Giornalista del Guatemala condannato a due anni: aveva denunciato la corruzione
Il 29 luglio José Rubén Zamora, 67 anni, giornalista investigativo del Guatemala, fondatore del quotidiano “El Periódico”, vincitore di numerosi premi internazionali, è entrato nella prigione militare Mariscal Zavala per scontare una condanna a due anni di carcere.
Zamora era stato arrestato il 29 luglio 2022 con l’accusa di riciclaggio ed era stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Città del Guatemala. Il 14 giugno 2023 era stato condannato a sei anni di carcere. A ottobre, una corte d’appello aveva annullato la sentenza ma il nuovo processo non è mai stato celebrato.
Al contrario, nei suoi confronti si erano aggiunte due nuove accuse: intralcio alla giustizia e uso di documenti falsi, che gli erano valse la nuova condanna.
Nel marzo di quest’anno il Gruppo di lavoro delle Nazioni Unite sulle detenzioni arbitrarie ha chiesto la scarcerazione di Zamora. Si è unita ora anche Amnesty International. È giudizio comune degli organismi per i diritti umani e per la libertà di stampa che il giornalista sia stato messo a tacere con false accuse e col carcere a causa delle sue inchieste sulla corruzione.
Non è la prima storia del genere in Guatemala: la persecuzione dell’ex procuratrice anti-corruzione Virginia Laparra è un altro esempio.
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