutissimamente indipendente.... ma anzi, molto, ma molto vicino ...al qualunquismo partitico figlio delle "quisquilie" nostrane.

    DELUSO!!!

  • Di (---.---.---.100) 1 maggio 2012 04:20

    A me pare come la dignita’ dei cornuti. Andate a Roma a manifestare il vostro "Sdegno" andate nelle istituzioni della Sicilia, che tengono nella miseria le scuole, la sanita’, che rubano sulle opere idrauliche. Una volta ho sentito un idiota che lavora per la Regione Sicilia, ....e, perche’ al nord l’acqua la buttate, ed invece da noi, siamo a secco. Siete a secco perche’ i lavori e gli invasi sono serviti a riempirvi le tasche senza LAVORARE. Toglietevi la polvere di dosso, e non andate a messa per chiedere perdono, ancora al sud le sfilate della Maria Madonna si fermano davanti le case dei maifosi, che Voi chiamate i benefattori del rione, o qualcosa del genere. Avete infangato il nome dell’Italia portando la criminalita’ in Usa, Canada, Germania, e VI AZZARDATE A PARLARE DI OFFESA E VILIPENDIO. Buffoni.

    • Di (---.---.---.242) 2 maggio 2012 16:53

      E’ vero il Sud ha prodotto le mafie - che voi al nord trovate di vostro gradimento - ma il nord cosa ha prodotto?!?!?

      te lo dico io caro leghista, ha prodotto mussolini, Bossi e Berlusconi.

      Ti basta?

    • Di (---.---.---.242) 2 maggio 2012 16:57

      Dimenticavo, Napoli ha prodotto Masaniello ma il nord ha pareggiato con il santone di Genova.

      Il conto delle nefandezze è dunque almeno pari se non prevalente per il nord.

      Ti senti meglio leghista ?

    • Di (---.---.---.113) 6 maggio 2012 03:01

      Purtroppo per Lei non sono leghista, eh, adesso come la mette per difendere una terra di baciamani. Sono una persona di buon senso, che vedrebbe nel sud altro che mussolini o il re, ma Mao Tze Dong, altro che i vostri amici americani, mafiosi come tanti al sud. Uno che vi metta in riga e vi insegni come stare in societa’. Ho Chi MIn.

  • Di (---.---.---.42) 1 maggio 2012 06:31

    STRABUFFONI!

    Nel maggio del 1992, Giovanni Falcone venne ucciso dalla mafia. Egli stava indagando sui flussi di denaro sporco, e la pista stava portando a risultati che potevano collegare la mafia ad importanti circuiti finanziari internazionali. Falcone aveva anche scoperto che alcuni personaggi prestigiosi di Palermo erano affiliati ad alcune logge massoniche di rito scozzese, a cui appartenevano anche diversi mafiosi, ad esempio Giovanni Lo Cascio. La pista delle logge correva parallela a quella dei circuiti finanziari, e avrebbe portato a risultati certi, se Falcone non fosse stato ucciso.

    Su Falcone erano state diffuse calunnie che cercavano di capovolgere la realtà di un magistrato integro. La gente intuiva che le istituzioni non lo avevano protetto. Ciò emerse anche durante il suo funerale, quando gli agenti di polizia si posizionarono davanti alle bare, impedendo a chiunque di avvicinarsi. Qualcuno gridò: "Vergognatevi, dovete vergognarvi, dovete andare via, non vi avvicinate a queste bare, questi non sono vostri, questi sono i nostri morti, solo noi abbiamo il diritto di piangerli, voi avete solo il dovere di vergognarvi".
    Che la mafia stesse utilizzando metodi per colpire il paese intero, in modo da spaventarlo e fargli accettare passivamente il "nuovo corso" degli eventi, lo si vedrà anche dagli attentati del 1993.

     

  • Di paolo (---.---.---.67) 1 maggio 2012 09:01

    A xxx.36 faccio osservare che " l’indipendenza di AgoraVox" è dimostrata dal fatto che anche il suo commento , del tutto gratuito ed ingiustificato,viene regolarmente pubblicato .

    A tutti dico che state creando una tempesta in un bicchier d’acqua .Le parole di Grillo (le ho sentite) mi sembrano un pretesto per mettergli in bocca quello che non pensa e che non ha detto .E non sono un simpatizzante di Grillo,tanto per essere chiari .
    Semmai il concetto era che lo Stato  strizza i cittadini come e peggio della mafia ,nel senso che le tasse che applica sono peggio del "pizzo " .Punto.

    La battuta può anche non piacere ma "il sangue che ribolle e la decenza democratica " !!? .
    Le cose che dovrebbero farti ribollire il sangue sono ben altre ,a cominciare da un premier "burlesque" che ha mandato in picchiata il paese e da un senatore ed ex ministro ( !!  ) della Repubblica che alza il dito medio agli italiani .
    Queste sono le cose che dovrebbero farti ribollire il sangue .E cene sono molte altre ,caro Kocis.

    • Di (---.---.---.11) 1 maggio 2012 17:14

      No caro Paolo, questa volta sei tu che non capisci. Da buon toscano, che del fenomeno mafioso ha una vaga idea, per sentito dire, non riesci a cogliere la pericolosità di quanto detto da Grillo.Uno dei "mantra" della subcultura collaterale mafiosa è "la mafia sta a Roma", "la vera mafia è lo Stato", Ora Grillo con la sua affermazione si è messo in sintonia - avallandola - con questa subcultura. Questo nell’’ipotesi della "buona fede".

      Ma io ne ho viste troppe per credere alla buona fede di Grillo.

      Ad ogni cambio di regime, e oggi in Italia siamo in una fase di cambio di regime, la mafia tenta la "trattativa" con il nuovo potere. Potrei consigliarti molte letture in merito, ma mi limito a consigliarti il primo e l’ultimo in ordine di tempo: 1° Leopoldo Franchetti, "Condizioni politiche e amministrative della Sicilia", 1876, ristampato da Donzelli nel 2000; 2° Piergiorgio Morosini, "Attentato alla giustizia", Rubbettino 2011. Il primo spiega in maniera splendida il passaggio della mafia dai Borboni ai Savoia. Il secondo analizza tutte le trattative tra Stato e mafia in 150 anni di unità.

      Questa trattativa per avviarsi ha bisogno di segnali.

      Ora un politico che va in Sicilia e dice che lo Stato o i politici "di Roma" sono peggio dei mafiosi sta lanciando un segnale.

      Spero di sbagliarmi, ma io su queste cose sono molto più sospettoso di te.

  • Di (---.---.---.182) 1 maggio 2012 10:17

    ancora con questa storia di grillo e la mafia,il paese va allo sfascio svegliaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa 

  • Di Martino Ferrari (---.---.---.167) 1 maggio 2012 10:51
    Martino Ferrari

    Leggetevi l’articolo di Travaglio sul Fatto di oggi (1 maggio) e capirete che stiamo parlando del nulla. Grillo ha sempre ospitato e sponsorizzato il movimento delle Agende Rosse di Borsellino, Fatto parlare e aiutato magistrati e familiari di vittime della mafia e tanto altro. 

  • Di Kocis (---.---.---.36) 1 maggio 2012 12:44

    Lo “Scherzo” in Sicilia con le questioni connesse alla mafia tocca sempre nervi scoperti. A maggior ragione quando si viene, si profera e si va, proprio quando si celebra l’assassinio di Pio La Torre e di Rosario di Salvo e della strage ( oggi 1° Maggio) di Portella della Ginestra ( 1947) per mano mafiosa: 11 morti, di cui 2 bambini, 27 i feriti ( diversi di questi morirono successivamente).

     

    Il rischio, come si dice in Sicilia, è di mischiare pupi e pupazzi. Facendo, quindi, appositamente, grande confusione.

    Si parla troppo in “libertà”, senza rispetto e conoscenza appropriata dei fatti e misfatti, specie nelle vesti del “forestiero”.

     

    A partire dal 6 maggio si terrà a Cinisi, in memoria di Peppino Impastato, l’iniziativa

    “Oltre i confini della memoria - Ricordare per continuare”. Durerà alcuni giorni. Sarebbe cosa buona e giusta che Grillo andasse lì, ascoltando in “religioso” silenzio, per capire meglio i nessi e i connessi legati alla mafia.

     

    Si mischiano troppe cose, condannando, a parole, tutto e tutti. MAI formulate proposte di merito, specie sulle gigantesche questioni che riguardano il neoliberismo, lo sfruttamento, un’equa distribuzione delle ricchezze e sugli strumenti innovativi di partecipazione democratica ( in Italia o quant’altro) in raccordo con la Costituzione.

    Poi, magari, come successo e dichiarato, si vorrebbero salvare i “sacri confini della patria” in occasione dell’ingresso della Romania nella Comunità Europea, o esternare netta contrarietà per la concessione della cittadinanza italiana ai migranti nati in Italia.

    Troppi furori verbali, e ben poco arrosto.

     

    Un commentatore anonimo se la prende con Agoravox, richiamando la “plutocrazia” di infausta memoria, sol perché pubblica testi a lui non consoni. Incredibile. Rivorrebbe di nuovo in auge la censura?

    Agoravox è uno strumento libero e plurale. Non gli piace. Cambi canale.

     

    A commenti di natura puramente offensiva, sul piano etico e democratico, non vale la pena di replicare.

     

    Buon 1° Maggio.

     

    Kocis

     

  • Di paolo (---.---.---.11) 1 maggio 2012 17:57

    Kocis,se fai copia incolla usa il blocco notes di windows ,altrimenti fai spam .
    Sono toscano è vero ,ma non per questo ho un’idea vaga della mafia ,magari non vissuta direttamente sulla pelle come un siciliano ,questo indubbiamente no ,però ......

    Dicevo soltanto che quella di Grillo mi è sembrata una affermazione volutamente paradossale per stigmatizzare un giudizio negativo sull’azione vessatoria del governo (dei governi) .
    Non ho colto tutte le implicazioni socio -storico -culturali che ci hai visto tu ,anche se devo ammettere che , riflettendoci sopra ,avere fatto una affermazione del genere in Sicilia può anche essere stata una scelta infelice che indubbiamente poteva risparmiarsi . Su questo punto hai ragione ,non avevo valutato il contesto ambientale .

  • Di paolo (---.---.---.11) 1 maggio 2012 18:01

    e mi viene il dubbio che non l’abbia valutato neanche Grillo . Succede.

  • Di Kocis (---.---.---.36) 1 maggio 2012 18:44

    * RINVIO IL TESTO PRECEDENTE RISULTATO NON LEGGIBILE

    Lo "Scherzo" in sicilia con le questioni connesse alla mafia tocca sempre nervi scoperti. A maggior ragione se si viene, si profera e si va, proprio in occasione della celebrazione dell’assassinio di Pio La Torre e di Rosario Di Salvo, e della strage ( oggi 1° maggio) di Portella della Ginestra ( 1947), per mano mafiosa : 11 morti, di cui 2 bambini, 27 i feriti ( diversi di questi morirono successivamente).

    Il rischio, come si dice in sicilia, e di mischiare pupi e pupazzi. facendo, quindi, appositamente grande confusione.

    A partire dal 6 maggio si terrà a Cinisi, in memoria di Peppino Impastato, l’iniziativa " Oltre i confini della memoria- Ricordare per continuare". Duerà alcuni giorni. Sarebbe cosa buona e giusta che Grillo andasse lì, ascoltando in "religioso" silenzio, per imparare e capire meglio i nessi e connessi legati alla mafia.

    Si mischiano troppe cose, condannando, a parole, tutto e tutti. MAI formulate proposte di merito appropriate, specie sulle gigantesche questioni che riguardano la gestione dell’economia da parte del neoliberismo, lo sfruttamento umano e delle risorse, sull’equa distribuzione delle ricchezze e sugli struenti innovativi di aprtecipazione democratica ( in italia o quant’altro) in raccordo con la Costituzione, per dare forte e rinnovato impulso alla nostra democraziqa.
    Poi, magari, come successo e dichiarato, si vorrebbero salvare i "sacri" confini della patria" in occasione dell’ingresso della Romania nella Comunità europea, o esternare contrarietà ( in quanto questione non rilevante) per la concessione della cittadinanza italiana ai migranti nati in italia.
    Troppi furori verbali e poco arrosto.

    Un commentatore anonimo se la prende con Agovorax per la pubblicazione dello scritto in oggetto, richiamando addirittura le "plutocrazie" di infausta memoria, sol perchè pubblica testi alui non consoni. incredibile, rivorrebbe di nuovo in auge la censura: questo si quell’altro no.
    Agoravox è strumento libero e plurale. Non gli piace. Cambi canale.

    Ai commenti di natura puramente offensiva, sul piano etico e democratico, non vale la pena di replicare.

    Buon 1° Maggio
    Kocis


  • Di pv21 (---.---.---.182) 1 maggio 2012 19:45

    Dilemma >

    Grillo ha ripetuto più volte la voce verbale “strangòla”. Ha insistito nel porre l’accento tonico sulla ‘o’ e non sulla prima ‘a’.
    E’ una “trovata” bizzarra per esorcizzare un atto crudele? Oppure non conosce la corretta declinazione dell’indicativo presente?
    Dilemma che resterà irrisolto.
    Di sicuro un tale “inciampo” linguistico non sfiora la Pescitudine di chi è sensibile alla fascinazione mediatica …

  • Di (---.---.---.153) 2 maggio 2012 13:00

    E’ davvero molto facile travisare quello che Grillo intendeva, vero? Meglio pensare che abbia voluto "stigmatizzare la mafia", che non dire che la classe politica tutta e’ una consorteria parassitica ed estranea al benessere dello stato e quindi, in questo senso, paragonabile alla mafia. Continuiamo a prenderci in giro, continuiamo a farci prendere in giro.

  • Di (---.---.---.153) 2 maggio 2012 13:01

    Quanto alla decenza democratica, sono anni che in Italia e’ andata a farsi benedire e non per opera di Grillo.

  • Di (---.---.---.196) 6 maggio 2012 12:27

    Io ho sottomano il calendario dei santi laici, che beppe stampa e cede ad offerta a chiunque lo richieda, fin dai primi anni erano presenti magistrati, politici e poliziotti uccisi dalla mafia e non ho mai visto nessuno stampare un calendario simile.

    Sono stato a Roma con il movimento delle agende rosse, S.Borsellino e tanti ragazzi della liste 5 stelle come me.
    S. Alfano e ainoi De Magistris sono stati eletti anche grazie ai voti dei grillini.
    Adesso mettete la testa sotto la sabbia, e continuate a leggere articoli dementi.

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