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 Home page > Tribuna Libera > Grecia vs Europa: tra ipotesi e scenari, la fine di un iddilio

Grecia vs Europa: tra ipotesi e scenari, la fine di un iddilio

Era il 1941 Altiero Spinelli progioniero su un'isola, dopo la fine del sogno Comunista, prigioniero di un'idea che prima lo aveva conquistato poi condannato, stende sui fogli contenuti in un pacchetto di sigarette, scrive degli appunti, un diario che diventerà il manifesto di un ideale, L'Europa. Ma se l'idea dell'Europa nasce a Ventotene, dopo 74 anni è ad Atene che il sogno rischia di finire.

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Altiero Spinelli

 Dopo mesi di trattative andate al voto il governo di Tsipras che proprio a quel manifesto si era ispirato, decide di cambiare rotta. La Grecia non intende accettare le condizioni dell'Europa, indice un referendum e nell'attesa chiude le banche e sospende la borsa.

Da Ventotene ad Atene dopo 74 anni, di lotte la Grecia diventerà rossa? 

L'ansa batte la notizia: in Grecia banche chiuse per una settimana e borsa sospesa.

Tsipras invita i greci a non cedere al panico, e a votare no al referendum che si terrà il 5 luglio, in Grecia. Saranno dunque loro i greci a decidere del loro destino, che però sembra già tracciato, se la Grecia dovesse votare per il sì: accettando il programma di riforme richieste dall'Europa (aumento dell'Iva di un punto, tagli alle pensioni, e tasse per redditi che superano i 500 mila euro, nonché super tasse per yacht e auto di lusso; una manovra che l'Italia conosce bene) gli ellenici dovranno fare i conti con i sacrifici loro richiesti e Tsipras dovrà fare i conti con il popolo greco, e spiegare loro perché ha fatto promesse che non poteva mantenere, aprendo così una crisi di governo.

Oppure come ipotizzato da Rai News il referendum non è che un mezzo del leader di Syriza, per mettersi al riparo dalle opposizioni interne, se i greci dovessero votare per il sì l'iter parlamentare sarebbe meno tortuoso .Al contrario, Tsipras potrebbe decidere di cercare una strada alternativa.

Entrare nell'orbita russa, con lo zampino della Cina, in questo modo la Grecia si salverebbe dalla default e la Russia dal suo canto potrebbe trovare un nuovo alleato nel consiglio Europeo per ostacolare le sanzioni che Unione Europea e Stati Uniti hanno varato contro Putin, per la situazione in Ucraina. Ma anche in questo caso, la situazione per la Grecia non sarebbe delle più rosee, l'alleanza con Putin in automatico segna l'uscira della Grecia dalla Nato, per diventare pedina dell'ex URSS.

Se in Ue c'è chi storce il naso e decide di rimanere fermo nella sua posizione, chi spera in un accordo che si configura sempre di più come un ricatto. Il dato certo è che dopo 70 anni l'Europa teorizzata da Altiero Spinelli, che la Grecia resti o meno dovrà fare i conti con le politiche economiche e sociali attuate negli ultimi anni e avviare una riflessione seria, perché se la Grecia è a un bivio tra la bandiera blu con le stelle e quella rossa della Russia; l'Europa oltre alle conseguenze economiche e alla perdita di un partner dovrà far fronte a possibili emulatori.

Mentre Tsipras lancia appelli ai greci, su una pseudo resistenza nei confronti di un Europa che nel paese ellenico assume i contorni di una madre cattiva pronta a mangiare i suoi figli, la verità non può essere ignorata. In entrambi i casi la parentesi Tsipras che tanto aveva fatto sperare in un cambiamento si rivela l'ennesima bolla di sapone, pronta a scoppiare.

 

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