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Elezioni amministrative 2011 a Capo D’Orlando

In Primavera ci saranno le elezioni amministrative nel comune nebroideo. Il quadro politico si presenta interessante.

Le Elezioni amministrative 2011 a Capo d’Orlando si prospettano interessanti. La campagna elettorale è appena iniziata, partendo già imbalsamata dall’evento spiacevole dell’arresto del sindaco Enzo Sindoni per truffe alla CEE (Operazione Orange), 46 giorni fa.
 
Sindoni, venerdì 10 dicembre, è stato rimesso in libertà senza alcun obbligo (GLpress 10-12-2010). In questi 46 giorni, la cittadina di Capo d’Orlando è piombata in una calma apparente e piena di diffidenza che ha di fatto impedito che la campagna elettorale entrasse nel vivo. 
 
Al momento l’unica candidatura ufficiale contro Sindoni che ha già affermato che si ricandiderà, è quella dell’avvocato Salvatore Librizzi. Ufficiosamente per gli altri candidati, si fanno i nomi dell’avv. Renato Mangano, il capogruppo consiliare Gaetano Sanfilippo, l’avvocato Walter Mangano, l’ex-sindaco Massimo Carrello. C’è poi l’appena eletto coordinatore del Partito Democratico, prof.  Giuseppe Sapone di cui non si conoscono i progetti futuri. La sua elezione è stata contestata da una delle tre anime del partito,   quella che comprende l’ex-consigliere comunale Rosario Trusso e Iola Niccolai, facenti capo all’ex onorevole Francesco Calanna, che giudica illegittima ed irregolare la votazione. Sempre all’interno del Partito Democratico c’è poi l’ala sindoniana che fa capo al consigliere comunale di maggioranza della lista “Città futura” e tesserato del Pd Gianfranco Timpanaro che si dissocia dalla nomina di Saponee ribadisce fedeltà al sindaco Enzo Sindoni annunciando che sarà ricandidato alle elezioni amministrative del 2011 in una delle sue liste a sostegno.
 
Con questa mossa il consigliere Timpanaro ha voluto sia  ricompattare la maggioranza sindoniana, un po’ disorientata dalla mancanza coatta del proprio leader, e nello stesso tempo ha mandato un segnale di grande frammentarietà del partito di cui fa parte. Partito diviso in ben tre anime, di cui il nuovo coordinatore Sapone rappresenta una minoranza, sempre che nel gioco delle parti tanto caro alla politica, l’ala che fa capo al professor Sapone sia solo apparentemente in opposizione all’amministrazione uscente, mentre in concreto ne è completamente sodale come farebbe pensare la molto tiepida per dire nulla opposizione del consigliere di opposizione nonché capogruppo della lista “Capo d’Orlando per il centro-sinistra” Carmelo Galipò, il cui padre Cono Galipò è un noto imprenditore orlandino con interessi economici legati in qualche modo, all’amministrazione uscente. In un articolo pubblicato dalla Gazzetta del sud, tuttavia, il coordinatore Saponeprometteva nuovi sviluppi che avrebbero a suo dire sorpreso il suo stesso partito, il che potrebbe fare intendere una ulteriore spaccatura nella spaccatura, fra la frangia sindoniana e quella favorevole ad un accordo con il candidato Salvatore Librizzi. 
 
Veniamo poi al movimento Rinascita Democratica con il suo coordinatore Luca Giuffré, che dopo una partenza in pole position con relativa intervista su una tv locale, sembra essersi sgonfiato in un anonimato sospetto, e vivacchia col gossip della politica locale, senza mantenere le promesse di innovazione tanto propugnate nel manifesto fondativo. 
 
Questo movimento che non sembra proporre alcun candidato a sindaco, finirà probabilmente per fondare o peggio confluire in qualche lista di appoggio a qualcuno degli altri candidati. 
 
In questo contesto non sembra essere messa in pericolo l’eventuale rielezione di Enzo Sindoni, sempre che la magistratura non ne impedisca la ricandidatura.

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