• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Tribuna Libera > Giuseppe Pisacane: la fotografia, il suo grande amore

Giuseppe Pisacane: la fotografia, il suo grande amore

Oggi tutti grazie al tefefono fanno fotografie ma...fare fotografia è un'arte e come tale va considerata e apprezzata!

Un maestro della fotografia legato alla moda e alla pubblicità.
Nasce a Milano nel 1952 a maggio da mamma milanese che era la parte creativa e anticonformista per quegli anni 60 padre salernitano una coppia che negli anni sessanta era diventata una moda anche se contrastata dalle reciproche famiglie. Beppe era attratto dal lavoro della madre che spesso ritrova nell’oggettistica di oggi, che un po’ lo rende orgoglioso e una po’ lo fa sorridere .
Arrivato al momento di scegliere se continuare la scuola o andare al lavoro, Beppe sceglie il lavoro e inizia il suo percorso. Da non dimenticare che la creatività nella famiglia Pisacane non manca di certo infatti anche le due sorelle di Beppe iniziano una scuola per creare cartoni animati che ai tempi era agli albori.
Inizia a lavorare alla Siemens a Milano, ma le cose cambiano in fretta e per pure coincidenze. Il ragazzo di sua sorella lavorava in uno studio come art director e gli propone di andare a lavorare nelle sua agenzia come aiuto fotografo
La cosa lo stupisce un po’ e chiede al futuro cognato cosa avrebbe dovuto fare. venuto a conoscenza del lavoro lo accetta e da qui inizia la sua escalation di futuro fotografo.
Ma le cose per l’allora ragazzo marciano veloci e anche qui per puro caso parlando con il fratello della mamma che a sua volta aveva un piccolo studio pubblicitario essendo un pittore piuttosto conosciuto all’epoca gli offre di andare a lavorare da lui e qui finisce a sviluppare pellicole in camera oscura.


Pebbe ridendo dice:”praticamente non vedevo mai il sole.”
Ma battute a parte è da qui che inizia la carriere fotografica.
Col passare del tempo fa carriera diventa stampatore e in seguito assistente di studio. Ma ovviamente arrivati ad un certo punto della vita si desidera fare il salto di qualità ed inizia a lavorare per Rocco Mancino che era un best della moda del momento. Un maestro della fotografia che aiuta il nostro Beppe a fare il famoso salto di qualità dove altri fotografi di grido quando necessitava lo chiamavano a lavorare con loro. Una gavetta davero ad hoc quello che i ragazzi d’oggi non possono più fare.
Nei vari studi in cui è stato ha potuto maggiormente sviluppare le sue capacità passando al colore e allo studio di cibo, oggi detto food dove le foto a volte semplici sono le più difficili da fare, anche perchè fotografando una polenta questa doveva accaparrare l’attenzione del pubblico.
Ma gli mancava ancora qualche cosa, doveva capire di più sulle attrezzature e così per breve tempo si era messo avendere ricambi per gli studi fotografici. con l’ occasione di visitarne molti e rubare un pochino di mestire da ognuno di essi.
Dopo anni era arrivato il momento di aprire un suo piccolo studio perchè Beppe sapeva oramai di contare su se stesso e quindi dalle fotografie scattate nel salotto di casa passa a studi sempre più grandi e collaborazioni importanti e dopo 51 anni di mestieri ora insegna alla Mohole in via Ventura 5 oltre che ad avere il suo studio dove i ragazzi possono anche sperimentare come è successo in questi giorni a fare reportage fotogratici di moda per la stilista Irina Tirdea e la sua collezione Iris Collection. Chiedo a Beppe quale sia la donna più bella che avesse fotografata e ricorda una americana molto affascinate di nome Dona Jordan, mentre la più antipatica che ha immortalato anche se la sua voce è ancora oggi inconfondibile è Ornella Vanoni.
Qual’è il sogno nel cassetto di Giuseppe Pisacane? saper suonare! aveva iniziato anni fa anche se così tanto per provare in locali con dei complessini ma i guoi genitori lo hanno scoraggiato sostenendo che con la musica non si può mangiare.
Il suo grosso rammarico è stato quello di non avere mai imparato l’inglese , questa cosa gli ha fatto perdere grandi opportunità di lavoro all’estero.
Per cui dice ai suoi ragazzi di non fare lo stesso errore e glielo dice davvero con cuore come col cuore continua a fare il suo lavoro e a trasmettere a questi giovani le sue conoscenze di lunghi anni di lavoro.
Un grande mastro della fotografia venuto dal nulla ed arrivato ad avere tutto quello che un fotografo possa desiderate.

Questo articolo è stato pubblicato qui

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox


Pubblicità




Pubblicità



Palmares

Pubblicità