Finanziamenti alle imprese, il lato nascosto
Quando è che il credito è utile? Quando aiuta la crescita? Finanziare le imprese serve ovviamente, a meno che...
Si parla molto della mancanza di credito alle aziende da parte delle banche. Tutti chiedono che le banche eroghino maggior credito e finanziamenti alle aziende, specie a quelle piccole e medie perché indispensabile per la crescita. Tanto che “Radio 24” ha messo in piedi un sito (Disperati mai) per aiutare le aziende in crisi e che di questo sito fa un gran parlare Oscar Giannino durante la sua trasmissione. In essa Giannino, che già sa molto poco di economia, parla e si appassiona di problemi di gestione di cui non sa nulla e continua a protestare contro lo Stato che pretende ciò che gli spetta, ma non paga ciò che deve (giusto), e infine continua a protestare perché alle aziende venga dato maggior credito. E questo, spesso, è male.
E’ come se un artigiano con 80.000 euro di incasso all'anno pagasse la somma imprevista di 920 euro: una seccatura, solo una seccatura.
Se l’azienda in questione si trova a non poter far fronte alle scadenze con i fornitori non è per colpa dello Stato (che ci mette del suo), ma perché essa aveva già una liquidità vicina allo zero, o anche meno, ovvero già era in grave difficoltà. Altro credito la danneggerebbe.
anche di fronte alle più grandi e solide garanzie, per il bene di chi lo riceve, di chi lo concede e del sistema che rischierebbe un ingorgo creditizio.
Da quanto ho potuto appurare in quarant'anni di risanamenti di aziende, solo nei seguenti casi:
A) quando serve a sopperire a momentanee e cicliche mancanze di liquidità nella normale vita aziendale;
B) quando si deve far fronte ad investimenti per immobili, macchinari o beni immateriali, sempre che suddetti investimenti siano inquadrati in un programma saggio. Tutto questo lo insegnano alle scuole medie superiori nel corso che viene oggi chiamano di Economia Aziendale.
Spesso sino a ricorrere a usurai. Cosa assurda dato che i loro tassi è impensabile sostenerli con gli utili aziendali, che spesso non esistono più da tempo.
Il credito va chiesto e concesso per fini utili e in forma e misura adatti a quel fine, cercare credito non per esigenze provvisorie e di durata prevedibile o per piani ragionati e calcolati è dannoso, aumenta i costi e allenta il controllo sulla gestione finanziaria, crea un’illusione di salute aziendale che, però, è solo illusione.
La seconda cosa da capire è che utilizzare un prestito significa spendere oggi quello che, forse, si incasserà domani. Forse. Perché l’unico incasso sicuro è quello già ricevuto.
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