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Grazie Gianroberto

Ogni volta che abbiamo parlato avevi qualcosa in testa, mi dispiace di non aver portato a termine l’ultima richiesta: un libro sulla violenza sulle donne, ma non è detto.

Ti sarò grata per sempre, per come hai accolto il mio primo progetto editoriale sugli infortuni sul lavoro. Mi hai fatto recapitare un contratto, senza nemmeno sapere che volto avessi. Resterà l’emozione di aver creduto in me leggendo solo il mio manoscritto in un mondo difficile, dove nella maggior parte dei casi, solo per conoscenza e/o raccomandazione si arriva da qualche parte.

Forse qualche volta hai pensato che fossi un po’ tonta, ma ora te lo posso dire, avevi un tono di voce troppo basso e proprio non ti capivo.

Grazie, resterà in me l’illusione di poter incontrare altre persone che siano in grado di valutare i fatti e non le facce. Non sono credente, quindi, non so dove già sarai, ma sono convinta che abbiamo perso una mente. Sì, un genio.

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