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G20 2009: quando Berlusconi dava il suo numero a Naomi Campell

G20, Londra, 2009. Un vertice che non dimenticheremo mai. Il nostro Presidente del Consiglio si sente intoccabile, gode della fiducia degli italiani e gli scandali Noemi/Patty/Ruby non sono ancora scoppiati.

E' talmente su di giri che riesce persino a far infuriare la Regina d'Inghilterra, in un tripudio di gaffe che non vi dico. Fotografie caciarone, velate minacce ai giornalisti, richieste atlantiche strampalate. Ma c'è dell'altro. Ci sono le simpatiche dichiarazioni dello chef inglese Jamie Oliver, rilasciate in un programma televisivo canadese.

Il nostro amico Luigi Bruschi scrive:
Jamie Oliver è un personaggio molto noto nel Regno Unito: cuoco, ristoratore, conduttore televisivo di programmi culinari di successo, si è imposto nel panorama mediatico britannico come strenuo difensore del mangiar sano nelle scuole statali, tanto da indurre la politica ad inserire la questione nell'agenda delle problematiche da affrontare. Non a caso, per questo suo impegno, è stato addirittura nominato come "la personalità politica di maggiore ispirazione del 2005".
Ecco, questo chef - scrivono quelli di Vanity Fair ...
... ha raccontato il suo incontro con l'ex Presidente del Consiglio italiano durante la cena del 2 aprile 2009 a Londra tra i leader mondiali in occasione del G20.


Berlusconi mi spinse di lato
"Quella sera c'era anche Naomi Campbell", spiega Oliver. "Mi avvicinai, visto che sono un suo fan". Ma non fece in tempo a presentarsi: "Dopo tre secondi netti, si avvicinò Berlusconi e mi spinse letteralmente di lato. Mi mise da parte in modo sgarbato e si fece avanti a Naomi. Si presentò, scrisse il suo numero di telefono su un bigliettino e glielo consegnò".
Lo chef sa che sono occasioni che non si presentano tutti i giorni, e se la lega al dito. E conclude in questo modo:
"Sai, quella sera cucinavo io. E con me avevo un po' di lassativi..."

Sempre per quella storia dell'autorevolezza.
 

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