Giornata Modiale del Rifugiato

I dati presentati ieri alla conferenza che si è tenuta a Roma per la celebrazione della giornata mondiale del rifugiato non sono certo rassicuranti per la politica Europea e Italiana. La Giornata Mondiale del Rifugiato si svolge il 20 giugno in tutto il mondo. Quest’anno l’UNHCR ha deciso di dedicarla al tema: “Rifugiati, non solo numeri - real people, real needs”. 
 

Il Colosseo è stato illuminato con lo slogan ‘Rifugiati, non solo numeri - real people, real needs’.
 

http://www.unhcr.it/?gclid=CKO14ePKmZsCFcIWzAodfShziw
 

I dati rivelano che: 42 milioni di disperati nel mondo fuggono dalle guerre e dalle persecuzioni; 16 milioni sono rifugiati e richiedenti asilo politico; 26 milioni sono sfollati nei loro paesi; l’80% di questi disperati vengono accolti da paesi come Pakistan, Siria e Iran; la Germania ospita circa 582.000 profughi. Con questi dati, la politica occidentale non si occupa assolutamente della tragedia che colpisce essere umani disperati.

 

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha inviato agli organizzatori e ai partecipanti della conferenza per la celebrazione della Giornata Mondiale del Rifugiato il seguente messaggio:

"Il tema prescelto per l’edizione di quest’anno, "Rifugiati non solo numeri - real people, real needs" è quanto mai attuale in considerazione del numero sempre crescente di persone che tentano di sfuggire alla guerra e alle persecuzioni politiche. Le emergenze politiche e umanitarie dei nostri giorni e il severo impatto della crisi economica mondiale non possono lasciarci indifferenti e ci richiamano ad un impegno collettivo per l’attuazione delle intese raggiunte al livello delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea a tutela dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Ricordo a questo riguardo il patto sull’immigrazione e l’asilo approvato dal Consiglio europeo nel dicembre 2008, che esorta ad adottare le iniziative appropriate per costruire un’Europa dell’asilo, mantenendo un intenso dialogo con l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, per assicurare alle persone che vi hanno diritto un adeguato livello di protezione. Abbiamo il dovere di puntare alla costruzione di un ordine internazionale improntato a giustizia e solidarietà, che coniughi pacifica convivenza fra i popoli e tutela dei diritti dei singoli. Sono certo che dall’odierna conferenza emergeranno utili indicazioni per favorire una migliore definizione delle politiche di asilo".

’’E’ necessario superare diffidenze e pregiudizi che si diffondono nella società, spesso alimentati dall’ignoranza, per promuovere una cultura dell’integrazione attraverso la pratica del dialogo e della conoscenza reciproca’’. E’ il messaggio inviato dal Presidente della Camera, Gianfranco Fini, al rappresentate regionale dell’UNHCR in Italia in occasione della conferenza ’’Rifugiati, non solo numeri’’ promossa dall’Alto commissariato della Nazioni Unite in corso a Roma.

Fini ha rilevato poi come, ’’a fronte dei milioni di persone costrette alla fuga dai loro paesi di origine a casa di guerre e persecuzioni, anche sulla base dei dati resi noti dal recente rapporto dell’UNHCR ’’Global Treds’’, si rende urgente l’adozione di politiche che sappiano coniugare i valori dell’accoglienza e della solidarietà con i principi della pacifica convivenza e della sicurezza’’.
 

Il Presidente della Camera ritiene quindi di ’’grande utilità’ l’impegno dell’UNHCR nella promozione della cultura dei diritti umani contro ogni forma di xenofobia e di intolleranza e nel richiamare l’attenzione delle istituzioni e della società civile sulla drammatica situazione dei rifugiati nel mondo”. (da Agenzia ANSA)