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 Home page > Tempo Libero > Musica e Spettacoli > Fabio Cinti, "Un anno d’amor(gan)", Trantran editore

Fabio Cinti, "Un anno d’amor(gan)", Trantran editore

Per chi non lo conosce, Fabio Cinti (1977) è un esponente della nuova canzone d'autore italiana.

Come timbro vocale e come tipo di canzoni può ricordare lo stile di Franco Battiato. E non è un caso che il più celebre cantautore lo abbia voluto con sé nel tour attuale, dove Fabio ha il compito, in solitudine, di aprire i concerti.


Immaginato, secondo l'autore, come un romanzo di formazione, il libro narra della convivenza e del lavoro per e con Morgan, nome d'arte di Marco Castoldi (Milano, 23 dicembre 1972). E di un'amicizia, diventata per Cinti sempre più difficile, fino a che il vivere insieme era sempre più sentito come una prigione, dalla quale, in "una giornata di luglio rovente", lo scrittore-musicista è riuscito a liberarsi.

Il libro si legge in scioltezza. Potrebbe bastare un mattino o un dopo pranzo per concluderlo tutto d'un fiato. Ad una seconda lettura, si apprezza lo stile letterario ed una certa abilità di scrittura, come nei tre capitoli finali, vagamente ispirati alla commedia dantesca, con animali mostruosi nei quali il lettore è in grado di riconoscere persone più o meno famose. Morgan e tutto il mondo della musica leggera che esce da 'X Factor', non fanno certo una bella figura. Anche la vita del musicista, vissuta tra spostamenti in auto, camere d'albergo e un ritmo di vita sregolato, non è forse quella che si immaginava l'autore adolescente, quando imbracciava una scopa come se fosse una chitarra, cantando a squarciagola.

Interessanti le citazioni all'inizio dei capitoli, da testi di autori famosi, da Handke a Canetti al vangelo di Matteo, a Gino Paoli, a dimostrazione di un amore per la lettura da parte di Cinti, che aveva iniziato gli studi filosofici, pur non portandoli a termine, e che continua tuttora, forse cercando anche un aiuto per affrontare nella maniera giusta il feroce, spietato ambiente della musica italiana.

Giovanni Greto

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