Festival di Sanremo 2011: la trashcronaca

Prima di cominciare diciamo subito che c'è un piccolo conflitto di interessi da mettere in chiaro: in passato Luca Bizzarri ha commentato qualche volta da queste parti, garantendosi l'immunità perpetua in base al regolamento del blog. Per questo, tutte le colpe relative ad eventuali gag tristi o imbarazzanti verranno attribuite al collega Paolo.
Si parte, ed è già taglio di vene. La Clerici sta seduta su una scala a rimembrare i vecchi tempi con una bimba imbalsamata. Ah, mi dicono che è la figlia. Qualcuno potrebbe sbobinare ciò che la Clerici sta farneticando? Un momento che dire falso non rende l'idea. Nonna Pina cede il testimone a Morandi, che entra sulle note di un film dell'orrore, dà un sacco di pacche al pubblico, saluta Giletti (...) e inizia ad agitarsi. Che ritmo: mi sta venendo il latte alle ginocchia. I due tardoni si esibiscono nel ballo della mattonella. Terminato il siparietto patetico, si dà inizio al Festival, con la sigla che è una specie di saggio di ginnastica ritmica. Aaah, era un momento Daniel Ezralow, come ho fatto a non capirlo? Eccolo là, primo aneddoto sulla vita da bambino a Monghidoro. Sono passati solo dieci minuti e ho capito che non tollero Gianni Morandi. Ah, bello questo concetto: "siccome non so come iniziare, iniziamo con le canzoni". In quanto tempo l'hanno preparato questo Festival, due ore? Si vocifera pure che siano ancora in trattative con i superospiti, ma ci rendiamo conto?
Giusy Ferreri, Il Mare Immenso. Entra come uno scaricatore di porto. Il nude look non le dona. Non si capisce una parola. In compenso la musica fa schifo. Voto: 4
Morandi presenta Luca e Paolo con l'entusiasmo dei funerali migliori. E' un momento comico o intimista? Lanciano lo spot, che non parte, e loro non sanno che fare. Tristezza a palate.
Luca Barbarossa e Rachel Del Rosario, Fino in fondo (e poi scaviamo, aggiungerei). Della serie: "togliamoci il pensiero". Il testo offende l'intelligenza media. Il ritornello è semplicemente ridicolo. Lei non ha voce, lui pare Pupo. Voto 3.
Morandi pare un nano da giardino. La conduzione a tre finora è drammatica.
Roberto Vecchioni, Chiamami ancora amore. Premetto che non lo sopporto, ma dopo il "respiro il tuo respiro" dei due squinternati precedenti, questa canzone almeno è dotata di testo in italiano corrente. "Perchè le idee sono come farfalle, che non puoi togliergli le...". "Ali", ha detto ali. La noia di questo pezzo si affetta col coltello. Voto 5.
Morandi: "Abbiamo ascoltato tre bellissime canzoni". Figurati quelle brutte.
Anna Tatangelo, Bastardo. Vestita da Anna Oxa quando si veste da uomo. Dietro un'assassino seriale le ha tagliuzzato la giacca. Ha le spallina a punta come Lady Gaga. La canzone è di una bruttezza rara. Passa da sussurri fastidiosi ad urlacci spaventosi, non la voglio ascoltare mai più. Voto 3.
Morandi scambia I will Survive con una canzone dei Bee Gees.
La Crus. Io confesso. La canzone è interessante perchè verso la metà entra una tizia vestita di rosso che fa i gargarismi, ed è una cosa che non si vede spesso. Voto 6
Primo timido sorriso strappatomi da Luca e Paolo con lo sfottò del jingle della giuria.
Morandi annuncia le due vallette. Pronti via, la Canalis inciampa al primo gradino. Via, eliminata. Il parrucchiere è riuscito nell'impresa di imbruttirle entrambe. Ma sono mute? Fin qui, due galline.
Max Pezzali, Il mio secondo tempo. Se poco fa per i La Crus è spuntato il soprano col colluttorio, qui possiamo sperare che spunti fuori il biondino e si rimetta a tarantolare come i vecchi tempi? La canzone è la stessa da quindici anni e lui è vestito da homeless, ma almeno l'arrangiamento ha qualcosa di pop. Voto 5.
Belen l'ha capito che non sta annunciando gli Oscar, giusto? La Canalis ostenta sicurezza, ma piazza una cavolata dopo l'altra. E perché urla?
Davide Van Des Sfros, Yanez. Siccome quando canta Nino D'Angelo a Sanremo e non si capisce una cippa qua ci arrabbiamo regolarmente, tocca essere coerenti e stroncare anche l'alternativa padana. Se capissi le parole sarebbe da sufficienza. Voto 5.
L'inevitabile momento satirico. A me le canzoni parodiate stufano pure se le cantano Elio e le Storie Tese. Canzone troppo lunga, ma chiusura coraggiosa, tra fischi ed applausi. Una botta di vita, perlomeno.
Anna Oxa, La mia anima d'uomo. L'acconciatura è notevole. Anche il pantalone di peluche. Sulla canzone non so che dire, a parte che sul "Si può" rauco mi è preso un colpo. Voto 4.
La Canalis è un disco rotto. I testi sono penosi e lei li recita in maniera veramente scarsa.
Tricarico, Tre colori. La mia ultima speranza in un mondo migliore. Il solito fuoriclasse. Ogni stonatura è un'emozione, ma la canzone non è sua e si sente Voto 6.
Belen, della tua famiglia non ce ne può fregare di meno. Morandi pare un presentatore dell'800. Non c'è una gag che sia una.
Emma e i Modà, Arriverà. Ma guarda tu se mi tocca tifare per questi qua. Ah no, ecco, non c'è pericolo. Come fa questa roba ad esser data per favorita? Mi piace solo l'impegno. Voto 5.
Cambio d'abito per le due disperate. Belen si sta sciogliendo. La Canalis, che continua ad inciampare, è entrata in un personaggio tutto suo e non ne esce più. In 5 non riescono a dire una frase di senso compiuto. Mi ricorda molto l'edizione dei figli di.
Luca Madonia e Franco Battiato, L'Alieno. Non vedo Battiato. Parte come la sigla di Love Boat. Mi ricorda una decina di canzoni, ma è orecchiabile. Ma Battiato dove sta? Ah, ecccolo, che paura! Un'apparizione, praticamente. Voto 7.
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