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Golden Globes 2012: il fascino Old Style di The Artist convince la giuria

Come ogni anno la scintillante passerella dei Globes apre le danze della stagione dei premi televisivi e cinematografici, anticipando così la sempre attesissima Notte degli Oscar.

Ieri sera si è tenuta a Beverly Hills la 69esima edizione dei premi assegnati dalla Hollywood Foreig Press Association (HFPA).

The Artist, il film muto girato in bianco e nero, realizzato dal regista francese Michel Hazanavicius e già reduce del successo ottenuto a Cannes dove era riuscito a strappare al pubblico un applauso di quasi quindici minuti, si aggiudica tre premi: Miglior commedia - film musicale, Miglior attore protagonista in una commedia-film musicale (Jean Dujardin), Miglior colonna sonora originale (Ludovic Bource).

Il dramma familiare di Alexander Payne, The Descendants, porta a casa due Globes: Miglior Film drammatico e Migliore Attore drammatico (George Clooney) mentre la pluripremiata Meryl Streep, fresca di un Globe per la sua interepretazione in Julie & Julia del 2010, vince ancora portando a casa la sua ottava statuetta, questa volta in qualità di Miglior Attrice drammatica per l'interpetazione di Margaret Thatcher nel film britannico The Iron Lady.

Woody Allen si congeda dalla serata con un premio alla Sceneggiatura per Midnight in Paris, splendida pellicola dal gusto nostalgico ambientata nella Parigi dell'âge d'or. L'ironico regista di Io e Annie non riesce però ad aggiudicarsi il Globe come Miglior Regia, riconoscimento che va invece a Martin Scorsese, il quale, sfruttando anch'egli il fascino della Ville Lumière con il suo Hugo Cabret, narra la storia di un orfanello dal passato misterioso che vive rifugiandosi in una stazione ferroviaria parigina.

Michelle Williams nel ruolo convincente di Marylin Monroe vince il premio come Migliore Attrice in una commedia o film musicale, mentre la statuetta per Migliore Attore e Attrice non protagonista è andata a Christopher Plummer,che nel film Beginners disegna magistralmente il ritratto di un un uomo di mezza età che finalmente accetta la sua omosessualità, e a Octavia Spencer, la quale nel film The Help, tratto da un best seller americano di Kathryn Stockett , veste i panni di una domestica afro-americana ribelle ai tempi dei movimenti americani per i diritti civili degli anni 60. 

Meritatissimo il Premio alla Carriera, il Cecil B. DeMille Award, a Morgan Freeman, qui di seguito commosso nel suo acceptance speech.

A giudicare da quanto detto dalla critica, i premi si sono rivelati ampiamente prevedibili, eccezion fatta per quello a Scorsese, da molti non condiviso.

Vedremo cosa aspettarci dall'ormai prossima notte degli Oscar...

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