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Il fallimento della politica del terrore

La guerra contro un nemico invisibile

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parlamento italiano

Abbiamo visto in questo lasso di tempo che le politiche del governo hanno “cannato” alla grande.

Il CORONAVIRUS è un nemico invisibile e forse a Roma, come del resto in tutte le regioni italiane non si è capito che siamo in guerra, una guerra ancora più sanguinaria e feroce, ma ancor più grave è avere un nemico invisibile.

Ci siamo sentiti ripetere per giorni e giorni “state in casa!” ma di ritorno abbiamo avuto un incremento di morti e di contagiati.

Cosa si sta sbagliando? Vorrei capire se il governo si è fatto questa domanda, ma a quanto pare non l’ha fatto e le vere e sole decisioni prese sono punitive e peculiari, fino a qualche giorno fa anche penali. Ora il tutto è stato cancellato e come se fosse una semplice infrazione del codice della strada, se decidi di pagare subito la sanzione ti viene dimezzata.

Ma di cosa stiamo parlando? la vita non conta più nulla?

E’ arrivato il momento delle decisioni impopolari ma necessarie.

Prevenire il contagio vuol dire fare attenzione a che chi è in contatto quotidiano con il virus, che non possa diffonderlo a nessuno. Parlo di tutto il personale ospedaliero e di chi per qualsiasi ragione viene in contatto con luoghi di possibile infezione.

  • Bisogna avere il coraggio di requisire alberghi, già comunque vuoti, dove ospitare il personale ospedaliero che potrebbe diffondere più di ogni altro il contagio, e abbiamo visto i medici che sono morti per il loro dovere di assistenza. Certo non è semplice nemmeno per loro ma è corretto nei confronti dei loro famigliari e di tutte le persone con le quali verrebbero in contatto.

  • Avere l’accortezza di disinfestare le strade in maniera sistematica e con quello anche i mezzi di trasporto.

  • Fare tamponi a tappeto, usare le mascherine e i guanti. Ma a cosa serve tutto questo se poi nei supermercati la gente è sempre troppa.

  • Invece di diffondere continuamente dati sulla mortalità e i contagi, trasmettendo questa politica del terrore, forse sarebbe utile che si diffondessero i servizi che ogni comune dovrebbe mettere a disposizione del cittadino, per evitare che esso si contagi. Avete mai visto qualcuno lo abbia fatto?

  • I servizi a domicilio gratuiti esistono che vengano diffusi,

I mezzi ci sono basta farlo!!

Tutti i governati parlano di mancanza di fondi, io mi domando ma i nostri politici cosa ci hanno messo del loro in questa situazione? Vogliono allargare la cerchia del reddito di cittadinanza, ma siamo sicuri che è questa la strada giusta?

La prevenzione costa, per cui invece di usare il denaro per integrare una rendita che porterebbe solo voti a favore di chi vorrebbe questa legge, abbiamo bisogno di ben altro, per esempio che tutti anche chi occupa gli scranni del parlamento, del senato, delle regioni, per primi dimostrino il loro desiderio di aiutare le persone, ad esempio versando una quota delle pensioni che hanno accumulato e che si dimezzino i loro stipendi, invece che assillarci con continui appelli per donare alla Protezione Civile quanto si possa dare. Come cittadini stiamo dando la cosa più preziosa che abbiamo la nostra vita, e credo sia anche già troppo e inaccettabile.

Se questa è una guerra chi sta pagando è solo il cittadino e chi lo sta aiutando a sopravvivere, non certo i governanti che, barricati dietro a continui decreti spesso anticostituzionali, stanno causando la morte di un paese e dei suoi abitanti.

 

Loredana Michelon

 

 

Questo articolo è stato pubblicato qui

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