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Grandissimo Draghi

Intervistato, il banchiere chiamato alla Presidenza del Consiglio per salvare la patria si fa la propaganda. Finora missione compiuta: economia in crescita, pandemia superata e in quanto alla guerra, dice, la libertà degli ucraini richiede sacrifici agli italiani.

Chiuso il libro dei sogni e delle bugie, resta la verità di un Paese che è nelle stesse condizioni in cui Draghi l’ha trovato. Difendere la libertà degli ucraini, significa svenarsi per acquistare armi che ammazzino i russi. Dei diritti violati e delle libertà cancellate da tutti i dittatori, a Draghi non importa nulla e anzi si tiene caro nella NATO Erdogan, il macellaio dei Curdi, per i quali gli italiani non devono fare sacrifici. Intanto i nostri diritti sono sempre più minacciati: alle scuole mancano aule, Università e Ricerca chiedono l’elemosina, di Covid si muore ancora come si moriva e la Sanità non ha occhi per piangere.

Mentre Draghi racconta i suoi miracoli, profughi africani, abbandonati a se stessi, annegano nel Mediterraneo e il governo stende tappeti rossi per i profughi ucraini.
Tutto va bene, afferma Draghi, che evidentemente non conosce il Paese che governa, e mentre esalta il suo operato, nei Pronto Soccorso il malato scopre che l’urologo non c’è. Mancano, sì. Spendiamo milioni ogni giorno per missili e carri armati e agli ospedali mancano i medici.   

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