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Franco CFA, una battaglia inutile

Il franco CFA non è un'angheria peggiore di altri casi che avvengono nel mondo, aver sollevato la questione francese è stupido. Ovvio che il franco CFA risponda agli interessi francesi ma è anche vero che deriva da un’esigenza, prevalente o meno, condivisibile o meno, dei paesi che lo hanno adottato e che possono uscirne quando vogliono: ovvero quella di avere una moneta stabile ed accettata in pagamento da tutto il mondo. 

Ci sono altri casi, nel mondo, di paesi che adottano una moneta forte, ad esempio il dollaro USA. La crescita economica nei paesi con il franco CFA (che sono paesi mediamente più poveri) è simile a quella degli altri stati africani. Uno stato povero non è MAI indipendente, altrimenti ci prendiamo per i fondelli. Nel mondo ci sono potenze economico-militari... e paesi che in qualche modo subiscono l'influenza di quelle potenze. Quanto più son poveri e tanto più saranno condizionati. La sovranità e l'indipendenza si ottengono con lo sviluppo, e non è affatto provato che il CFA freni lo sviluppo di quei paesi. In ogni caso: non sono affari nostri, sollevando la questione del CFA ci siamo dati la zappa sui piedi per l'ennesima volta. Tra le altre cose: le economie che adottano il franco CFA non risulta che siano penalizzate rispetto alle altre economie africane, il tasso di crescita del PIL di quei paesi (che sono tra i più poveri dell'Africa) è simile a quello degli altri paesi africani. La “battaglia” sul franco CFA ha la sola funzione di sviare l'attenzione dalla crisi politica del M5S e dalla crisi economica dell’Italia, le guerre "giuste" (e questa non mi pare che lo sia) si possono anche fare, ma solo quando servono e si ha la ragionevole speranza di vincerle. La "battaglia" sul franco CFA non serve ai paesi del CFA e farà danni all'Italia..

Quegli Stati, senza una moneta garantita dall Francia, non avrebbero una valuta stabile, e come più volte detto... possono uscire quando vogliono dal Franco CFA, è un'intesa da cui le parti coinvolte possono svincolarsi, non stiamo parlando dunque di un'imposizione. Per quanto riguarda i depositi in oro: qualsiasi valuta ha bisogno di essere garantita, specialmente quella dei paesi che hanno un'economia debole in via di sviluppo, poco importa se i depositi in oro (che rimangono di proprietà dei singoli stati) sono depositati in Francia, anzi, questo garantisce maggiormente gli operatori internazionali da un eventuale utilizzo illecito da parte dei governi locali.

Ovviamente ci sono pro e contro, ad esempio è più difficile programmare una svalutazione competitiva della moneta, ma resta il fatto che, per favorire le esportazioni, i produttori dei paesi CFA, che hanno costi molto inferiori specialmente per le produzioni agricole, possono far leva sul prezzo, sono in grado di vendere le produzioni locali ad un prezzo molto più basso pur ricevendo in pagamento una moneta che consentirà loro di acquistare, in tutto il mondo, i prodotti (industriali, tecnologici, meccanici ecc ecc) che loro non sono in grado di realizzare. Può ben darsi che le elites dei pasi che lo adottano utilizzino il franco CFA per i loro interessi personali, ma questo è un problema di democrazia interna in quegli stati. In ogni caso: non produce effetti negativi sullo sviluppo di quei paesi, non produce immigrazione verso l'Italia, non è un problema che deve riguardare noi italiani.

Ovviamente se ne può discutere, ma sollevare una crisi internazionale è da stupidi, abbiamo solo da rimetterci perché l'Europa e il mondo non supporteranno il casino che abbiamo provocato, ci metteranno in un angolo e, oltretutto, non facciamo nessun favore ai paesi del franco CFA. Che poi in tutto il mondo le potenze economico-militari controllino le economie dei paesi in via di sviluppo per fare i loro interessi economici e geopolitici... beh, questa è la scoperta dell'acqua calda, ma in questo momento chi sta colonizzando pericolosamente l'Africa (e gli altri paesi in via di sviluppo) nel silenzio totale è la Cina, mica la Francia.

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