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 Home page > Attualità > Cronaca > Eluana Englaro: il decreto della disperazione

Eluana Englaro: il decreto della disperazione

In attesa dell’approvazione di una completa e organica disciplina legislativa in materia di fine vita l’alimentazione e l’idratazione, in quanto forme di sostegno vitale e fisiologicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze, non possono in alcun caso essere rifiutate dai soggetti interessati o sospese da chi assiste soggetti non in grado di provvedere a se stessi.

Quello che leggete sopra è il testo del decreto legge che il governo italiano potrebbe adottare domani.((oggi per chi legge, ndr) Sembra uno scherzo, ma è tutto vero. E’ una autentica porcheria: è un decreto legge fatto su misura per Eluana, è un decreto che cancella sentenze della magistratura, non si è in presenza di straordinaria necessità ed urgenza, e vieta addirittura al diretto interessato la possibilità di rifiutare l’alimentazione e l’idratazione.

Sbaglierò, ma scritto così il Presidente della Repubblica non lo firmerà mai.

• AGGIORNAMENTO. Come suggerito da lui, scrivete al Capo dello Stato. Di seguito un testo già preparato, oppure fate da soli.

Signor Presidente,
Le scrivo per chiederle di non controfirmare il decreto legge che sembra essere di prossima presentazione alla Sua attenzione in materia di disposizioni sulla fine vita.
La disposizione è evidentemente priva dei requisiti di necessità e urgenza previsti dall’articolo 77 della nostra Costituzione e contrasta con la definizione di legge come “provvedimento di carattere generale” che e incontrovertibilmente patrimonio della nostra cultura costituzionale.
Non può ignorarsi infine che tale provvedimento, se approvato, avrebbe come finalità quella di vanificare pronunce irrevocabili della Magistratura nei suoi più alti gradi di giudizio.

Chiedo a Lei, Signor Presidente, di non sottoscrivere un provvedimento che è palesemente dettato da esigenze di mera contingenza, rispetto al quale la Nazione è profondamente divisa e che rappresenterebbe un gravissimo precedente rispetto al diritto fondamentale di ogni persona di decidere della propria esistenza.
La ringrazio per l’attenzione.

 

• AGGIORNAMENTO 2. Attenzione, è stata battuta questa agenzia:

Il costituzionalista: "Il presidente non può bloccare un dl" - "Il Presidente della Repubblica non può bloccare un decreto legge". E’ quanto sostiene il giudice costituzionalista, presidente emerito, Antonio Baldassarre. "La Costituzione dice che viene adottato l’art. 78 sotto ’l’esclusiva responsabilità del Governo". Quindi il Capo dello Stato non può rifiutarsi di firmare un decreto legge".

Baldassarre mente.
Il Capo dello Stato può rifiutarsi, ed è anche già accaduto in passato. Precisamente sotto la presidenza di Scalfaro, che si rifiutò di firmare il decreto legge "Conso", il famoso colpo di spugna per Tangentopoli. Ecco la ricostruzione di Scalfaro:

Avuta notizia, non ancora ufficiale, che alla presidenza del Consiglio era pronto un provvedimento che aveva valore di un colpo di spugna su abusi e reati commessi da politici, telefonai al presidente Amato che non sarebbe stato possibile firmare un provvedimento - decreto legge - di questa portata. Venne il testo ufficiale che fra l’ altro dichiarava che coloro che la magistratura avesse ritenuto responsabili di gravi reati non avrebbero potuto essere nominati ministri o sottosegretari per cinque o tre anni. Ritenni questa ipotesi risibile e intollerabile anche al più modesto senso di giustizia. Era domenica, convocai i presidenti di Assemblea, Spadolini e Napolitano, per comunicare la mia decisione. Venne anche il presidente del Consiglio Amato. Spiegai le ragioni della mia irrevocabile decisione. Il presidente Amato dichiarò che le forze politiche che costituivano il governo non gli consentivano di ritirare il provvedimento. Non poteva che accettare la decisione del presidente della Repubblica che negava la firma al decreto legge. Non ebbi notizia di «pronunciamento della Procura di Milano» e per altro l’ amico Giuliano Amato sa bene che mai ho condizionato mie decisioni a volontà estranee a miei compiti istituzionali.


• AGGIORNAMENTO 3 ore 20.30. PROBABILE MARCIA INDIETRO DEL GOVERNO

 Il governo potrebbe non presentare domani (oggi per chi legge, ndr) in Cdm il decreto per evitare la sospensione dell’alimentazione ad Eluana Englaro. Nonostante sia gia’ circolata una bozza, all’origine della frenata ci sarebbero i dubbi del Quirinale e discordanze nella maggioranza. Dalla clinica di Udine, intanto, l’equipe medica conferma che da domani mattina si procedera’ con una prima riduzione del 50% della nutrizione artificiale. Sfogo del padre di Eluana: contro mia figlia una violenza inaudita.

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