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Ecco come Renzi e i moderati sabotano il tentativo di Bersani

Renzi diserta la direzione: "È stata convocata all’ultimo momento e io sto a Firenze a fare il sindaco. Ma spero che Bersani ce la faccia". Quanta miseria nelle scuse accampate, e quanta ipocrisia in quella speranza. Il fatto è che il sindaco di Firenze sta sabotando, e non da oggi, il tentativo di Bersani di formare il governo ma si prepara a scalare la carica di segretario.

E allora diserta la direzione per rinsaldare le truppe su una linea di accordo con il PDL contraria a quella di Bersani, ma gli fa gli auguri per non apparire come traditore, come chi ha remato contro la base PD assolutamente contraria ad un accordo con il PDL, e favorevole ad un accordo con il M5S.

Insomma il fuoco amico di chi pensa a governi con il PDL, nel caso Bersani fallisse, e alla poltrona di segretario del partito.

No, non sono pochi i sabotatori del tentativo di Bersani di formare il governo, quelli che lavorano sott’acqua, per indebolire il tentativo del segretario del PD, allo scopo di fare un governo con il PDL. Il sabotaggio è nato subito dopo la prima direzione del PD, supportato dalla classe dirigente moderata di questo Paese, dalla stampa e dalla Confindustria.

E così, mentre nella direzione la destra PD esprimeva adesione alla linea di Bersani del cambiamento, e un no netto ad ogni accordo con il PDL, all’esterno Renzi si impegnava a contrastarla. E come primo atto di quest’operazione di contrasto, il sindaco di Firenze non interveniva in direzione, per marcare le distanze da quanto in essa approvato. 

Una chiara presa di distanza, che, a Ballarò, ha assunto un significato ben preciso, dove Renzi ha lasciato intendere la necessità di un dialogo con la destra.

Si spiegano così le voci filtrate poi, sulla stampa, che riportavano Grasso come prossimo incaricato dopo Bersani, e l’accantonamento del conflitto d’interessi dagli otto punti programmatici del partito, come atto di buona volontà del segretario del PD verso Berlusconi.

Si logora la linea di Bersani contraria ad ogni accordo di governo con il PDL e la destra, si eliminano i punti di conflitto insuperabile con Berlusconi, si fa un nome gradito al Cavaliere. Insomma si indebolisce il tentativo del segretario del PD, e si prepara il terreno, per un incarico al Presidente del Senato con il compito di trovare i voti a 360 gradi e quindi anche nel PDL.

La posizione di Renzi, accentuata dal gesto plateale della diserzione della direzione, ha indebolito Bersani che si è presentato al capo dello Stato senza l’appoggio unanime di tutto il partito. 

Il risultato è stato che Bersani non ha avuto un incarico pieno, ma solo un preincarico, il diniego di un governo di minoranza, e l’invito a fare un governo con il PDL.

La linea di Grillo contraria ad ogni intesa con il PD, che al Senato ha avuto qualche incertezza, è uscita rafforzata.

Ma Bersani è andato avanti con determinazione, ha ribadito la sua linea, niente accordi programmatici con il PDL, ma solo intese istituzionali. E ciò ha prodotto qualche risultato, con una spaccatura nelle base del M5S tra i favorevoli e i contrari alla fiducia.

Un piccolo intoppo per Renzi & company che subito hanno fatto un nuovo affondo, per scoraggiare i grillini propensi all’intesa con il PD. Si spiega così l’esplicito intervento del Presidente dell’ANCI, Del Rio, a favore di un governo di scopo con il PDL, e l’assenza del sindaco di Firenze dalla direzione.

 

Commenti all'articolo

  • Di (---.---.---.94) 26 marzo 2013 11:50

    trovo il comportamento di renzi e di chi lo sostiene inqualificabile:alle primarie non ha fatto altro che polemizzare,durante la campagna elettorale è desaparecido ed ora,ad ogni piè sospinto, vuole rimarcare le distanze da bersani e Co..
    c’è un dato di fatto che il renzi farebbe bene a tenere in considerazione:se ci alleiamo con il pdl,nelle prossime elezioni, prendiamo il 10 %, ben che ci vada.
    sono di sx e non voglio morire democristiano e come me la pensano in molti.
    massimo

    • Di (---.---.---.79) 26 marzo 2013 12:00

      Renzi è stato trattato a pesci in faccia da tutti i ras del PD. Cosa vogliono ora questi signori? Vadano a casa e lascino il campo altrimenti Grillo la prossima volta farà il botto, e non prenderete neppure un eventuale 10% che prendereste (forse) con il PDL. Siete sicuri che volete proprio questo? Lo capite o no che i grillini NON vi vogliono????

    • Di (---.---.---.194) 26 marzo 2013 12:02

      Voteremo "a sinistra del PD", come semplicemente dovrebbe essere.
      Smettiamola di farci convincere/costringere a votare questo ciarpame :)

  • Di Arrigo Garipoli (---.---.---.70) 26 marzo 2013 12:49

    Mi sembrano topi d ufficio che stile Fantocci, si fanno le scarpe tra loro per la scalata a tutte le cariche possibili immaginabili, Grasso al Consiglio e poi al Qurinale, Renzi alla Segreteria e Consiglio per adesso, sono degli arrivisti senza scrupoli , cercando di non far danni nelle loro amministrazioni ma di fatto lasciando uno status quo ambiguo che ha prodotto la Crisi attuale, Provate a tgliere il volume audio quando fanno vedere Bersani Grasso Renzi alla televisone e capirete chi sono dal loro linguaggio del corpo, Bersani un cane bastonato da tutti , Grasso un cagnetto abbandonato in Autostrada dal suo padrone e raccolto da qualche Grillino, Renzi un mostriciattolo stile vespa ma con le turbe di Brunetta Molto ma molto vanitoso senza scrupoli che un tempo si chiamavano Yuppies

  • Di Giacomo Nigro (---.---.---.84) 26 marzo 2013 13:21
    Giacomo Nigro

    «Crediamo che il nostro Paese rimanga in una forte necessità di coesione nazionale. Questo clima di guerra che ha avvelenato i pozzi della politica ha reso impossibile procedere coerentemente con le riforme». 

    Ecco una dichiarazione ipocrita di chi non vuole il bene fel Paese, ma il proprio tornaconto, altro che Scelta Civica questa è inciviltà politica. Se si vogliono le riforme si deve collaborare con chi ha avuto l’incarico, non per grazia ricevuta, ma per il volere degli elettori (che pur non essendo stato netto è l’unico valido).

  • Di (---.---.---.9) 26 marzo 2013 15:19

    Non c’è che dire, sei un pò volubile nei tuoi innamoramenti politici. Ti è già passata la sbornia grillina?? sei ritornato al tuo vecchio amore per Bersani??

    Una costante però ce l’hai : sempre contro Renzi.

  • Di GeriSteve (---.---.---.74) 26 marzo 2013 18:20

    Io fin’ora non ho mai avuto simpatie per Bersani.

    Ma adesso che tutti insieme Grillo, Renzi, Monti, Maroni e -ovviamente- Berlusconi vogliono riportare il PDL al governo, io devo rivalutare Bersani.

    GeriSteve

  • Di (---.---.---.13) 26 marzo 2013 20:03

    Bollicine >

    Monti trova curioso che si parli di “fallimento”. Si vanta invece di aver raccolto tre milioni (2,8) di voti in 50 giorni. Voti, precisa, venuti dalla Destra e che hanno impedito a PDL e Lega di formare il governo.

    Risultati alla mano.
    Rispetto al 2008 i suoi odierni alleati, Casini e Fini, hanno raccolto oltre 2 milioni di voti in meno. Il suo “credito” elettorale è quindi piuttosto “marginale”.
    Tant’è che “Scelta Civica” non può dare alcun contributo decisivo alla costituzione di una solida maggioranza.

    Appare ormai assodato che, caduta l’ipotesi di un Monti-bis, il Professore ha deciso di salire in politica per ragioni di mero prestigio personale. Era l’unica via per tentare di difendere la sua immagine di “salvatore” del paese e gli “abbozzi” di riforme tracciate con i suoi “tecnici”.

    Non basta salire in cattedra. Di enunciati “paludati” e di spiegazioni “forbite” trabocca anche un Dossier Arroganza

  • Di (---.---.---.109) 26 marzo 2013 20:52

    Pignata è straordinario, non fai in tempo a contestarlo che già è sgusciato via,
    Massimo: in due facciamo due di sx, personalmente, forse, spero, troverò un cavolo di partito con le idee chiare, poca disponibilità a cambiarle, ed un segretario che è il segretario e non il bersaglio per coltelli da lancio del circo....poi sono cavoli nostri se sbagliamo, ma a casa nostra...
    Enzo

  • Di Arrigo Garipoli (---.---.---.166) 29 marzo 2013 13:04

    TUTTO SI PUO FARE CON LA FANTASIA
    Purtroppo nella realtà un quarto di Italiani sono Rincoglioniti Mafiosi, un quarto sono Pensionati e Statal Burocrati, un quarto si sono arresi, e un Quarto fa la rivoluzione contro i tre quarti degli Italiani, MI SPIE
    GATE COME SI FA A GOVERNARE UN PAESE FRAMMETATO DA MAFIOSI, STATALI,RASSEGNATI,RIVOLUZIONARI, Quando Bersani ha detto che solo un pazzo vorrebbe governare con tutto quello che hanno combinato lui con il PD grazie all accordo con il PDL che quando ha capito che era finita ha passato il cerino a Monti,

    con un Parlamento specchio dei quarti su descritti, ma che leggi vuoi che escano quando un quarto deve salvare Berlusconi, un quarto deve salvarsi lo stipendio e il Palazzo, un quarto si fa i cazzi suoi e un quarto vuole fare leggi contro i Mafiosi Burocrati menefreghisti che sono nello stesso Parlamento e dovrebbero votarle,

    a dimenticavo il premio di maggioranza, che fa si che nella camera dei deputati vi siano oggi piu parlmentari dei Burocrati statalisti che galleggiano nel Aire e vogliono fare un patto con i rivoluzionari per non far scoppiare la bolla che non c’è piu

  • Di (---.---.---.23) 1 aprile 2013 12:50

    Gira e rigira >

    Il corpo elettorale si è diviso in tre forze politiche equipollenti.

    M5S ha la sua ragion d’essere nello “scardinare” l’architettura istituzionale e la struttura partitica. Mai condividere responsabilità di governo. Grillo scommette sul “papocchio” PD e PDL e l’inasprimento della crisi.

    Il PDL resta la creatura di Berlusconi. Dopo vent’anni di “rinverdite” promesse il Cavaliere ha ancora dalla sua il consenso “temprato” di più di 1/4 degli elettori. Arrivato al giro finale suo obiettivo “vitale” è conquistare una posizione di alto prestigio.

    Il PD di Bersani insegue affannosamente un progetto di “rinnovamento” basato su moralità, equità e crescita. Intanto il partito si dibatte tra ferrei anti-berlusconiani e novelli “rottamatori” della sua stessa classe dirigente.

    Morale.
    Sotto l’egida dei mercati finanziari Monti si accinge a stabilire il record della “prorogatio”. Con il nuovo Capo di Stato sapremo quando tornare al voto.
    Altro giro, altra corsa.
    Prova di impegno e responsabilità è segnare la via del Ritorno alla Meta ...

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