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Esposto inviato alla Commissione Europea per la soppressione delle accise scadute

Questo esposto, è un passo importante scaturito da un mio articolo scritto e pubblicato poco tempo fa: "Accise: hanno una scadenza ma nessuno lo sa", che ho fatto divenire petizione e poi concretizzato con la denuncia inviata alla Commisione Europea.
 
I firmatari della petizione - più di 1000 in poche ore - aderenti all'esposto che ho inviato, stanno ricevendo in queste ore il forward della comunicazione che ho inviato via mail alla Commissionme Europea.
 
Ovviamente, la petizione è attiva e potrete firmarla (troverete il link alla fine di questo esposto)
 
Tutti verrete aggiornati sugli eventuali sviluppi
 
Emilia Urso Anfuso
 
 --------
 
 
Esposto inviato il 29 Luglio 2012 alle ore 15:42 alla mail: [email protected]
 
L'invio di un esposto alla CE è possibile anche tramite mail: leggere questa pagina.
 
ESPOSTO
 
Io sottoscritta Emilia Urso Anfuso, cittadina Italiana, contribuente e giornalista, residente a Roma, contattabile alla mail: [email protected] a mio nome e per conto dei cittadini italiani aderenti tramite petizione nazionale – allegato link alla petizione da me creata che continua a registrare centinaia e centinaia di firmatari –
 
 espongo 
 
 una violazione del diritto Comunitario non ottemperato dalla Repubblica Italiana:
 
attualmente in Italia paghiamo diverse accise calcolate sul costo del carburante per autotrazione. Le Accise che come si sa, sono imposte di scopo: hanno una data di entrata in vigore e una data di scadenza.
 
La data di scadenza, deriva dal fatto che – appunto – una imposta “di scopo”, venga generata al fine di creare cassa per un particolare scopo: terremoto, eventi avversi, motivi di ordine sociale… Generato l’importo previsto per un determinato scopo, l’accisa finisce naturalmente la motivazione per cui è stata generata, rimanendo comunque in essere fino alla data di scadenza che deve essere dichiarata dallo Stato italiano attraverso l'emanazione da parte del Governo di un decreto legge apposito affinché essa abbia efficacia giuridica.
 
Ciò che accade invece da tempo immemore, è che in Italia vengono generate imposte di scopo (accise), calcolate sul costo dei carburanti per autotrazione che hanno una data di entrata in vigore ed una data di scadenza. Detta data di scadenza però, non viene mai messa in vigore, contrariamente alle normative vigenti ed alla stessa peculiarità fondamentale delle Accise in quanto imposte di scopo temporanee.
 
Chiediamo coralmente, che vengano verificate attentamente le modalità attraverso le quali in Italia a partire dall’inizio del secolo scorso, sono state calcolate varie accise sul costo del carburante per autotrazione e chiediamo che, quelle già scadute, vengano immediatamente soppresse e quindi scalate dall’attuale prezzo al consumo dei carburanti per autotrazione.
 
Rammento peraltro, le accise già scadute al 31 Dicembre 2011 fra le più recenti applicate:
 
10,6 centesimi d’euro per la missione in Libano del 1983;
 
1,1 centesimi d’euro per la missione in Bosnia del 1996;
 
2,0 centesimi d’euro per il rinnovo del contratto degli autoferrotranviari nel 2004;
 
0,5 centesimi d’euro per l’acquisto d’autobus ecologici nel 2005;
 
da 0,71 a 0,55 centesimi d’euro per il finanziamento alla cultura (per la parte scaduta nel 2011);
 
4,0 centesimi d’euro per l’emergenza immigrati a seguito della crisi libica del 2011 (di cui solo una parte minoritaria è stata effettivamente destinata allo scopo);
 
0,89 centesimi d’euro per l’alluvione in Liguria e Toscana del novembre 2011 (al raggiungimento della cifra preventivata).
 
Oltre, ovviamente, alle Accise risalenti addirittura a scopi relativi ad eventi di inizio secolo scorso:
 
1935 +1,90 lire per la guerra di Abissinia;
 
1956 +14 lire per la crisi di Suez ;
 
1963 +10 lire per il disastro del Vajont;
 
1966 +10 lire per l’alluvione di Firenze;
 
1969 +10 lire per il terremoto del Belice; 
 
1976 +99 lire per il terremoto del Friuli; 
 
1980 +75 lire per il terremoto dell’Irpinia;
 
1982 +100 lire per la missione in Libano;
 
Inoltre, va ricordato che la normativa vigente NON permette di calcolare l’imposta i.v.a. sulle accise, poiché secondo tali normative in materia di Fisco, non è possibile calcolare una imposta su un’altra imposta, cosa che invece accade metodicamente sul calcolo delle aliquote – accise - sui costi dei carburanti.
 
In considerazione del periodo storico così critico economicamente parlando, noi cittadini italiani chiediamo che venga posta una particolare attenzione alla questione appena affrontata al fine di poter generare, nel minor tempo possibile, le soluzioni che meglio possano condurre al taglio di aliquote obsolete ed ormai fuori norma che ancor oggi gravano pesantemente sul prezzo finale di un bene – il carburante per autotrazione – che è uno degli elementi fondamentali di una nazione industrializzata come la nostra.
 
Certi che i fatti esposti prendano la Vostra attenzione, attendiamo fiduciosi la risoluzione – in tempi brevi – della questione che grava sull’economia di ogni singolo cittadino italiano
 
In fede
 
Emilia Urso Anfuso
Cittadina italiana, contribuente, giornalista
Portavoce dei cittadini aderenti all’esposto in questione
 
Firmatari in evoluzione aderenti all’esposto:
http://www.firmiamo.it/accise—hanno-una-scadenza—denunciamolo-alla-ce#petition
(aprire per aderire alla petizione)
 
Esempi e riferimenti normativi in vigore: A l link che copio di seguito , è possibile leggere il termine di scadenza di una delle ultime accise applicate al costo dei carburanti per autotrazione allo scopo di finanziare gli aiuti nei confronti delle popolazioni colpite dal tragico sisma in Emilia. In questo caso, la scadenza dichiarata all’interno del Decreto Legge 6 giugno 2012 n. 74 “Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e 29 maggio 2012”
 
All’articolo 2 comma 3, è possibile leggere:

“Al predetto Fondo affluiscono, nel limite di 500 milioni di euro, le risorse derivanti dall'aumento, fino al 31 dicembre 2012, dell'aliquota dell'accisa sulla benzina e sulla benzina con piombo, nonché dell'aliquota dell'accisa sul gasolio usato come carburante di cui all'allegato I del testo unico delle disposizioni legislative concernenti le imposte sulla produzione e sui consumi e relative sanzioni penali e amministrative, di cui al decreto legislativo 26ottobre 1995, n. 504. La misura dell'aumento,pari a 2 centesimi allitro, e' disposta con provvedimento del direttore dell'Agenzia delle dogane. L'articolo 1, comma 154, secondo periodo, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, è abrogato.
 
Link al DL 6 giugno 2012 N° 74
 
Altri riferimenti normativi: Testo Unico sulle Accise. Decreto Legislativo 26 Ottobre 1995, n. 504.
Questo articolo è stato pubblicato qui

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