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Festa dei Fanti della Pace in Val d’Alpone

A San Giovanni Ilarione, si è svolta la 44° Festa dei Fanti per la Pace, nonché il 40° anniversario della fondazione della Sezione locale. Una grande domenica di festa quella del 2 aprile, compresa l’intitolazione del Parco dove si trova il monumento dell’Arma.

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Festa dei Fanti a San Giovanni Ilarione

Centinaia di fanti e patronesse vestiti di rosso e blu, si sono ritrovati nella Piazza davanti alla chiesa, per festeggiare la ritrovata Festa della Pace, sospesa dopo l’edizione del 2019 ad Arcole, a causa della pandemia.

È stato anche un omaggio al 40° anniversario della fondazione della sezione cittadina dell’Associazione, creata da Renzo Allegri e oggi presieduta da Mariano Panarotto: «Per questa Festa Interregionale della Pace erano presenti oltre 20 sezioni dei Fanti della provincia di Verona, in primis quelli della Val d’Alpone, con le rappresentanze di Monteforte, San Giovanni, Vestenanova, Roncà, poi quelle di Arcole, Legnago, Salizzole, una folta presenza dal lago di Garda, con Castelnuovo, Caprino, San Zeno di Montagna, oltre agli ospiti delle Federazioni provinciali di Brescia e di Vicenza, con i loro medaglieri. Presenti alcuni gruppi friulani, come i Fanti di Cividale e le “Cravatte rosse 1° San Giusto” di Trieste» commenta il presidente. «Varie erano le sezioni vicentine rappresentate, da Orgiano, Montebello, Montorso, Chiampo, Malo, ciascuna con le bandiere di sezione. Hanno partecipato anche il sindaco Luciano Marcazzan, delegati del Comune e della Provincia, i medaglieri dell’Associazione, sia nazionale, scortato dal vice-pres. nazionale Giuliano Danieli, che quello provinciale».

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Festa dei Fanti - ammassamento

Purtroppo era assente il presidente Federazione Provinciale Franco Milani di Monteforte, impossibilitato a partecipare, sostituito dai due vice Mario Dionisi e Claudio Rossi, e altri tre consiglieri nazionali.

«La festa è stata molto sentita e partecipata, è servita a creare un senso di comunità a livello locale tra i vari corpi d’arma. Infatti siamo partiti con il corteo in Piazza A. Moro con la consegna ai partecipanti di un ramoscello d’ulivo, visto che era la domenica delle Palme, per arrivare al Monumento degli Alpini dove abbiamo reso onore. Altri onori li abbiamo resi al Medagliare Nazionale, Provinciale, alla bandiera e ai caduti di Nassiriya. E’ partita la sfilata per arrivare al monumento del Fante dove il parco circostante è stato in quest’occasione denominato “Parco del Fante”, uno spazio pubblico che gestiamo noi come Associazione», continua Panarotto. «Qui abbiamo onorato i caduti della I guerra mondiale, poi quelli di tutte le guerre presso il monumento in Piazza XXIV maggio».

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Festa dei Fanti - medaglieri

Dopo avere ricevuto la benedizione del Parroco, tutti i partecipanti si sono recati alla Santa Messa, in cui si è tenuto il discorso del vice-pres. nazionale Danieli, dedicato alla Pace. Prendendo spunto dagli scritti di don Tonino Bello, vescovo di Molfetta, che si era recato a pregare per la pace a Sarajevo, Danieli ha spiegato quanto il bisogno di Pace sia attuale: «L’ONU della base, dei poveri, è entrata in città anche dopo il coprifuoco. Noi siamo venuti qui a portare un germe: un giorno fiorirà! Gli eserciti di domani saranno questi: uomini disarmati!”, disse don Tonino, in quella che doveva essere l’ultima guerra in Europa. Purtroppo le sue parole sono cadute nel vuoto e abbiamo ancora bisogno di imparare dalle esperienze del passato per conoscere i veri valori della vita, della tolleranza e della pace. Ed essere noi i primi a darne l’esempio».

Alla fine della Messa, si è svolto il concerto della Banda Giuseppe Verdi di Montecchia e della Fanfara dei Bersaglieri di Brescia, alternandosi in un carosello di musiche: «Si è vista una bella sintonia fra tutti i gruppi e la cittadinanza» conclude Panarotto. «Sia come evento, che nello stare insieme in compagnia». 

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