• AgoraVox su Twitter
  • RSS
  • Agoravox Mobile

 Home page > Attualità > Politica > Ecco le proposte “eque” del Partito Democratico per la crisi

Ecco le proposte “eque” del Partito Democratico per la crisi

Il Partito Democratico ha presentato la sua proposta, conosciuta come contromanovra, alla manovra ufficiale del governo italiano, che tanto ha fatto discutere e tanto farà ancora indignare.

Nella premessa di tal documento si legge che il Partito Democratico intende correggere alla radice le iniquità della manovra ed introdurre interventi per lo sviluppo sostenibile. Come è sempre più chiaro, è la battaglia per la crescita e l’occupazione, in particolare giovanile e femminile, la vera sfida da vincere nel rispetto degli ineludibili vincoli di finanza pubblica. E’ una sfida che riguarda l’Italia e l’Europa.
 
Ed allora vediamo alcuni dei punti di tal documento:
 
Dismissioni immobili e frequenze. Un piano quinquennale di dismissione e valorizzazione di immobili demaniali in partenariato con gli enti locali per almeno 25 miliardi di euro e l’introduzione di un’asta competitiva per le frequenze televisive.
 
Leggo bene? Si propone svendita dei beni immobili demaniali? Si propone asta competitiva per le frequenze televisive? Quali? Probabilmente si riferiscono alle frequenze di trasmissione dal canale 61 al 69, beh trattasi di operazione tra capitalisti nel finto nome della libertà d'informazione.
 
E sempre in tema di privatizzazione e liberalizzazione si legge anche che sarebbe previsto un pacchetto di interventi per rafforzare e dare operatività immediata alle misure di liberalizzazione dei servizi professionali, della distribuzione dei farmaci, della filiera petrolifera, del RC auto, dei servizi bancari, delle reti energetiche, dei servizi pubblici locali. Interventi possibili senza rovinare l’art 41 della Costituzione.
 
E questa è la contromanovra del Pd?
 
E questa manovra è nel nome, badate bene, dell'equità.
 
Già, equità tra capitalisti di sinistra.
 
Ma sempre capitalisti sono. 
 
Pd e Pdl due volti nefasti della stessa medaglia.
 
Nazionalizzazione dei beni? Tutela per i lavoratori?
 
Non sia mai.
 
Liberalizzazioni, privatizzazioni e poi, dopo che i porcellini hanno ben mangiato, tutti felici e sorridenti dichiareranno, con gran tetro e teatrale dispiacere, il fallimento dell'Italia.
 
Ma per piacere, a quando il fallimento di tal politica?
 
Siamo noi la politica, italiani sveglia.
 
Non mobilitiamoci quando il lavoro è perso, o quando non si percepisce il salario da mesi.
 
Sarà semplicemente, drasticamente, inutile.
 
MarcoBarone

Lasciare un commento

Per commentare registrati al sito in alto a destra di questa pagina

Se non sei registrato puoi farlo qui


Sostieni la Fondazione AgoraVox







Palmares