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Farfalle mutanti in Giappone, frutto delle radiazioni di Fukushima

Una squadra di studiosi giapponesi ha riscontrato mutazioni genetiche a seguito delle radiazioni emanate dalla centrale di Fukushima.

Lo studio, condotto dall’università delle Ryukyu, nella prefettura di Okinawa, ha esaminato 144 esemplari di farfalle due mesi dopo la tragedia di Fukushima, riscontrando anomalie nel 12 per cento degli esemplari. L’analisi è stata effettuata nuovamente, sei mesi dopo, su 238 esemplari riscontrando un incremento delle anomalie del 28 per cento.

Antenne sfigurate, ali più piccole del normale e colori anomali sono le mutazioni più frequenti come spiega Joji Otaki, responsabile della ricerca, secondo cui le farfalle, prelevate nell’area intorno Fukushima, hanno subito le radiazioni sia dall’esterno che dall’interno attraverso il cibo: "Queste larve, nei giorni dopo il disastro, sono state esposte a radiazioni non solo dall'esterno, ma anche dall'interno, ingerendo cibo. Questi stessi insetti sono stati successivamente allevati in laboratorio e il 18% della loro prole ha presentato mutazioni simili".

Per evitare equivoci sono stati prelevati alcuni esemplari anche da altre aree e nutriti con foglie provenienti dalla zona inquinata, riscontrando sempre tassi di mortalità più elevati e riduzione delle dimensioni delle ali. Le farfalle, essendo presenti in ogni tipo di ambiente, risultano essere un ottimo indicatore della qualità delle diverse aree.

Il numero di farfalle mutate nella terza generazione è salito al 34 per cento, mentre quelle raccolte sei mesi dopo presentano mutazioni nel 52 per cento dei casi. 

Il professore Joji Otaki, la cui ricerca è integralmente pubblicata su Nature, ha poi spiegato: «Dal momento che le farfalle hanno subito queste mutazioni, è facile immaginare che altre specie possano aver subito altri effetti. Qualcosa è andato storto nell’intero ecosistema». In realtà, secondo lo stesso Otaki, ogni organismo risponde alle radiazioni in modo diverso, per questo è ancora presto per trarre conclusioni su quali siano le conseguenze per gli esseri umani.

A maggio l’Organizzazione mondiale della sanità e il Comitato scientifico sulle radiazioni atomiche dell’Onu avevano presentato i propri rapporti, dove affermavano che non esisteva il rischio di ammalarsi di cancro per la quantità di radiazioni liberate durante l’incidente, restava ad alto rischio l’area fino a 45 km nord dalla centrale. Alcune di queste aree furono sgomberate solamente un mese dopo l’avvenuta catastrofe, aumentando soprattutto per i bambini il rischio di cancro della tiroide. La Tepco, compagnia elettrica di Tokyo, sosteneva che le radiazioni effettive superavano di almeno il doppio le stime iniziali del governo giapponese.

Oggi è ancora impossibile prevedere quali saranno le reali conseguenze sulla salute della popolazione, basta pensare che a oltre venticinque anni dal disastro di Chernobyl ancori c’è un elevato rischio di tumore per chi abitava nelle zone vicine la centrale.

 

Commenti all'articolo

  • Di Renzo Riva (---.---.---.118) 15 agosto 2012 05:56
    Renzo Riva
    Mostrare una foto di una farfalla deformata significa poco.
    Puro ecoterrorismo mediatico.
    Gli effetti delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki hanno già detto tutto;
    ed anche il sopravvissuto alle due bombe morto lo scorso anno all’età di oltre novanta anni,



    Voglio ricordare che sul numero di Maggio 2007 n° 465 de "Le Scienze" ci furono due ricercatori che ebbero il coraggio di ricredersi su una loro "convinzione" sulla mutagenesi di alcune specie e che non erano altro che specie diverse.

    27 aprile 2007
    Crescere con Chernobyl
    Dopo anni di lavoro nella zona radioattiva, due scienziati hanno imparato una dura lezione sulla politica, sui preconcetti e sulle sfide da affrontare per fare buona scienza. Di Ronald K. Chesser e Robert J. Baker

    Gli effetti a lungo termine sull’ambiente e sugli esseri viventi investiti dalle radiazioni rilasciate dall’incidente di Chernobyl sono ancora in fase di studio.
    Le ricerche di questo tipo sono soggette a diversi fattori che ne minano l’attendibilità, come l’influenza della politica, i preconcetti degli scienziati e le procedure sperimentali con standard troppo permissivi.
    Per comprendere l’eredità dell’incidente si devono stabilire standard severi per la radioecologia ed eliminare tutti i fattori che minano il rigore scientifico degli studi.
  • Di (---.---.---.104) 15 agosto 2012 12:44

    ...e questo è soltanto l’inizio!

  • Di Renzo Riva (---.---.---.153) 16 agosto 2012 07:45
    Renzo Riva

    In quanto a ecoterrorismo la palma va a "La Nazione" di Firenze


    Ieri al quotidiano "La Nazione" hanno fatto di meglio di Yahoo come ecoterrorista mediatico
    Però nessuno scrive di cosa accade per ogni TWh (Terawattora) di energia elettrica prodotta e delle morti conseguenti come riportate sulla tabella del mio commento.
    Lo sapevate che la famosa mela golden è il risultato di una mutazione genetica ottenuta sottoponendo i semi a emissioni radioattive?

    Farfalle senza ali
    a Fukushima
    Ecco il ’regalo’ della centrale nucleare
    Gli studi: più piccole, con zampe e occhi modificati.
    Scenario peggiore rispetto a Chernobyl.
    Dopo i danni del terremoto si temono altri disastri
    di Alessandro Farruggia

    Fukushima, nascono farfalle senza ali
    Roma, 15 agosto 2012 - Farfalle mutanti, 14 specie di uccelli falcidiati dalle radiazioni e anche piante come la colza geneticamente modificate. Gli effetti sull’ambiente dell’incidente nucleare di Fukushima stanno rivelandosi in tutta la loro enormità. L’ultimo studio è di un team di ricercatori guidato da Joji Otaki dell’università Ryukyu di Okinawa e pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature. Gli scienziati hanno raccolto nel maggio 2011 ben 144 esemplari di farfalla pallida dell’erba (zizeeria maha) e hanno riscontrato modificazioni genetiche nel 12,4% degli individui: ali più piccole, colore delle macchie sulle ali modificato, difetti agli occhi e alle zampe. I ricercatori hanno fatto moltiplicare gli esemplari e nella seconda generazione la percentuale di farfalle mutanti è salita al 18,4% ed è poi cresciuta al 33,5% nella generazione successiva.
    Come riprova, i ricercatori hanno raccolto a settembre 2011 altri 238 esemplari. Ebbene, il tasso di mutazioni genetiche era salito al 28,1% (oltre il doppio di quello di maggio) e nella generazione successiva, fatta ancora riprodurre in laboratorio, il tasso di modificazione genetica ha raggiunto il 59,1%. E non è certo una questione di sole farfalle. In uno studio pubblicato da Environmental Pollution i ricercatori Andrea Pape Moller, ecologo ed evoluzionista dell’università di Parigi sud. e Thimoty Mosseau, biologo dell’università di South Carolina — autori di una indagine simile su Chernobyl — hanno mostrato che l’incidente di Fukushima ha aumentato drasticamente la mortalità tra gli uccelli: «L’analisi di 14 specie comuni a Fukushima come a Chernobyl mostra l’effetto negativo delle radiazioni sull’abbondanza delle popolazioni, con curve peggiori per Fukushima, pur se gli effetti globali sull’avifauna a Chernobyl, con 80 specie colpite, sono più gravi». Da notare che a Chernobyl i due ricercatori rivelarono una riduzione del 40% del tasso di sopravvivenza tra gli uccelli adulti: -24% tra i maschi e -57% tra le femmine. Secondo le loro stime questo causò a Chernobyl la morte di 2 milioni di uccelli.
    Ricercatori giapponesi hanno poi trovato modificazioni genetiche anche nelle piante, in particolare nella colza che cresce lungo il fiume Edogawa, vicino alla città di Noda. E giungono segnalazioni di un esemplare di pesce Ayu mutante, pescato nella prefettura di Gifu. Segnali che dicono chiaramente che gli effetti dell’incidente sono ancora ben lungi dall’essersi dispiegati.

    Indice Mortalità per TWh prodotto
    .
    Fonte................Morti/TWh........% Energia Elettrica..........................Del totale consumi elettrici
    .....................................................Prodotta nel Mondo................mondiali morti per fonte

    Carbone.........................161........................26......... ......................................586’000

    Olio Comb.......................36........................36............... .................................181’000

    Natural Gas......................4.........................21................. .................................11’760

    Bio/massa
    e biocombustibile.........12.........................0,0X

    Torba...............................12..........................0,0X

    Idroelettrica......................1,4.......................2,2...... .................................................431

    Nucleare..........................0,04....................5,9......... .................................................33
    .
    • Di pint74 (---.---.---.138) 19 agosto 2012 09:07
      pint74

      Non penso che queste statistiche integrino nei loro dati i morti in caso di catastrofe grave ad una centrale nucleare,oppure i danni che ne deriverebbero ,i morti per cancro ed altro.

    • Di Renzo Riva (---.---.---.240) 19 agosto 2012 19:56
      Renzo Riva

      Eccome no!
      Una aggiunta per rendere più trasparenti e calcolabili da soli il totale Morti/anno nella %Energia Elettrica Prodotta nel Mondo si prenda, come dato totale mondiale riferentesi all’anno 201014’000 TWh; per cui si possono verificare i dati dell’ultima colonna ovvero Del totale consumi elettrici mondiali morti/anno per fonte.

      Comunque ognuno che inserisce una spina in una presa elettrica deve accollarsi una quota parte dei morti per incidenti vari che è costata produrre l’energia elettrica che consuma.

      Qui si deve mettere il sedere della propria coscienza
      e non fare i finocchi col culo degli altri.

      Mandi

  • Di Renzo Riva (---.---.---.153) 16 agosto 2012 07:52
    Renzo Riva
    Correggo:

    MORTI PER OGNI ANNO PER FONTE

    Pertanto la tabella va integrata come segue

    Del totale consumi elettrici
    mondiali morti/anno per fonte
  • Di (---.---.---.214) 16 agosto 2012 18:20

    Oltre che arrampicarsi, peraltro affannosamente, sugli specchi, lei sa fare qualche altra cosa?

  • Di Giuseppe Filipponi (---.---.---.41) 5 settembre 2012 15:22
    Giuseppe Filipponi

    Il mese scorso c’erano 4 tonni radioattivi, oggi abbiamo le farfalle mutanti. Quale sarà la prossima? Sappiamo che ci sono persone con qualche titolo accademico che passano tutto il tempo a trovare e pubblicare qualcosa di negativo sul nucleare. Le stime più conservative ci dicono che su un campione di 20.000 persone di Minamisoma, a pochi Km da Fukushima, si è riscontrato una dose massima possibile di 1 msv per esposizione a CS-i37, si tratta di dosi del tutto paragonabili alle normali variazione della radiazione di fondo
     http://www.world-nuclear-news.org
    Una corretta informazione dovrebbe spiegare che le radiazioni ionizzanti sono ormetiche. Il concetto di ormesi, sempre ignorato dai media, è che piccole dosi sono benefiche mentre alte dosi sono pericolose. Avviene così per ben 40 nutrienti essenziali e tutte le sostanze conosciute, e per altri agenti come le radiazioni. Ci sono migliaia di studi, ricerche e documenti scientifici che dimostrano questo fatto. La dose annuale di 1mSv in più rispetto alla radiazione di fondo naturale dubito che possa mutare qualcosa anche per le farfalle.
    Una piccola bibliografia elettronica sull’argomento
    http://fusione.altervista.org/una_n...

  • Di Giuseppe Filipponi (---.---.---.41) 5 settembre 2012 15:24
    Giuseppe Filipponi

    Il mese scorso c’erano 4 tonni radioattivi, oggi abbiamo le farfalle mutanti. Quale sarà la prossima? Sappiamo che ci sono persone con qualche titolo accademico che passano tutto il tempo a trovare e pubblicare qualcosa di negativo sul nucleare. Le stime più conservative ci dicono che su un campione di 20.000 persone di Minamisoma, a pochi Km da Fukushima, si è riscontrato una dose massima possibile di 1 msv per esposizione a CS-i37, si tratta di dosi del tutto paragonabili alle normali variazione della radiazione di fondo
    Una corretta informazione dovrebbe spiegare che le radiazioni ionizzanti sono ormetiche. Il concetto di ormesi, sempre ignorato dai media, è che piccole dosi sono benefiche mentre alte dosi sono pericolose. Avviene così per ben 40 nutrienti essenziali e tutte le sostanze conosciute, e per altri agenti come le radiazioni. Ci sono migliaia di studi, ricerche e documenti scientifici che dimostrano questo fatto. La dose annuale di 1mSv in più rispetto alla radiazione di fondo naturale dubito che possa mutare qualcosa anche per le farfalle.

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