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Esperimento sui social: Twitter, Google+ e Facebook tra camper e donne nude

Visto che mi è venuta la scimmia degli esperimenti “scientifici”, scimmia nata dall’esperimento antropologico portato avanti qualche giorno fa alla Stazione di Ferrara, ho deciso di portarvi un altro esempio di interazione sociale, un esempio basato sull’ "origine del mondo“… e chi vuol intendere intenda.

In breve ho postato alcune foto sui 3 principali social network del momento, Facebook, Twitter Google+: le foto vertevano, su ispirazione di un caro amico che però non vuole essere citato, su una cosa in particolare, ovvero sulla Lovvotica ritratta però in “ambienti” diversi, ovvero in due foto su 3 accompagnata da forme femminili moto esplicite e in una insieme ad un mezzo di locomozione simbolo di libertà on the road, cioè un camper.

Guardando le foto sotto potete capire, ed i risultati non sono poi così scontati. Riporto solo i risultati di Google Plus per comodità, visto che non ho voglia di riportarli tutti, troppo sbattone, ma gli altri social si sono comportati circa allo stesso modo.

Il camper della Lovvotica: 6 +1, una condivisione, 9 commenti

L’abbondante seno della Lovvotica: 4 +1, una condivisione, 3 commenti

L’origine della Lovvotica: 0 +1, 0 condivisioni, 27 commenti

Diciamo subito che su Twitter il risultato è stato diverso, in modo da contraddire quello che ho scritto due righe sopra e da confondere le idee di chi legge, nel senso che le interazioni e i retweet sono stati molto simili tra i tre esempi, e su Facebook invece il risultato assomiglia molto a quello ottenuto su Google+.
Cosa si evince da questi complessissimi ed approfonditi esperimenti di antropologia digitale?

Si capisce chiaramente che il camper è un simbolo forte, molto più forte di quanto non si possa pensare, ed è anche un simbolo del quale andare fieri.

Si evince che il seno abbondante è considerato privato e non degno di troppe discussioni, visto la poca condivisione e la bassa percentuale di commenti. Ma la cosa più curiosa è il pube di donna, cosa che risulta essere una grande fucina di argomentazioni, discussioni, saggi, trattati e tutto il resto, ma rimane una cosa da non far vedere troppo in giro e di cui è bene che gli altri, fuori dalla cerchia, non parlino: ecco il perché delle pochissime condivisioni e dei pochissimi +1.

Insomma, il sesso è ancora un tabù e lo è anche nei giovani e disinibiti social network.

Oltre a queste interessantissime conclusioni, degne di Harvard, faccio notare un altro spunto di riflessione: dopo circa due ore dalla pubblicazione su Facebook della ragazza in costumino, dopo oltre 30 commenti ed altrettanti like, l’immagine è stata rimossa da Facebook stesso con questa motivazione: “Una foto che hai caricato viola le nostre Condizioni d’uso, pertanto è stata rimossa. Facebook non consente la pubblicazione foto che attaccano individui o gruppi o contenenti immagini di nudo, violente o sull’uso di droghe, oppure che violano in altro modo le Condizioni d’uso. Le nostre politiche sono progettate per garantire che Facebook rimanga un ambiente sicuro, protetto ed affidabile per tutti gli utenti, compresi i numerosi adolescenti che usano il sito”.

Quindi sappiamo che non solo il sesso è ancora un tabù, ma lo è ancora di più per certi bacchettoni che usano Facebook e che considerano un paio di mutante con qualcosa sotto oltraggiose per la morale.

Ricordo una frase di Apocalypse Now che si adatta perfettamente a questo caso, Marlon Brando, alla fine del film dice: “Addestriamo i nostri giovani a lanciare napalm sulla gente, ma gli proibiamo di scrivere “Ca**o” sui loro aerei, perché è osceno“.

Visto la mia abilità nel compiere test che non servono a nulla e a nessuno?

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