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Esigenze di copione

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Se vedi aggirarsi Bob de Niro nella tua serie preferita, segnati, perché un attore come lui, con un cachet come il suo, non è li per una semplice comparsata, è li per rimanere.

Sei lì che ti guardi bello spensierato la tua serie preferita, ti c’è voluto un po’, ma alla fine hai imparato a voler bene a quei semi sconosciuti che spacciano metanfetamine o risolvono casi costruendo Palazzi mentali, alla fine si sono creati un ruolo ben definito nel tuo immaginario collettivo, sgomitando, rimanendo basiti per intere stagioni, lottando contro malattie virali come lo spoilerismo, alla fine però gli hai dato un volto, una storia e hai iniziato a volergli bene.

Poi d’un tratto, arriva sempre e solo lui, il Bob de Niro della situazione.

E Bob non è uno che deve sgomitare come gli altri o mettersi strane tute gialle per rendersi più fico, come scende dalla macchina ti saltano addosso tutti gli ultimi 30 anni di cinema e tutto il lavoro fatto per voler bene al tuo perfetto sconosciuto, muore in quell’istante.

Se nella vita vera (quella coi sentimenti veri per intendersi) le persone che contano avessero il volto di Bob de Niro, sarebbe più difficile commettere errori di valutazione, eviteresti di perdere il tempo con le comparse o con quei personaggi che partono per una missione in Africa solo per esigenze di copione.

L’avreste mai detto che Renzi era il Bob De Niro della politica Italiana?

A me no, me pareva solo il 156esimo Thorn, e invece era un cazzo di Ridge!!!

[L.Mora]

Lo guardavi e ti dicevi, questo al massimo può arbitrare gli allievi del Palermo la domenica mattina mica guidare il primo partito d’Italia, no no voglio dire, messo accanto a Bersani col suo sigaro,con quel fare da ventriloquo… sembrava condannato Matteone e invece… ti giri un attimo e ti fa sparire il Senato come Silvan.

Ad averlo saputo che funzionava, sai quanti Ballarò in meno mi guardavo, ho il terrore di Giovanni Floris, c’ha la stessa faccia soddisfatta del medico che alla visita militare ti controlla i testicoli...

Nella sede del Pd dopo l’incontro con Berlusconi IX hanno inaugurato la "sala degli hashtag“, che dovrebbe fungere da stanza dei trofei come nelle sedi sportive, uno dei tanti atteggiamenti spregiudicati del nuovo segretario che, non pago di aver mandato in coma un ex segretario, in analisi il presidente del medesimo partito, ha deciso di varare una nuova legge elettorale:

E qui m’immagino il maestro di tennis che guarda l’ipotetico rovescio dell’ipotetico tennista Matteo Renzi ed esclama:

"Matteo, se non te li togli subito i difetti poi ti rimangono…io ti ho avvertito, impugna come ti ho DETTO!!, CON ME O SI DIVENTA CAMPIONI O NIENTEEE!!!"

Il padre dell’ipotetico tennista a bordo campo guarda la scena contrariato, dà un occhiata alla rata del mutuo che gli penzola dalla tasca e scrolla la testa.

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