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 Home page > Attualità > Politica > Fini-Berlusconi: uno a zero, palla al centro

Fini-Berlusconi: uno a zero, palla al centro

Dobbiamo tutti essere grati a Berlusconi perché finalmente ha buttato fuori Fini e "compagni" dal Popolo delle Libertà (mi vien da ridere a scrivere libertà). Non ne potevamo più. Finalmente basta. Era come la barzelletta sui carabinieri, o come l’ultimo gossip su Paris Hilton: non ne potevamo più.

Era quello che, alla fine, anche il Presidente della Camera aspettava: essere buttato fuori per proclamare a voce alta che nel PdL non esiste democrazia, che è il partito di Berlusconi e non della destra, un partito vecchio, che la vera destra moderna riformista ed europea è (sarà) la sua, raccogliendo su di sé più consensi di quello che crede il Cavaliere e sperano (temono?) i berluscones.

Berlusconi con questa mossa ha mostrato ancora una volta di essere un parun dalle belle braghe bianche imprestato alla politica, e che in questi sedici anni non ha imparato nulla della politica, rimanendo solo e soltanto un padrone vecchio stampo, modello e-qui-comando-io-e-questa-è-casa-mia. Non so quanto sia stato furbo - bisognerà aspettare ancora qualche tempo per dare un giudizio definitivo - certo non così furbo e politicamente scaltro da come vorrebbe apparire.


Fini, che è invece un animale politico da sempre (parlare con la gente per averne conferma: lui e D’Alema), ha portato all’incasso la cambiale dell’espulsione, mettendosi dalla parte di chi ha subìto il torto. Ha ottenuto il vero risultato a cui mirava: condizionare Berlusconi ed impedire che venga trascinato dalla deriva populista e leghista.

Il governo non cadrà per colpa di Fini. Primo, perché così Fini potrà sempre sostenere che è lui la vittima della prepotenza dell’uomo di Arcore, assumendo il ruolo dell’eroe buono che combatte contro l’antieroe cattivo, cosa che attira sempre la simpatia. Secondo, potrà sempre dire agli elettori che gli impegni elettorali di sostenere il governo lui li ha mantenuti (non a caso ha aspettato il licenziamento della manovra economica). Terzo, perché andare ad elezioni anticipate in questo momento non conviene neanche a lui. Quarto, perché da fuori può condizionare meglio il suo ex socio, presentandosi alle urne, quando sarà, come il vero campione della destra, coerente con i fondamenti di legalità e costituzionalità. Quinto, perché potrà presentarsi all’elettorato del sud come colui che ha arginato (e forse mazziato una volta per tutte) il federalismo leghista in nome dell’unità nazionale - di cui è profondamente convinto fin dai tempi del MSI - che per la stragrande maggioranza degli italiani è ancora un valore.

Nonostante le vagonate di guano che, Fini sa già, si riverseranno su di lui e la sua pattuglia dagli ex amici, continuerà ad appoggiare dall’esterno gli impegni elettorali presi come PdL, come ha già dichiarato. Fuori di questi però per Berlusconi non ci sarà più nessuna vittoria scontata, nessun altro voto di fiducia (a meno che non dia fuori di testa completamente), ma una mediazione continua per avere un appoggio esterno. Castrato nei suoi propositi di altri tre anni di governo, sfiancato dal logorio della guerriglia parlamentare, impossibilitato a farsi leggi incostituzionali, in inverno potrebbe anche salire al Colle per rimettere il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica.

Già ora il primo punto della partita Fini se l’è aggiudicato, prima ancora di essere espulso dalla squadra: il invio a settembre, ma ormai è un cestinamento, del ddl sulle intercettazioni, la legge bavaglio. E così sarà per tutte le altre proposte di legge che il premier vorrà fare per gli interessi suoi o dei suoi.

Ora si torna a fare politica sul serio. Il tempo della Berlusconi SpA è finito.

Commenti all'articolo

  • Di Virginia Visani (---.---.---.160) 31 luglio 2010 10:19
    Virginia Visani

    Articolo interessante ed abbastanza equilibrato. Se, come dici Fini si presenterà alle urne come "il vero campione della Destra" molti si chiederanno perchè mai abbia accettato a suo tempo di essere il co-fondatore del Popolo della Liberta con un Padrone-padrone come Berlusconi. Forse lo ha fatto per puro interesse politico, visto che allora non aveva ancora incassato il non-ostat dell’opposizione.
    Non penso proprio che adesso tutti lo acclameranno, non ci ha fatto secondo me una gran bella figura, soprattutto quando ieri l’altro proponeva in un’intervista al Foglio di Re-settare tutto, cioè tornare indietro nel tempo. Coime poteva pensare che un uomo come B. potesse accettare?
    Un’altra osservazione: non mi pare che Fini sia stato davvero espulso, si è trattato piuttosto di un aut-aut, difficilmenbte accettabile
    La partita è aperta, si accettano scommesse.

  • Di pv21 (---.---.---.134) 31 luglio 2010 19:58

    Berlusconi voleva cambiare l’Italia, ma per oltre 2 anni glielo hanno impedito. Chi? Scajola che si è dimesso senza sapere il perchè o Brancher (mini-ministro) condannato a 2 anni? Oppure la consorteria di "4 pensionati sfigati"? Oppure ... No (dice e scrive il Cavaliere), è stato FINI con il suo stillicidio, distinguo e contrarietà al governo, con la critica demolitoria alle decisioni del partito e l’attacco sistematico al ruolo ed alla figura del premier. D’altra parte può contare sul Consenso SURROGATO di chi non perde la fede e gli concederà altri 3 anni per le riforme. Intanto la crisi (ex-ripresa) grava sul paese come Se fosse STAGNAZIONE. Le tasse non calano, ma in compenso continuano a crescere le tariffe (acqua, rifiuti, trasporti, ecc) ... 

  • Di (---.---.---.144) 8 agosto 2010 11:21

    Beh ! Sapevano con chi si alleavano ! Soprattutto Fini che è stato poco attento " considerando la sua esperienza in politica " ai raggiri dei suoi EX fedelissimi ( ? ) Gasparri & La Russa che per trenta denari si sono prostituiti al Cavaliere. E dire . . che senza Fini, non erano mai stati capaci di fare la O col bicchiere. Questo è il prezzo del prestigio e della riconoscenza a chi li ha svezzati e averli fatti conoscere nella politica che conta.

     Tra l’altro han fatto sì di distruggere l’armata di AN di Fini consegnandola all’ Innominato ! E forse non è ancora finita lì la storia considerando quello di cui solo La Russa era in grado di conoscere ( rif. casa di montecarlo ) e si sa bene ch’è tutta una cosa studiata a tavolino con Storace e il Cavaliere !

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