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Festival di Sanremo, 14 milioni di spettatori ma Benigni oscura la musica

Insomma nonostante tutto il Festival di Sanremo quest’anno sta dando soddisfazioni alla Rai. Quattordici milioni di telespettatori non sono pochi, soprattutto in una serata che di musica ne ha vista poca.
 
Bonolis è una certezza per quanto riguarda la conduzione, assieme alla spalla Laurenti sono un duo perfettamente collaudato, ma come direttore artistico abbiamo qualche (qualche?) riserva. Eppure siamo sicuri che non è uno sprovveduto, e proprio per questo ci si chiede come sia possibile portare alcune di quelle canzoni a Sanremo.
 
Tre eliminati, con possibilità di essere ripescati stasera, la Zanicchi, polemica con Benigni, e forse non a torto, Afterhours (ehm...con la musica che gli girava intorno cosa ci aspettavamo?), con una canzone a primo ascolto discutibile, che migliora con gli ascolti e Tricarico, che fa Tricarico; ma per l’eliminazione la scelta era veramente ampia.
 
Mina canta “Nessun Dorma” e dà il fianco a Benigni a cui va un enorme grazie. L’attore toscano che “senza mai nominarlo”, più o meno, ci riporta un po’ di sana satira su Berlusconi. L’invito per Berlusconi a diventare un mito sulle orme di Mina è geniale ( "Berlusconi ti propongo di diventare un mito come Mina, come Greta Garbo: devi sparire, devi andare lontano"), come anche il passaggio sulla Corsica, e gli inframezzi su Napolitano, fino alla chiusa poetica/polemica sugli omosessuali, con la lettera di Oscar Wilde, e Grillini entusiasta tra il pubblico; lo stesso Grillini che polemizzerà, civilmente per fortuna con Povia, dopo il brano ormai famoso “Luca era Gay”...
 
Continuiamo a non capire l’utilità dei valletti e delle vallette, con Paul Sculsort che ha avuto un po’ più di senso della Piovan, non poco impacciata sul palco dell’Ariston (scusate ma “palco dell’Ariston” dovevo scriverlo).
 
Le canzoni, si diceva. Beh da anni ormai Sanremo è spettacolo più che musica e la Rai conferma anno dopo anno la banalità di questa affermazione. Niente di nuovo, e quello che c’è, le nuove proposte, mandato in orari improponibili, e stasera sarà lo stesso.
 
Ma veramente la musica italiana è quella vista sul palco? O, meglio, quanto di buona musica italiana c’era sul palco? La predisposizione positiva ce la si mette ogni anno e si va sempre più giù. Non basta chiamare gli Afterhours un anno, Marlene Kuntz un altro per dare una svolta. Non si chiede la musica alternativa, ma sentire la Pravo, un mito per tutti, cantare come ieri sera è un pugno nello stomaco, senza infierire ulteriormente sulla Zanicchi. Marco Carta fa quello che sa fare, ed è per questo che si moltiplicano i miei dubbi sull’utilità di Amici. Masini quasi è una delle migliori proposte, ma su Al Bano veramente cascano le braccia. Da decenni ormai riperte la stessa canzone e l’occhio quasi si chiude se non fosse per le sue grida.
 
I Gemelli Diversi suonano una canzoncina rap abusando del vocoder in maniera spropositata, cosa da Eiffel 65 di qualche anno fa. Appunto! E il trio da Live Aid de noantri? Pupo, Belli (perché sei li? Perché sei lì?) e Youssou N’Dour?

Non ci esporremo sugli altri perché c’è poco di meglio di quello detto sopra. Ma è un peccato perché basterebbe qualche cambio di rotta, anche minimo per dare uno spessore musicale (si parla di musicale, perché lo spettacolo Bonolis l’ha fatto!). E non veniteci a raccontare che i 14 milioni sono dovuti alla musica, per piacere...ma mi sa che sono arrivato tardi.
 
Insomma salviamo il salvabile, ovvero, la conduzione di Bonolis, la spalla Laurenti, Mina, che la si deve salvare a priori, Benigni, la faccia di Del Noce quando Benigni pronuncia il nome di Berlusconi, lo stacco con “Smoke on the water”, Malika... e... e...aspettiamo stasera.
 
 
 
 
 

Commenti all'articolo

  • Di Rocco Pellegrini (---.---.---.2) 18 febbraio 2009 18:18

    sei tu, Francesco, un eroe che hai avuto il coraggio di vedere quel tristissimo spettacolo. Canzoni? Ma veramente ci sono canzoni a San Remo? Io mi sono collegato, randomicamente, cercando di sentire qualche nota. Ho sentito quanto mi è bastato ad andare altrove ogni volta.
    Ah dimenticavo l’arrangiamento di Nessun Dorma è stato un insulto a Puccini e poi, povera Mina, con tante mezze calzette proprio con Pavarotti dovevi confrontarti?

    • Di Francesco Raiola (---.---.---.123) 18 febbraio 2009 18:29
      Francesco Raiola

      Beh Rocco, non ce l’ho fatta a non vederlo. Ammetto, come ho scritto, di essermi messo il più positivamente possibile davanti la tv, nonostante sapessi chi c’era (ehm alcuni li avevo cancellati, e mi spiego il perché), però poi mi è cascato, come si dice, il cuore nei calzini. L’ho visto perché dovevo capire in Rai cosa intendono per grande musica italiana (ancora una volta, farsi male a volte serve, rende più forti e immuni), capire perché milioni di persone lo guardano, ma giuro non per scriverci un pezzo. Però non si può restare in silenzio davanti a queste cose, veramente. E qualche anno fa hanno avuto il coraggio di scartare gente come Petra Magoni e Spinetti, incredibile...
      Avevo deciso di non scriverne se non mi fosse piaciuto per non fare lo snob che lo guarda per criticarlo, ma musicalmente è meno che mediocre. Però Bonolis non m’è dispiaciuto...

  • Di Andrea Pisani (---.---.---.179) 18 febbraio 2009 19:03

     Quest’anno mi han tolto pure Elio e le storie tese, non ho motivo di guardare questo presunto festival musicale.

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