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Fuochi sociali moderni

Disuguaglianze socio-economiche, conflitti bellici, stereotipi di genere, razzismo, estremismo e fondamentalismo religioso, immigrazione. Per un Mondo con maggior giustizia, eguaglianza, laicità e minor sfruttamento. Per un odierno diritto alla felicità e per una licenza a sognare un Mondo migliore. Per ogni fine c’è un nuovo inizio. Il sonno della ragione genera mostri.
Fuochi sociali moderni.

 

La grandezza dell’uomo si misura in base a quel che cerca e all’insistenza con cui egli resta alla ricerca.

Martin Heidegger

XXI secolo.

Correva l’anno 2015.

Disuguaglianze socio-economiche, conflitti bellici, stereotipi di genere, razzismo, estremismo, immigrazione.
Una serie di problematiche interessavano la società dei primi decenni del Nuovo Millennio.
Unico filo conduttore: perdita di umanità e di contatto con la realtà. Società parallele che hanno sconvolto lo status-quo dell’epoca; società materialiste, individualiste e a dir troppo consumiste nel cuore,disinteressate del buon vivere della collettività.
 
III millennio che ha personificato il protagonismo bellico, dove quest’ultimo è stato uno dei primi attori per la nascita di estremismi e fondamentalismi, generando odio e violenza.
 
Perché uccidiamo persone che stanno uccidendo persone per dimostrare che uccidere è sbagliato?
Holly Near 

(Per un disarmo freddo – Articolo Frammenti di Utopia)

“Con la violenza puoi uccidere colui che odia, ma non uccidi l’odio. La violenza aumenta l’odio e nient’altro.

Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza, aggiungendo una più profonda oscurità a una notte ch’è già priva di stelle. L’oscurità non può allontanare l’odio; solo l’amore può farlo.”

Martin Luther King 

(“Non avrete il mio odio”. La lettera del marito di una vittima ai terroristi – L’Unità)

Estremismi e fondamentalismi generati da un rifiuto di una corretta conoscenza religiosa tramite un conflitto di interpretazioni, abbracciando così una visione meccanica della religione (secondo una ricerca anglosassone del 2010 dell’Istitute for Social Policy& Understanding Fellow); radicalizzazione spronata anche da diatribe politico-economiche e di mancato indipendentismo economico-popolare dal mondo occidentale con conseguente povertà e sfiducia; micce, per extrema ratio, dell’estremismo.

(I fondamentalisti? Sono piccolo borghesi, non vengono dalle banlieue. – Linkiesta.it)

 

 (Bombardare è inutile.Occorre l’azione diplomatica. L’Opinione di Loretta Napoleoni, esperta di terrorismo internazionale. Metronews.it)

Qual è la sua speranza? «Che l’umanità riesca a fare finalmente il grande salto culturale che molti attendono ormai da secoli.

Scacciare la guerra dall’orizzonte della storia, ecco quale dovrebbe essere il nostro obiettivo. Perché la guerra non produce nulla, se non nuove povertà e nuove discriminazioni».

Gino Strada – Fondatore ONG italiana Emergency.

III millennio che ha personificato le disuguaglianze in senso lato. povertà2.jpg

Periodo di storia durante il quale è regnata sovrana la disuguaglianza socio-economica e la povertà con il 45 per cento della ricchezza in mano al 10 per cento delle famiglie.
 
 
Incomprensioni sociali capitanate da una disuguaglianza di genere con annessi stereotipi di matrice sessista, non del tutto ancora cancellati.
 
 
C’è una strana malafede nel conciliare il disprezzo per le donne con il rispetto di cui si circondano le madri.
Simone de Beauvoir

In Europa le donne lavorano gratis per due mesi all’anno – da Internazionale.it)

Capitano a volte incontri con persone a noi assolutamente estranee, per le quali proviamo interesse fin dal primo sguardo, all’improvviso, in maniera inaspettata, prima che una sola parola venga pronunciata.

Fëdor Dostoevskij

III millennio che ha personificato il problema dell’immigrazione, avente una genesi bellico-economica, di disuguaglianze territoriali, dato che il luogo di nascita pregiudicava il futuro di una qualsiasi persona.fotoart1.jpg 

(Frontiere (In)visibili- Articolo Frammenti di Utopia)

Un’epoca incapace di gestire i problemi di migrazioni dato che la società di un tempo non seppe risolvere le svariate cause poste a priori di queste emergenze umanitarie.

“ Le porte possono essere anche sbarrate, ma il problema non si risolverà, per quanto massici possono essere i lucchetti. Lucchetti e catenacci non possono certo domare o indebolire le forze che causano l’emigrazione: possono contribuire a occultare i problemi alla vista e alla mente, ma non a farli scomparire.”

Zygmunt Bauman, filosofo polacco. 

III millennio che ha personificato il problema ambientale non sapendo porre delle soluzioni che unissero e cambiassero il paradigma consumista economico con la passata crisi ambientale.

III millennio che ha personificatol’allontanamento dei cittadini dalla politica data la sfiducia istituzionale presente all’epoca.

 

III millennio che ha personificato il disordine e la disgregazione internazionale.

Anni 2000 e un terzo millennio simboli di un fallimento umano.

Impariamo dalla storia per non commettere gli stessi errori nel futuro.

Il fatto che gli uomini non imparino molto dalla Storia è la lezione più importante che la Storia ci insegna

Aldous Huxley

( Anonimo.

Tratto da un quotidiano storico futuristico.)

Un meta-articolo con una probabile futura riflessione storica sulle tematiche contemporanee d’oggigiorno.

Conflitti bellici, immigrazione e fondamentalismi generati da una crescente disuguaglianza e da un mancato indipendentismo socio-economico.

cooperazione-globale-38812489.jpgVolontà politica che dovrebbe porsi,in modo tassativo e categorico,il spegnere il fuoco delle disuguaglianze, protagoniste indiscusse nelle formazioni e nelle nascite di società parallele nelle quali attecchisce e prospera, come extrema ratio, l’estremismo.

(Il vuoto ideologico e di valori alimenta il radicalismo religioso?– Tribuno del Popolo)

(Quando la morte è una lezione di umanità-L’Huffington Post Italia)

(I bombardamenti non hanno mai funzionato e non funzioneranno mai – L’opinione di Gary Younge, The Nation, Stati Uniti. – Internazionale . 

Se dichiariamo guerra al terrore è ragionevole pensare che il terrore risponderà al fuoco)

[…]…se si distrugge ogni prospettiva razionale e laica di miglioramento della società, quale alternativa si lascerà a masse non scolarizzate ed escluse dal benessere se non il ricercare la consolazione nella religione o comunque nei valori della propria comunità d’origine?

Ecco perché l’integrazione, e soprattutto la scolarizzazione dovrebbero essere considerate armi importanti nella lotta al terrorismo religioso.

Dal Tribuno del Popolo

Volontà che deve,obbligatoriamente,garantire un indipendentismo economico, obiettivo proveniente dai retaggi dell’imperialismo occidentale del XIX e XX secolo, dove quest’ultimo ha depredato numerose risorse in Paesi già inizialmente poveri; Volontà che deve mettere in vigore piani Marshall per l’Africa e per i Paesi malati di povertà in modo che il luogo di nascita non pregiudichi il futuro di una persona; Volontà che sappia strizzare l’occhio alla qualità di vita e al benessere collettivo, assicurando condizioni di vivibilità, diritti,uguaglianza, umanità e giustizia.

(L’ora della ragione e della mitezza. altreconomia.it                                        Le vere cause del terrorismo islamico vanno ricercate in quella polveriera che si chiama Medio oriente, una regione caratterizzata da equilibri difficili che gli occidentali a più riprese hanno contribuito a incrinare. Scrive Francesco Gesualdi, a commento della strage di Parigi- da altreconomia.it)

(Tony Blair: “Chiedo scusa per la guerra in Iraq,ha aiutato la nascita dell’Isis. “- RaiNews.it)

« Al male reagiremo con più democrazia, più umanità,più democrazia, più apertura, più partecipazione »
(Jens Stoltenberg, ex Primo Ministro Norvegese dopo le stragi di Oslo e Utøya)

Protagonismo bellico e produzione di armi perni principali per l’alimentazione del problema del fondamentalismo e di condizioni economicamente povere.

Imprescindibile e doverosa, quindi, è la presenza di un minor quantitativo di armi, dato che la qualità di vita non la si crea generando violenza.

(Per un disarmo freddo – Articolo Frammenti di Utopia)

Metteremo fine al genere umano o l’umanità saprà rinunciare alla guerra?

Ricordatevi della vostra umanità, e dimenticate il resto.

Manifesto Russell-Einstein,dichiarazione presentata a Londra il 9 luglio 1955 in occasione di una campagna per il disarmo nucleare e che aveva avuto come promotori Bertrand Russell ed Albert Einstein. 

[…]Non facciamo pianificazioni a lungo termine. Tutto quello che sappiamo fare è una reazione d’istinto per affermare di avere ancora una parvenza di supremazia: bombardiamo.

Per riportare dignità e giustizia nel Medio Oriente è essenziale pensare sul lungo termine, accogliere chi fugge dalla violenza con una strategia di lungo periodo, e invece no, sappiamo solo bombardare e continuare a vendere armi a quei fanatici.

Robert Fisk, corrispondente per l’Independent da Beirut da oltre 30 anni, uno dei più grandi esperti occidentali di Medio Oriente.

«In Medio Oriente serve una strategia, non bombardare e vendere armi a quei fanatici» Intervista a Robert Fisk, Linkiesta.it

Senza accogliere ed adottare la logica buoni versus cattivi, per porre delle soluzioni a lungo termine è necessario combattere le idee e non le persone, garantendo una società, democratica ed egualitaria, che sappia incarnare il diritto a una vita dignitosa,all’istruzione e alla sanità.

In una parola, il diritto alla giustizia sociale.

[…] Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti […] il riconoscimento della dignità inerente a tutti i membri della famiglia umana e dei loro diritti, uguali ed inalienabili, costituisce il fondamento della libertà, della giustizia e della pace nel mondo.

Dichiarazione universale dei diritti umani,1948.

 

(Per un disarmo freddo – Articolo Frammenti di Utopia)

Diritti dell’uomo,democrazia e pace sono tre momenti necessari dello stesso movimento storico. 

Norberto Bobbio 

Per contraddire e confutare, inoltre, il precedente e probabile,malauguratamente e sciaguratamente, articolo storico-futuristico è fondamentale cambiare l’attuale paradigma economico (come illustrato e scritto ne:”Il problema della Sindrome Economica di Stoccolma” – Articolo Frammenti di Utopia“); cambio di paradigma doveroso sia per uscire dall’attuale schiavitù salariale e di povertà, sia per porre una soluzione agli attuali problemi ambientali, aggredendoli sia con un cambio a livello tecnologico e sia a livello politico-economico.

Disuguaglianze economiche, tempeste belliche, mancanza di diritti che hanno scatenato e stanno scatenando disordini e una polveriera internazionale di orwelliana memoria.

Ho commesso il peggiore dei peccati che possa commettere un uomo.

Non sono stato felice.

Jorge Luis Borges

Polveriera orwelliana che potrebbe essere ovviata e scemata dalla presenza di un arbitro geopolitico, durante le partite politico-economiche, assumendosi il compito di una guida collettiva,partecipativa, democratica ed internazionale.

Un arbitro geopolitico internazionale che come illustrato nell’articolo:”Per un’unione di entanglement internazionalista dei Popoli – Articolo Frammenti di Utopia” deve obbligatoriamente far indirizzare tutte le Nazioni verso un unico obiettivo di un futuro eco-sostenibile, pacifico, e a un mondo economico centralizzato sull’aspetto umano e sulla qualità di vita, come descritto nell’articolo: Il problema della Sindrome economica di Stoccolma.

Nessuno di noi agendo da solo può raggiungere il successo, il successo è portato da tutte le nostre mani riunite.

Nelson Mandela

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Una Casa Comune e Mondiale dei Popoli che sappia guidare le singole Nazioni verso una meta comune, una nuova metanarrazione che conduca la collettività in un viaggio condiviso.

Battersi per difendere la libertà di pensiero (o tout court la libertà) del nostro prossimo, è il cardine di ogni etica individuale o di un gruppo, la conditio sine qua non di una società che aspiri a differenziarsi da quella degli sparvieri.
Maria Luisa Spaziani‬

Per essere cittadini del Mondo; per un Mondo senza confini.

In fondo apparteniamo tutti alla stessa realtà.

Per combattere l’estremismo

 combattendo la povertà, garantendo non solo il principio dell’autodeterminazione dei Popoli, ma anche una certa indipendenza sul piano economico,

combattendo il fondamentalismo pensando ad un nuovo umanesimo con nuovi ideali, dato che la disperazione regna sovrana in periodi estremistici,

garantendo diritti, uguaglianza di genere e democrazia.

Si dominano più facilmente i popoli eccitandone le passioni che occupandosi dei loro interessi.

Gustave Le Bon

Per un nuovo Mondo,

avente come probabile precursore il Vecchio Continente,culla del pensiero (Scacco matto orchestrale europeo – Articolo Frammenti di Utopia),

per un nuovo Congresso di Vienna a guida europea, convocando tutti i protagonisti del mondo arabo e del Medio Oriente,per tracciare i futuri confini di statualità nazionali omogenee sia etnicamente sia religiosamente parlando, vincolando ovviamente la nascita di questi nuovi Paesi alla redazione di Carte costituzionali garanti dei più basilari diritti umani,

Fonte: The Post Internazionale.It                                                           La storia di come una regione autonoma curda nel nord della Siria è riuscita a ottenere la parità di genere, la laicità e la democrazia nel bel mezzo dell’estremismo religioso dell’Isis. Rojava è un sogno utopico che deve resistere.                                      La storia di Rojava, società utopica dei curdi nel cortile di casa dell’Isis)

per un’ottica non stereotipata e sessista del rapporto uomo-donna,

per favorire l’avvento di una società più inclusiva con un nuovo pensiero umanistico che sappia colmare il vuoto ideologico,

Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo.
Mahatma Gandhi

accatastando sulla montagna dei ricordi l’odierno “ordine” economico- politico.

Per un Mondo con maggior giustizia, eguaglianza, laicità e minor sfruttamento.

Per un odierno diritto alla felicità e per una licenza a sognare un Mondo migliore.

Fate della vostra vita un capolavoro.

Esistiamo nella misura in cui pensiamo.

Ricordiamo il passato, per vivere il presente per progettare il futuro.

Per ogni fine c’è un nuovo inizio.

Il sonno della ragione genera mostri.

La fantasia priva della ragione produce impossibili mostri: unita alla ragione è madre delle arti e origine di meraviglie. 
 
Goya, manoscritto conservato al museo del Prado.
Testo originale in Helman.
Questo articolo è stato pubblicato qui

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